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Domenica 3 marzo 2024  prenderà il vai l’undicesima edizione di JUST THE WOMAN I AM.

Una novità per l’edizione 2024: la partenza sarà da piazza Vittorio Veneto e l’arrivo in piazza San Carlo.  Sempre presso la suggestiva piazza San Carlo di Torino verrà allestito il Villaggio della Prevenzione e del Benessere nelle giornate dell’12 e 3 marzo. Il Villaggio è un’occasione di incontro, dialogo e festa tra il mondo accademico, l’eccellenza sanitaria italiana, i cittadini e le scuole. Un evento nell’evento che accoglierà stand dedicati alle visite preventive gratuite, al counseling e alla presentazione delle associazioni no profit, a convegni e webinar divulgativi. Il villaggio verrà realizzato grazie al supporto dell’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino, della Fondazione Collegio Universitario Einaudi, dell’Edisu Piemonte, dell’ASL Città di Torino, dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino e delle numerose associazioni che ormai da anni aderiscono alla manifestazione.
JTWIA è cresciuta edizione dopo edizione e continua ad evolversi ogni anno! Un cammino che l’ha portata a essere più sostenibile, innovativa ed eco friendly. Ha arricchito la piattaforma della comunicazione, riproponendo il tradizionale Spazio Incontri in piazza con una nuova veste: una suggestiva cupola trasparente in piazza San Carlo. Inoltre è ormai un evento diffuso su scala globale. Tutto questo senza mai tradire gli ideali che la contraddistinguono: la prevenzione gratuita, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere. Da sempre JTWIA si svolge rigorosamente nella prima settimana di marzo, in concomitanza della Giornata Internazionale della Donna.

R101 è la radio ufficiale dell’edizione 2024. Sarà presente a Torino con i suoi talent per intrattenere i presenti con la sua musica e un occhio di riguardo a solidarietà e inclusione, cifre distintive dell’emittente.

L’ultima edizione ha battuto tutti i record: nel 2023 sono stati oltre 22mila gli iscritti alla corsa-camminata non competitiva di 5 chilometri. La donazione per partecipare a JTWIA è a offerta libera a partire da 20 euro a persona. Sarà possibile partecipare all’evento sia in Presenza, con partenza alle ore 16.00 dalla splendida piazza Vittorio Veneto a Torino, oppure in modalità Virtual, scegliendo in autonomia il luogo di svolgimento, il proprio percorso di 5 km e condividendo l’esperienza sui Social. La modalità Virtual si conferma anche per l’edizione 2024, come ulteriore possibilità per i Singoli iscritti e per i Gruppi JTWIA di tutto il mondo di partecipare “distanti ma uniti”. I Team JTWIA sono, da sempre, il cuore pulsante della manifestazione, il modo migliore per sostenere la ricerca universitaria e per vivere più intensamente l’esperienza di JTWIA fin dal primo passo, quello dell’iscrizione, con la possibilità di personalizzare il retro della maglietta con un logo a scelta senza costi aggiuntivi con un minimo di 20 iscritti. Ogni partecipante all’evento potrà scegliere la modalità di iscrizione (in Presenza/Virtual, Singola/in Gruppo) sulla pagina dedicata del sito https://jtwia.org/iscrizioni/ e potrà ricevere Kit di Iscrizione e Welcome Bag direttamente a casa (con la maggiorazione di 3 euro per il servizio di consegna) oppure optare per l’acquisto del kit iscrizione presso i punti di ritiro diffusi sul territorio torinese, grazie alla partnership con DECATHLON ITALIA.

Dall’edizione 2024 il Gruppo Gattinoni è sostenitore principale della manifestazione. Ma tanti sono i partner sostenitori di JTWIA: Lauretana, Decathlon, ITT, Boella e Sorrisi, Nova Coop, Iveco Group, Larc, Yogi Tea, Mercatino, Iren, Pastiglie Leone, Fantolino, Tecnocasa, Battaglio, ESCP, il Comitato Organizzatore dei Giochi di Torino 2025 e la stessa R101.

Infine agli Istituti Scolastici è dedicato il programma del Villaggio della Prevenzione di venerdì 1 marzo. Supportato dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, il progetto approfondirà, tra le altre, due delle tematiche più vicine alla Generazione Z: le dipendenze e i disturbi del comportamento alimentare. I ragazzi e i docenti delle Scuole Secondarie di I e II Grado possono accedere a un vero e proprio percorso didattico “a misura di studente” che li vede protagonisti in dibattiti e incontri (https://jtwia.org/scuole/).

E’ aperto il bando che consentirà a ragazzi e ragazze di età tra 18 e 28 anni in tutta Italia di partecipare al Servizio Civile Digitale, presentando domanda di partecipazione entro le ore 14 di giovedì 28 settembre 2023 con lo SPID.

Il Servizio Civile Digitale, che ha debuttato nel 2021 in fase sperimentale, è un’esperienza di cittadinanza attiva in ambito digitale, ha l’obiettivo di aiutare i cittadini a essere autonomi rispetto all’uso di Internet e dei servizi digitali pubblici e privati.

In questa pagina trovi i progetti proposti da Città di Torino e dagli enti partner: puoi partecipare a 3 progetti per un totale di 15 posti che si realizzeranno a Torino e dintorni, con durata di 12 mesi.

  • Alla pagina Come funziona il Servizio Civile puoi leggere quali sono le principali caratteristiche: durata, luogo di svolgimento, impegno orario, permessi, rimborso spese e percorso di formazione.
    Il compenso mensile previsto per volontarie e volontari è di 507,30 euro.
  • Alla pagina Selezioni Servizio civile sono disponibili le informazioni sulle modalità di svolgimento delle selezioni per chi è ammesso.
    Si svolgeranno indicativamente nel mese di ottobre.
  • I requisiti generali sono descritti nella pagina Come candidarsi e quelli specifici indicati sulla scheda relativa a ogni progetto.
  • La partecipazione ad ogni progetto prevede
    42 ore di formazione generale che consiste in un percorso obbligatorio
    72 ore circa di formazione specifica  che consiste in un percorso obbligatorio i cui contenuti variano in funzione del progetto.

L’avvio in servizio dovrebbe avvenire entro il 28 dicembre 2023.

L’Istituto Universitario Salesiano Torino (IUSTO), con sede in Piazza Conti di Rebaudengo 22, aggregato alla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana propone, in collaborazione con l’Istituto Universitario Salesiano Venezia (IUSVE), il primo corso di laurea triennale in Relazioni pubbliche e Comunicazione delle Organizzazioni.

Il corso si caratterizza per un approccio didattico attivo, in cui i docenti uniscono una solida formazione accademica a una vasta esperienza professionale. Un elemento distintivo del programma è l’attenzione specifica rivolta ai contesti digitali, preparando gli studenti ad affrontare le sfide dell’era digitale e ad utilizzare in modo etico le opportunità che essa offre. Il tutoraggio didattico, i laboratori grafici e l’insegnamento dell’inglese per tutta la durata del percorso di laurea sono aspetti chiave del programma formativo. Inoltre, l’esperienza di tirocinio permette agli studenti di acquisire una preziosa esperienza sul campo. Il corso si concentra sullo sviluppo di competenze e abilità nei settori delle Public Relations, delle Human Resources, del terzo settore e delle organizzazioni.

“La collaborazione tra i nostri Istituti universitari – ha commentato il direttore accademico di IUSVE don Nicola Giacopini – ha fatto emergere un’abbondante convergenza di valori e prospettive già in fase di progettazione del corso, nel costante desiderio che la persona, sia essa docente o discente, sia sempre posta al centro. In una fase storica nella quale le relazioni personali e pubbliche si rivelano un patrimonio sempre più rilevante siamo certi che la professionalità e l’esperienza che IUSTO potrà aggiungere al progetto condiviso si riveleranno un importante valore aggiunto nella proposta del nuovo corso”.

Per tutti/e coloro che stanno valutando di iscriversi a questo corso, l’appuntamento è giovedì 6 luglio alle ore 17.00; interverrà il prof. Mariano Diotto con uno speech su “Marketing e comunicazione d’impresa: i nuovi modelli guidati dalle neuroscienze”. Il prof. Diotto è Coordinatore del Dipartimento Brand dell’AINEM (Associazione Italiana Neuromarketing), membro dell’Associazione Internazionale NMSBA (Neuromarketing Science & Business Association), membro dell’AISS (Associazione Italiana di Studi Semiotici), Direttore del Dipartimento di Comunicazione dello IUSVE fino al 2019.

Si potrà visionare il campus, conoscere alcuni docenti del corso, e porre le proprie domande al responsabile. Per maggiori informazioni e per confermare la partecipazione, visita il sito dell’Istituto: www.ius.to

ESCP sale per la prima volta sul podio delle migliori Business School d’Europa, al terzo posto nella classifica stilata annualmente dal Financial Times che prende in considerazione i più eccellenti corsi di studio per futuri manager e di perfezionamento per chi già lavora. La più antica Scuola di management al mondo, fondata nel 1819, si conferma ai vertici dei ranking nazionali anche nei Paesi in cui è presente con i suoi sei campus: prima in Italia, Germania, Spagna e Polonia, seconda in Francia e Regno Unito. In graduatoria ESCP segue HEC Paris (1°) e London Business School (2°), precedendo invece SDA Bocconi (4°) e University of St Gallen (5°).

Il quotidiano britannico considera l’offerta formativa complessiva delle 95 business school internazionali accorpando i risultati dei singoli programmi specifici del settore manageriale esistenti quali MBA, Executive Education, Master in Management (MiM) e EMBA. Su tutta la linea, ESCP ha dimostrato prestazioni eccezionali, con tre corsi – EMBA, MIM e Master in Finance – che si collocano tra i primi cinque al mondo.

Gli sbocchi occupazionali negli ambiti più diversi – dalla Finanza alla Consulenza, dal settore industriale al Terziario – prospettati da ESCP sono di grande rilievo sia per la rapidità dei graduates nel trovare lavoro, sia per i livelli retributivi raggiunti, con incrementi salariali rilevanti: +74% per i manager che hanno frequentato l’Executive MBA (circa 311.444 dollari, pari a circa 296.500 euro), +52% per gli studenti del Master in Management (circa 95.742 dollari, pari a oltre 91.000 euro).

ESCP emerge inoltre sotto il profilo della “Diversity”: l’86% del corpo docenti è internazionale e il 100% possiede un dottorato, un valore inestimabile che consente di garantire agli studenti una preparazione multiculturale e multiprospettica, adeguata ad affrontare un percorso professionale in ambito aziendale o come giovani imprenditori in prima persona.

IUSTO offre un corso per diventare tecnico/a specializzato in Risorse Umane.
ll corso si pone l’obiettivo di formare un professionista in grado di gestire le relazioni con il personale e con gli stakeholders, selezionare il personale, individuare i bisogni formativi e sviluppare conseguenti piani di formazione delle risorse umane.
Sbocchi occupazionali

Professionisti in grado di operare all’interno di agenzie per il lavoro, società di ricerca e selezione delle risorse umane nell’ambito delle funzioni di selezione del personale, e in aziende strutturate, all’interno della gestione risorse umane con compiti di sviluppo dell’area organizzativa e formativa.
Struttura didattica e orari
Il corso propone un approccio formativo integrato, che intreccia una solida preparazione teorica con lo sviluppo di capacità tecniche sollecitate e consolidate attraverso esperienze laboratoriali e di stage.
800 ore di corso totali, di cui 300 di stage.

dal lunedì al venerdì, con orario indicativo 9.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00 

Tempistiche selezione
11/10/2022 ore 10.00: termine iscrizione on-line
13/10 ore 10.00 : prova scritta
13/10 ore 13.30: prova orale
14/10 ore 17.00: pubblicazione esiti
19/10: termine invio documenti iscrizioni

Per presentare la domanda di ammissione per la 1selezione è necessario compilare la presente domanda di iscrizione on-line entro il 11/10/2022 ore 10:00 a questo link

Dal 2002 é stata introdotta in Italia la possibilità di richiedere il riconoscimento del proprio titolo di studio ottenuto all’estero.

L’ente competente per richiedere il riconoscimento accademico del tuo titolo di studio estero è l’università, a cui puoi rivolgerti per le seguenti finalità:

  • accesso all’istruzione superiore: questa procedura non trasforma il tuo titolo estero di scuola secondaria in un titolo italiano, ma consiste in una valutazione del tuo titolo estero per l’accesso a corsi di I ciclo (laurea e laurea magistrale a ciclo unico)
  • proseguimento degli studi universitari: questa procedura non trasforma il tuo titolo accademico estero in un titolo italiano, ma consiste in una valutazione del tuo titolo estero per l’accesso a corsi di II ciclo (laurea magistrale)
  • conseguimento dei titoli universitari italiani (procedura un tempo chiamata “equipollenza”): questa è una procedura di valutazione dei titoli finali esteri di I e II ciclo (lauree estere) per l’ottenimento di un corrispondente titolo finale italiano rispettivamente di I o di II ciclo (laurea, laurea magistrale a ciclo unico, laurea magistrale) con l’obiettivo di rilasciare un titolo finale italiano, cioè avente valore legale nel nostro sistema.

Le prossime scadenze sono il 31 marzo 2022 per la  Procedura per l’ottenimento dell’equipollenza al Politecnico di Torino e il 6 maggio 2022 per il riconoscimento titoli di studio esteri dell’Università degli Studi di Torino.

Sette anni fa l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito l’International Day of Women and Girls in Science, la Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza che cade proprio oggi, 11 febbraio.

L’obiettivo è superare i pregiudizi e gli ostacoli all’origine del divario che ancora esiste nel mondo della ricerca, dove gli uomini sono ancora in netta maggioranza. Qual è la situazione allora dei corsi di laurea STEM?

STEM è l’acronimo inglese che include i corsi di studio in Scienze, Tecnologia, ingegneria e matematica.

Secondo l’ultima indagine Censis, le ragazze iscritte a corsi di laurea STEM sono poco più del 39% ma la percentuale scende al 18% nell’area di ingegneria. La buona notizia é che i numeri comunque sono in costante crescita.

E’ stato presentato venerdì 28 gennaio il Rapporto tematico AlmaLaurea “Laureate e laureati: scelte, esperienze e realizzazioni professionali”.

Il primo dato è che il Italia sono donne il 60% delle laureate. Le donne, ancora, prendono parte più degli uomini alle esperienze di tirocinio curriculare (61,4% rispetto al 52,1%), ma anche alle esperienze di lavoro durante gli studi (66,0% rispetto al 64,0%) e a quelle di studio all’estero (11,6%, rispetto al 10,9% degli uomini), anche se per queste ultime le differenze con gli uomini risultano molto contenute e poco rilevanti. Le performance universitarie, in termini sia di regolarità negli studi sia di voto di laurea, sono migliori per le donne (concludono gli studi in corso il 60,2% delle donne, rispetto al 55,7% degli uomini; il voto medio di laurea è, rispettivamente, pari a 103,9 e 102,1/110).

Quanto agli esiti occupazionali sono confermate le note differenze di genere, nel breve e nel medio periodo, per le diverse possibilità di inserimento nel mercato del lavoro e di valorizzazione professionale. Il tasso di occupazione registra percentuali a vantaggio degli uomini: tra i laureati di primo livello a cinque anni dal titolo pari all’86,0% per le donne e al 92,4% per gli uomini; tra quelli di secondo livello rispettivamente pari a 85,2% e 91,2%. La pandemia da Covid-19 ha poi tendenzialmente ampliato i differenziali di genere, soprattutto in termini di tasso di occupazione. Inoltre, a cinque anni dal titolo, in presenza di figli il divario di genere si amplifica ulteriormente.

Gli uomini risultano avvantaggiati anche rispetto ad alcune caratteristiche del lavoro svolto: per loro maggiore lavoro autonomo (a cinque anni dal titolo 7,5% per le donne e 11,6% per gli uomini tra i laureati di primo livello; 20,2% e 21,8%, rispettivamente, tra quelli di secondo livello) o alle dipendenze con un contratto a tempo indeterminato (64,5% per le donne e 67,4% per gli uomini tra i laureati di primo livello; 52,2% e 59,1% tra quelli di secondo livello); per le donne, invece, più contratti non standard, ossia principalmente alle dipendenze a tempo determinato.

In termini retributivi si conferma il vantaggio a favore degli uomini. In particolare, a cinque anni dalla laurea, gli uomini percepiscono, in media, circa il 20% in più:

E’ stato recentemente proposta dal Ministro dell’Istruzione e dalla Ministra dell’Università una possibile riforma per l’accesso all’insegnamento dopo il conseguimento della laurea.

In breve, per accedere alla professione di docente si starebbe optando per 60 crediti universitaridei quali una parte si dovrebbero destinare al tirocinio. Lo studente e la studentessa interessato/a all’insegnamento conseguirebbe questi crediti che farebbero normalmente parte del regolare corso di laurea: 36 riguarderebbero il settore pedagogico e 24 sarebbero dedicati al tirocinio da svolgere nelle scuole.

Questo iter permetterebbe all’interessato/a di conseguire il titolo di abilitazione all’insegnamento e di partecipare ai concorsi per l’assunzione in ruolo: le procedure concorsuali consisterebbero in una sola prova scritta formata da un test a risposta multipla. Seguirebbe un anno di prova, a seguito del quale, se ottenuto esito positivo, si avrebbe la conferma per il ruolo.

Stay tuned!

Il Senato della Repubblica ha approvato all’unanimità, in via definitiva, il disegno di legge collegato alla manovra di bilancio sui titoli universitari abilitanti.

La finalità del provvedimento è rendere l’esame conclusivo del corso di studi universitario di alcune professioni regolamentate coincidente proprio con l’esame di stato che abilita a svolgerle.

Al corso di laurea in Medicina, si vanno ora ad aggiungere i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria (classe LM-46), in farmacia e farmacia industriale (classe LM-13), in medicina veterinaria (classe LM-42), oltre che la laurea magistrale in psicologia (classe LM-51)

Il percorso di abilitazione viene sostituito dal conseguimento di “almeno 30 crediti formativi universitari”, acquisiti con “lo svolgimento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi di studi.

Il disegno di legge rende abilitante anche l’esame finale delle laure professionalizzanti in professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (classe LP-01), professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali (classe LP-02), e professioni tecniche industriali e dell’informazione (classe LP-03).

La legge specifica che l’adeguamento del sistema universitario si applicherà “a decorrere dall’anno accademico successivo a quello in corso alla data di adozione”. Le norme saranno valide per le università statali e non statali legalmente riconosciute, comprese le università telematiche.

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