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Laureandi e laureande all’ascolto; prendete nota! Nell’articolo di oggi vogliamo darvi qualche dritta per la buona stesura di una tesi di laurea. Le cose da dire sarebbero davvero tante e ogni dipartimento ha le sue regole specifiche di formattazione del testo e layout, pertanto i nostri consigli sono generali e adatti ad ogni corsi di laurea. Il momento della scrittura della tesi è forse quello più emozionante della carriera universitaria; il coronamento di anni di studio, scriverla bene è il punto di partenza per un grande successo. 

 

  1. Individua l’argomento adatto alla tua tesi. Può essere un tema svolto durante un corso appassionatamente che hai seguito; la cosa più importante è che ti entusiasmi e, perché no, ti possa servire in futuro, magari per una pubblicazione o un colloquio di lavoro. Se non hai idee chiare individua prima un/a docente che reputi particolarmente valido/a e concordate insieme una tematica, i professori e le professoresse possono aiutarti. 
  1. La bibliografia prima di tutto il resto. La parte iniziale, forse la più noiosa, ma quella fondamentale per impostare un buon lavoro di tesi, è proprio la scrittura della bibliografia. Documentati, ricerca tutti i titoli che potrebbero interessare alla tua tesi e inizia a farti un’idea generale sulla piega che vorrai dare al tuo lavoro. Molto utili sono i portali di articoli scientifici o universitari, banche dati e archivi. Biasa, Academia.edu e Research Gate sono solo tre siti di studi, ricerche e articoli che potrebbero fare al caso tuo. Ricorda; devi sempre citare gli autori e le autrici di una specifica fonte. Nella bibliografia i riferimenti vanno scritti in ordine alfabetico partendo dal cognome. Esistono vari metodi; il Vancouver Style, l’ Harvard Style e quello classico. Il titolo dell’opera è sempre in corsivo.

 

 

  1. Redigi un indice. Una volta chiara l’idea sul tema e sugli argomenti che vorrai trattare nella tesi, sarà d’aiuto redigere un indice, ma non solo, questo è fondamentale per il relatore o la relatrice, non importa se l’indice varierà durante la scrittura della tesi, è normale, ma è importante che chi ti segue sappia come vorrai impostare il lavoro. 
  1. Le note a piè pagina. Word o Pages, i software più utilizzati per scrivere testi, ti permettono di inserire a piè pagina le note. Fallo volta per volta, segna sempre le pagine, il titolo dell’opera e l’autore a chi fai riferimento. Concorda la modalità con il relatore o la relatrice, possono essere inserite a fine pagine oppure a fine capitolo: nome puntato, cognome, titolo opera, casa editrice, luogo di edizione e anno.
  1. Il titolo deve parlare da sè. Fallo leggere a qualcuno e domanda cosa evoca nella loro mente. Il titolo della tesi deve essere esplicativo, puoi aiutarti con il sottotitolo, che spesso è più specifico. È normale che il titolo, talvolta, possa venirti in mente una volta terminata la tesi, è uno degli ultimi elementi a cui pensare. Spesso è meglio prima avere ben presentare la struttura del tuo studio di tesi per scrivere un titolo chiaro e ben fatto.

 

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Torino è una città viva e piena di posti perfetti per leggere, studiare e lavorare; dai bar storici ai circoli, passando per le aule studio all’aperto. L’estate sta per finire, ma puoi ancora godere del bel tempo studiando fuori casa, magari con un caffè e degli amici; oggi ti consigliamo qualche luogo per farlo in relax, nelle cornici offerte da Torino.

 

  1. L’Imbarchino del Valentino | Viale Umberto Cagni, 37 | è uno dei locali storici di Torino, aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 02.00, è il posto perfetto per godere di un’ottima vista, direttamente sulle sponde del Po, leggere un libro e studiare per un esame. La sera diventa uno spazio per rassegne e concerti, proprio in questo periodo si sta svolgendo una rassegna cinematografica di film indipendenti: Imbar Kino — Il Cinema nel prato, ne abbiamo parlato in uno dei nostri ultimi post su Facebook e Instagram. Un ambiente giovane e frizzante, è sede di una delle aule studio del campus universitario diffuso della città di Torino.
  2. Circolo dei Lettori | in via Bogino 9, una traversa di via Po, dietro un imponente portone, si nasconde una perla seicentesca: potrai studiare in una cornice straordinaria, all’interno del Palazzo Graneri della Roccia, costruito da Gian Francesco Baroncelli tra il 1681 e il 1699. Tra le sale dallo stile retrò troverai l’atmosfera adatta per studio e lavoro, divanetti, poltroncine e tavoli nelle svariate sale che ospitano anche eventi e rassegne. Il wifi c’è, ma per usarlo devi fare la tessera del Circolo. C’è anche il bar: dopo un pomeriggio di studio intenso potrai concederti un aperitivo e prendere parte agli svariati eventi letterari proposti dalla Fondazione.

 

 

  1. MiaGola Caffè | Ami i gatti e le torte? Questo è il posto perfetto per te. Cosa c’è di meglio di studiare accompagnati da un simpatico micio che dorme indisturbato sulla sedia accanto alla tua? A Torino ce ne sono due; uno in Via Giovanni Amendola 6D e l’altro in Via Bogino 5/d. I MiaGola sono bar perfetti per rilassarsi, leggere e studiare in compagnia di gattini che si aggirano tra i tavoli.
  1. Le sette aule studio outdoor del campus universitario diffuso | approfitta della bella stagione per lo studio all’aperto; esistono sette aule studio nei Punti Verdi della Città di Torino, dal lunedì 10 agosto a mercoledì 30 settembre 2020. 900 posti a disposizione, WI-FI disponibile, distributori dell’acqua e igienizzante mani. Nella sezione news del sito trovi tutte le aule con orari di apertura e indirizzi. 
  1. OGR — Officine Grandi Riparazioni | Corso Castelfidardo 22 | le OGR sono un vero punto di ritrovo per i creativi e le creative di Torino. Qui l’architettura è la vera protagonista; negli ampi spazi delle OGR gli interventi di recupero hanno evidenziato in meglio la bellezza dello “stile industriale”. Tra mostre, arte visiva, cultura, concerti e workshop troverai lo spazio ideale per studiare: tavoli, divani e wifi gratuito. E se non ti bastasse studiare, le OGR sono il locale adatto per fare networking: è sempre utile conoscere nuove persone e intessere legami.

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Stai preparando un esame o scrivendo la tesi di laurea? Trovi difficile concentrarti ed essere produttivo/a? Abbiamo pensato a cinque applicazioni gratuite che potrebbero aiutarti ad organizzare lo studio, creare mappe e focalizzarti meglio.

  1. X-Mind è un’applicazione utile per creare mappe concettuali e schemi che ti favoriranno il ripasso di certe nozioni. Grazie all’app le potrai avere sempre a portata di mano, sul tuo smartphone o tablet, per ripassare ovunque tu voglia. Creare delle mappe concettuali colorate e intuitive renderà più facile lo studio.
  1. Any.do è un’app per creare una to do list. Per lo studio è utile creare scalette, organizzare il tempo che hai a disposizione, i capitoli da studiare, gli appunti da riscrivere e pensare ad un calendario che ti aiuti ad dividere il lavoro da svolgere.
  1. Evernote è una specie di “quaderno digitale” per organizzare appunti e note.
  1. Canva è un sito/ applicazione che rende accessibile il mondo grafico a tutti/e. I tuoi appunti potranno prendere colore e la voglia di studiarli verrà da sé. Potrai anche creare delle bellissime presentazioni per i tuoi progetti universitari.
  1. Forest, l’app che fa bene a te e al pianeta. Se non riesci a rimanere concentrato/a a lungo questa è l’applicazione adatta a te: imposta un timer entro il quale non dovrai distrarti aprendo i social o rispondendo ai messaggi, l’applicazione ti permetterà di “piantare” e far crescere un albero virtuale solo al completamento del tempo predisposto, senza però utilizzare il cellulare. Ma la “foresta” non è solo virtuale, infatti il team di Forest collabora con un’organizzazione, Trees for the Future, e ogni qualvolta spenderai le monete virtuali che hai guadagnano su Forest, verrà fatta una donazione all’organizzazione che si impegna nel piantare alberi. Alla fine della giornata sarà più semplice conteggiare il tempo impiegato a studiare e prendere pause più lunghe per rilassarti e riposarti. Non solo per lo studio, è utile anche sul lavoro o quando si decide di fare un “detox” dai social.   

Noi ti abbiamo consigliato queste applicazioni, ma tutte quelle che aiutano a studiare vanno benissimo, l’importante è la costanza!

Tutte le app sono gratuite e hanno una versione premium.

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Desideri iscriverti ad un corso di laurea dell’area dell’Ingegneria del Politecnico di Torino?
Il primo passo è il superamento del test di accesso. Tutti i corsi di laurea di Ingegneria offerti dall’Ateneo sono infatti ad “accesso programmato” cioè limitano l’accesso agli studenti che nella prova di ammissione hanno ottenuto i punteggi migliori, fino a raggiungere un numero massimo di posti prestabiliti.
  • Le ultime date disponibili per sostenere il TIL-Test sono
    Mercoledì 26 agosto 
    giovedì 27 agosto 2020
  • La data di martedì 15 settembre é infatti rivolta alle sole studentesse e studenti non comunitari residenti all’estero con titolo estero
  • L’importo del contributo di iscrizione al TIL-I è fissato in € 50,00
  • con il punteggio di 60/100 per accedere al corso di laurea di prima preferenza; in questo caso risulterai immatricolabile e potrai quindi procedere all’immatricolazione;
  • con il punteggio di 50/100 per avere la garanzia di accesso ad un qualsiasi altro corso di laurea nell’area dell’Ingegneria. In questo caso avrai la garanzia di essere ammesso ad un corso del Politecnico dell’area dell’Ingegneria ma dovrai attendere la graduatoria che verrà pubblicata il 1 settembre 2020.

Tutte le info qui

Sempre più spesso atenei e mondo del lavoro devono dialogare per creare percorsi di studio che rispondano a una domanda di impiego con profili professionali precisi.

In questa direzione va la creazione per il prossimo anno accademico del corso di laurea in Diritto agroalimentare dell’Università degli Studi di Torino, primo in Italia nel settore giuridico legato all’agroalimentare.

Il corso, nella sede di Cuneo dell’Ateneo, sarà erogato on line per poter soddisfare una domanda di studentesse e studenti provenienti da tutta Italia. Il percorso didattico affronterà le principali discipline del settore, dal diritto agrario a quello dei mercati agroalimentari, dalle discipline giuridiche in ambito ambientale al diritto Europeo, per preparare nuove figure professionali giuridiche corrispondenti alle esigenze occupazionali di una specifica realtà economico-sociale del nostro Paese.

Venerdì 10 luglio é stato firmato l’accordo di cooperazione interuniversitaria tra i tre atenei per attività tecnico-scientifiche e formative.

L’accordo facilita forme permanenti di collaborazione scientifica, anche mediante progetti integrati di ricerca tra docenti e ricercatori dei tre Atenei. Da un punto di vista didattico, si offre l’opportunità ai rispettivi studenti di frequentare singoli corsi di insegnamento attivati presso gli altri Atenei, sostenere i relativi esami e ottenere il riconoscimento dei crediti coerenti con il corso di studio.

Gli Atenei si impegnano inoltre, laddove siano presenti curricoli e titoli affini, a favorirne il reciproco riconoscimento.
La Convenzione facilita inoltre, secondo modi e tempi da stabilirsi di volta in volta, l’accesso reciproco di studenti e docenti alle diverse strutture didattiche e di supporto, come biblioteche e laboratori.

Potranno essere inoltre attivati curricoli joint-degree finalizzati al conseguimento dei gradi accademici, corsi interuniversitari di perfezionamento, di specializzazione e dottorati di ricerca.

La mascherina ci accompagna ormai in molte delle nostre attività quotidiane, ma risulta sicuramente scomoda in alcuni contesti e, soprattutto, quando si svolge attività sportiva; se poi stiamo parlando di sport che richiedono picchi di sforzo e conseguentemente la necessità di aumentare la capacità dei polmoni di far entrare aria, le mascherine attualmente sul mercato sono certamente inadeguate.

Un team multidisciplinare del Politecnico di Torino sta lavorando per cercare in tempi brevi una soluzione a questo problema, sviluppando un prototipo di mascherina espressamente pensata per lo sport,

L’idea è stata quella di pensare a diverse tipologie di mascherine differenti, adeguate ai livelli di intensità dello sport. Ad esempio, nel basket non si raggiunge il massimo sforzo con continuità, quindi potrebbero essere sufficienti superfici filtranti/traspiranti più contenute

Lunedì 6 luglio dalle 15:30 alle 16:30 con il Politecnico di Torino e a We Are HERe Polito proveremo a rispondere a questa domanda, si parlerà con le studentesse di pari opportunità, pregiudizi e stereotipi. Tutte/i presenti, mi raccomando.Qui tutte le info

We Are HERe è la nuova campagna di comunicazione del Politecnico di Torino per promuovere l’iscrizione femminile ai corsi di Ingegneria.

Come fare a scegliere il corso di laurea più adatto a noi? Quali sono le lauree con maggiori sbocchi occupazionali? A una determinata professione corrisponde sempre un altrettanto determinato corso di studi? A queste e ad altre domande prova a rispondere l’Atlante delle Professioni

Potrai partire con una ricerca dalla professione, dall’ambito o viceversa dal corso di laurea che hai in mente per verificarne gli sbocchi e l’adesione alle tue ambizioni e aspirazioni.

 

politecnico di torino

Accanto agli Open days inaugurati lunedì 25 maggio, il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) del Politecnico di Torino inaugurerà mercoledì 27 maggio un ciclo di 7 webinar intitolato “5+2 Challenges for Engineers for a Greener Future”, di cui 4 saranno tenuti in lingua inglese e 3 in lingua italiana.

I webinar sono pensati in particolare per offrire una visione su come l’ingegneria ambientale può rispondere alla sfide del futuro ai giovani che stanno scegliendo il loro percorso di studi universitari, ma sono comunque aperti al pubblico generale e sono gratuiti. Il programma dettagliato e le informazioni per partecipare sono disponibili qui: www.diati.polito.it/challengesforengineers.

Qui il link per registrarsi.

 

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