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Il Centro Studi Investimenti Sociali, meglio conosciuto con l’acronimo di Censis, è l’istituto di ricerca socio-economica fondato nel 1964, ogni anno, da vent’anni, pubblica uno strumento utile a far chiarezza rispetto l’orientamento universitario per tutte le studentesse e gli studenti alla ricerca della giusta carriera di studi.

Stiamo parlando di un’analisi piuttosto articolata, infatti il Censis classifica le università in base a molteplici fattori: atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni e valuta le strutture disponibili, i servizi, il livello di internazionalizzazione, la capacità di comunicazione 2.0 e l’occupabilità del settore. Tutti i dati sono visionabili nelle 64 classifiche presenti sul sito del Censis. Torino si posiziona al settimo posto su dieci nella classifica dei mega atenei statali, con 81,8 punti, ma vediamo nel dettaglio l’andamento:

  • Borse: 71 punti
  • Comunicazione e servizi digitali: 94 punti
  • Internazionalizzazione: 82 punti
  • Servizi: 71 punti
  • Strutture: 78 punti
  • Occupabilità: 95 punti

 

Qual è il livello della didattica piemontese? Non possiamo che citare le posizioni d’eccellenza ricoperte dal Politecnico, in testa per il settore ingegneria industriale e dell’informazione, in quarta posizione per arte e design e alla sesta posizione, insieme all’Ateneo di Pavia, per l’ambito architettura e ingegneria civile. Un fiore all’occhiello del torinese, nato come istituzione nel 1906, ma le sue origini sono più lontane. Il Politecnico di Torino è una delle istituzioni pubbliche più prestigiose a livello italiano ed internazionale, ogni anno attrae a sé migliaia di studentesse e studenti, contribuendo quindi all’idea di Torino come città universitaria e polo all’avanguardia in ambito ingegneristico, grazie anche alle moltissime partnership tra didattica ed industria che affacciano le studentesse e gli studenti al mondo del lavoro post laurea. 

La classifica dei politecnici è guidata anche quest’anno dal Politecnico di Milano (con 94,3 punti), al secondo posto lo Iuav di Venezia (91,2 punti), che fa retrocedere in terza posizione il Politecnico di Torino (89,5 punti), seguito dal Politecnico di Bari (83 punti), che chiude la classifica.

Continuando la nostra rassegna, vediamo dove si posizionano le università statali di Torino nella classifica divisa per gruppi disciplinari. Per le lauree triennali: a Torino, Scienze Motorie e Sportive è la migliore in tutta Italia, seguita al quinto posto da Psicologia e all’ottavo dall’area scientifica. Alla nona posizione troviamo gli Atenei torinesi dell’area agraria, forestale e veterinaria, insieme a informatica e ICT.

Complessivamente a Torino si studia bene, le lauree umanistiche risentono però della crisi del settore, infatti l’area letteraria-umanistica di Torino si trova al tredicesimo posto della classifica Censis, nella stessa facoltà in cui si è laureato Cesare Pavese. Un fatto interessante è che Pavese, nel 1930, presentò la sua tesi di laurea intitolata Sulla interpretazione della poesia di Walt Whitman, ma il Professor Federico Oliviero, la rifiutò perché “scandalosamente liberale per l’età fascista”. Intervenne quindi Leone Ginzburg, la tesi venne così accettata dal professore di Letteratura francese Ferdinando Neri e Pavese poté laurearsi con 108/110.

Male il settore medico e farmaceutico che si piazza solo al sedicesimo posto, seguito dall’area insegnamento al diciottesimo e, fanalino di cosa, al venticinquesimo posto troviamo il Dipartimento di Lingue di Torino, il più penalizzato.

Quali sono le migliori università italiane? Ce lo dice il Censis con la ventesima edizione della classifica sulle università italiane.
🌏 Il Centro Studi Investimenti Sociali, l’istituto di ricerca socio-economica fondato nel 1964, offre uno strumento utile a far chiarezza rispetto l’orientamento universitario per tutte le studentesse e gli studenti alla ricerca della giusta carriera universitaria.
L’analisi è piuttosto articolata e riguarda atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni e basata sulla valutazione delle strutture disponibili, servizi, livello di internazionalizzazione, capacità di comunicazione 2.0 e occupabilità.
Stiamo parlando di ben 64 le classifiche stilate, vediamo quindi le posizioni d’eccellenza che ricopre la didattica torinese, con il Politecnico di testa per il settore ingegneristico.
PolitecnicodiTorino 👇 La classifica per le lauree triennale nelle università statali con i relativi punti raggiunti.
Ingegneria:
1. Politecnico di Torino: 104 punti
2. Bergamo: 101
3. Bologna: 100,5
Università degli Studi di Torino
📝 Le segreterie sono aperte solo su appuntamento nelle giornate di martedì con orario 10.00-12.00 e giovedì con orario 13.30-15.30:
• ritiro certificati uso estero;
• ritiro certificati uso privato per vecchie carriere ancora;
• gestite in modalità cartacea, non informatizzate;
• ritiro pergamena;
• ritiro smart card;
• ritiro altra documentazione;
• consegna documentazione;
• consulenza amministrativa carriera
È possibile prenotare direttamente l’appuntamento sull’agenda del proprio sito del corso.
📝 Nota bene: le segreteria del polo delle Professioni Sanitarie continuerà a erogare il servizio soltanto a distanza.
Politecnico di Torino
📝 Fino a nuove disposizioni sono sospesi i servizi di sportello in presenza. Gli studenti e le studentesse non possono quindi recarsi agli sportelli e sono invitati ad utilizzare il sistema di ticketing per tutte le pratiche di segreteria e le richieste di informazioni.
Le attività in presenza sono limitiate all’emissione di certificati e alla consegna di pergamena di laurea e smart card.

 

La rivolta degli studenti e delle studentesse del Politecnico contro il regime oppressivo della Grecia

Oggi vogliamo fare con voi un tuffo nel passato, precisamente nel 1973, quando il Politecnico di Atene si rivolta fortemente alla dittatura dei colonnelli, nota anche come la Giunta, un regime dittatoriale di stampo fasciata che dal 1967 al 1974 ha terrorizzato la Grecia. Dopo un colpo di Stato ha soppresso il governo per operare in maniera subdola contro ogni tipo di libertà politica e personale. 

 

Gli eventi di cui ci occupiamo oggi cominciano il 14 novembre e finiscono il 17, quando un carro armato sfonda l’entrata del Politecnico provocando svariati feriti e moltissimi morti.

 

 

Nel periodo di totale controllo della Giunta militare, si assiste ad una serie di proibizioni: una delle tante è la negazione di ogni tipo di associazione studentesca e delle elezioni dei consigli universitari. Lo stesso anno un gruppo di universitari occupa la facoltà di Giurisprudenza di Atene, occupazione che termina presto con l’intervento delle forze armate a sedare la rivolta. È il 14 novembre e gli studenti e le studentesse del Politecnico indicono uno sciopero, occupano così la facoltà e prendono possesso delle apparecchiature per dar vita ad una radio dissidente che trasmette un messaggio chiaro: “Qui il Politecnico! Popolo greco, il Politecnico è la bandiera della vostra sofferenza e della nostra nostra sofferenza contro la dittatura e per la democrazia”. L’occupazione abusiva dura per tre giorni, quando un enorme carro armato irrompe all’interno del Politecnico e condanna chi è presente ad una notte di scontri; il governo spegne la luce all’intera città. Una metafora quella di “spegnere le luci” che soffoca la ragione, la cultura e la libertà personale di essere studenti e studentesse. Un avvenimento che ci deve far riflettere e domandare: cosa sarebbe un paese senza le sue università? Senza quei luoghi che sono la culla del sapere?

 

 

Torniamo ad Atene, perché l’orrore non è finito. Gli scontri tolgono la vita a 24 persone che stavano lottando per la libertà del loro paese, ormai in mano ad una dittatura sempre più forte, una delle vittime aveva appena 5 anni. Oggi l’avvenimento si ricorda con sentimento e fa parte della memoria collettiva di un paese che è la culla della civiltà ellenica, ma che al suo interno è divelto. È il 17 novembre quando la Giunta militare frena le rivendicazioni degli studenti e delle studentesse, non è una data importante solo per la Grecia; lo è per il mondo intero perché è il simbolo della lotta attiva delle università. Proprio quel giorno, ma nel 1939, vengono uccisi 9 tra studenti e professori, catturati dopo le protestare contro l’occupazione tedesca e le oppressioni perpetuate dal regime nell’ex Cecoslovacchia. Il 28 ottobre viene prima ferito Jan Opletal, uno studente che morirà l’11 novembre, poi 1200 studenti e studentesse in seguito vengono arrestati e deportati in un campo di concentramento, infine, il 17 novembre vengono assassinati, senza processo, 9 dei ragazzi e dei professori presenti alla manifestazione di Praga. Ne parleremo più approfonditamente nell’articolo che uscirà martedì prossimo, sempre sul nostro blog.

Noi vogliamo ricordare quei momenti e sostegno di una tesi: un mondo senza università non può esistere, un paese senza il suo sapere non può vivere. E ancora una volta capiamo quanto sia fondamentale il diritto, solo oggi inalienabile, allo studio e all’espressione personale, svincolata da ogni oppressore e regime totalitario. 

 

Il Post | Wikipedia

 

Ylenia Covalea


 

È disponibile da oggi fino al 18 dicembre sulla pagina di Apply del Politecnico di Torino la procedura per richiedere un contributo per l’acquisto di un dispositivo o di una connessione per la fruizione della didattica a distanza, riguardante gli studenti immatricolati per la prima volta a un corso di laurea di I livello che non sono tenuti al versamento del contributo onnicomprensivo. Di cosa si tratta?

  • Contributo di 150 Euro per dispositivi o per la connessione;
  • si può acquistare o noleggiare computer, cuffie, webcam, modem, router, sim, Adsl-fibra, ecc;
  • per dimostrare l’acquisto, dovrete conservare la ricevuta di acquisto a nome proprio o di un componente del nucleo familiare;
  • possono fare richiesta i/le studenti/esse immatricolati/e nel 2020/2021 che non sono tenuti al versamento del contributo onnicomprensivo.

Qui trovate il bando integrale

Parte la prima call 2020/2021 dell’attività “Dallo studio alla ricerca” del Progetto di Eccellenza.
📝 Iscrizioni fino al 15 novembre
📌 Il progetto:
“La libertà d’impresa tra diritto europeo e nazionale”; il progetto consiste nello studio della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’UE in materia di libertà d’impresa, con un approfondimento anche su alcuni ordinamenti nazionali, a cominciare da quello italiano.
📌 Gli obiettivi:
Favorire l’apprendimento delle modalità con le quali si conduce una ricerca giurisprudenziale ragionata.
Qui il bando
Iscriviti qui
Cultura e turismo nell’era digitale: parte la sfida delle studentesse e degli studenti di UniTo e Polito
Per “Cultura e Turismo nell’era digitale” lanciata dal Contamination Lab di Torino, in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, i 30 studenti e studentesse partecipanti, cercheranno di riflettere rispetto a domande molto attuali. “Come il digitale cambierà i meccanismi di valorizzazione delle identità e dei patrimoni artistici? Come cambierà il modo di fruire delle opere d’arte e della loro storia? Quali sono i cambiamenti degli attori del settore?”.
Lo scopo è di arrivare a conclusioni interessanti che coniughino la cultura con la tecnologia, ormai due cambi interconnessi che sanno dialogare e carpire l’uno i punti forti dell’altro. Studenti e studentesse progetteranno soluzioni per innovare la fruizione dell’arte e del restauro per valorizzare i beni culturali della nostra città. Partiranno dalla comprensione dei fattori relativi ad uno specifico ecosistema, avendo sempre a mente questa “nuova normalità” che stiamo vivendo e che si riflette anche nella fruizione dei beni culturali.
L’obiettivo è dunque quello sviluppare idee per rispondere alla digitalizzazione della cultura e i suoi effetti.
Save the date! 📌 Giovedì 8 ottobre alle 17:30 avete un appuntamento con UniToGO — Eppur mi muovo
Presentazione dei dati raccolti durante l’indagine nazionale sulla mobilità casa-università.
Si parlerà delle nuove abitudini di mobilità degli studenti e delle studentesse durante il Covid-19.
In una città universitaria come Torino oltre 100.000 persone raggiungono le sedi di Ateneo per studiare o lavorare. Quanto e come prevede di muoversi la comunità universitaria ai tempi del Covid-19? Quali le differenze con il resto del paese?

In anteprima verranno presentati i risultati per UniTo dell’Indagine nazionale sulla mobilità casa-università promossa dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile e patrocinata dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Indicazioni che verranno messe a confronto con le politiche di mobilità degli Enti locali, Politecnico di Torino, Comitato Torino Respira e Assemblea Popolare.

Per registrarti all’evento, clicca qui.
Riaperte del sale di lettura del Politecnico di Torino
| Da oggi, 21 settembre 2020, riaprono al pubblico le sale di lettura delle biblioteche centrali di Architettura e Ingegneria
📰 Dal lunedì al venerdì dalle — ore 8.30 alle 18.30.
• 58 posti nella Biblioteca Centrale di Ingegneria
• 44 posti nella Biblioteca Centrale di Architettura
🎟 Per prenotarti dovrai:
Connettiti al Portale della Didattica – seleziona “Servizi per la Didattica” – “La mia didattica” – “Tool Prenotazioni” – “Biblioteche” – scegli la biblioteca di tuo interesse e seleziona il turno desiderato; potrai quindi effettuare la prenotazione. Tutte le info qui

Si è chiusa la prima edizione dello “Spring Seed Grant”, iniziativa lanciata da Fondazione Telethon per aiutare le associazioni di pazienti a investire al meglio i propri fondi in progetti di ricerca sulle patologie di proprio interesse, spesso molto rare e poco studiate. Tra i sette progetti finanziati, che beneficeranno di 50 mila euro ciascuno, c’è anche una ricerca del Politecnico di Torino, coordinata da Marco Agostino Deriu, docente di Bioingegneria Industriale del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, che si occuperà della paralisi spastica ascendente ereditaria a esordio infantile (IAHSP), una patologia molto rara e poco conosciuta, caratterizzata da grave spasticità agli arti fin dall’infanzia. L’iniziativa di Telethon intende creare legami di collaborazione con le associazioni dei pazienti, per combattere insieme le patologie: in questo il team del Politecnico sarà supportato dall’Associazione Help Olly.

Lo scopo del progetto presentato dal Politecnico è costruire un modello dell’Alsina – la proteina difettosa che origina la IAHSP – per arrivare a una migliore comprensione della patologia a livello molecolare e per sviluppare possibili strategie terapeutiche mirate.

La ricerca del Politecnico è stata scelta tra 56 progetti candidati, premiando l’interesse della comunità scientifica nel trovare nuove soluzioni contro la IAHSP: “I ricercatori hanno evidenziato come questa patologia è correlata alla mutazione del gene Als2 – spiega Deriu – I geni sono i manuali che le nostre cellule usano per costruire le proteine, ingranaggi fondamentali per il funzionamento del corpo umano. Gli errori nelle istruzioni si traducono in una costruzione non corretta di questi ingranaggi, in un loro malfunzionamento e quindi in una condizione patologica. Lo scopo di questo progetto è quello di osservare gli effetti alla scala più bassa possibile, quella molecolare, per capire come localmente queste alterazioni influiscono sul comportamento della proteina alle scale superiori”. L’obiettivo del team è quello di ottenere un modello per capire come sarebbe la proteina espressa da Als2 in condizioni normali e come le mutazioni allontanano la proteina dal suo comportamento fisiologico. Per ottenere questo risultato, saranno effettuati studi computazionali per comprendere le migliori strategie per ottenere un quadro realistico della proteina attraverso procedure sperimentali. Inoltre, i modelli ottenuti saranno utilizzati per testare, tra i farmaci esistenti, potenziali candidati in grado di ripristinare le funzioni fisiologiche, alterate nelle proteine mutate.

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