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Il 24 e 25 settembre torna a Torino, finalmente in presenza, la Notte Europea dei Ricercatori: un appuntamento tradizionale e atteso in città e non solo, che vede ancora una volta il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino unire le forze per avvicinare il mondo della ricerca ai cittadini, con un ricco programma di oltre 250 attività tra laboratori, esperimenti, giochi, racconti di scienza, esposizioni e spettacoli.

Organizzata dal Politecnico, capofila del progetto, e dall’Università degli Studi di Torino sotto il prestigioso cappello della Commissione Europea con il progetto Sharper – Sharing Researchers’ Passion for Engaging Responsiveness e con il patrocinio del Comune di Torinola Notte 2021 si terrà in contemporanea in 16 città italiane: Ancona, Cagliari, Camerino, Catania, Genova, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni, Torino, Trento e Trieste. Main partner della Notte di Torino sarà Intesa Sanpaolo, che conferma l’interesse per le attività culturali proposte dal Politecnico. La Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito di Sistema Scienza Piemonte, ha voluto ancora una volta garantire il proprio sostegno all’iniziativa, resa possibile anche grazie alla proficua collaborazione di 27 partner del territorio.

“Ricercatrici e ricercatori torneranno a raccontare, di persona, quanto sia importante oggi la ricerca come antidoto per reagire prontamente alla crisi, per trovare soluzioni ai problemi, per prevenire criticità future e affrontare obiettivi globali, coinvolgendo al tempo stesso la cittadinanza nel tentativo ambizioso di fornire una risposta il più possibile responsabile e collettiva”, commentano i Rettori del Politecnico Guido Saracco e dell’Università degli Studi Stefano Geuna. “Sarà una grande “Festa della ricerca”, che vede la collaborazione di molte realtà unite per rafforzare il riconoscimento pubblico del ruolo di chi si dedica alla ricerca e per far comprendere quanto sia forte l’impatto del loro lavoro sulla vita quotidiana, incoraggiando magari i giovani a intraprendere una carriera in questo ambito”.

Quella del 2021 sarà quindi un’edizione del tutto rinnovata e ampliata. Per prima cosa, la Notte sarà un’occasione per vivere in modo insolito i luoghi d’eccellenza che sempre più gli atenei intendono aprire alla città e che ospiteranno le attività dal vivo: sedi principali dell’evento sono il Castello del Valentino, sede storica del Politecnico e patrimonio dell’UNESCO (che per l’occasione ospiterà laboratori e incontri, ma apre anche le porte ai visitatori con visite guidate straordinarie alla residenza sabauda) e l’Orto Botanico dell’Università di Torino, allestito come un autentico spazio di ricerca dove il pubblico è protagonista alla scoperta delle straordinarie forme di vita che lo abitano con uno sguardo a 360 gradi sulla sostenibilità.  A queste location d’eccezione si aggiungono i Musei scientifici universitari e tutti gli altri prestigiosi spazi che gli Atenei e i partner del territorio coinvolti aprono all’iniziativa.

Inoltre, la manifestazione quest’anno non durerà più soltanto una notte, ma un’intera settimana – con qualche anticipazione anche in tutto il mese di settembre – di attività e appuntamenti in presenza, e online per le scuole, che coinvolgono i giovani, le famiglie, la cittadinanza e tutti coloro che coltivano un interesse nei confronti del sapere. Infatti, è previsto un ricco programma di pre eventi: webinar che spaziano dalla fisica classica alla fisica quantistica, dialoghi sullo sviluppo sostenibile, passeggiate a tema, l’evento speciale “Ricercatori alla spina” e molto altro ancora. Per tutta la settimana si terranno anche attività dedicate in modo specifico alle scuole con un’offerta di oltre 60 appuntamenti per tutti gli ordini scolastici, a cura delle ricercatrici e dei ricercatori del Politecnico di Torino, dell’Università di Torino, dei Centri di ricerca del territorio, dei Musei cittadini e di “XKé, il Laboratorio delle curiosità”, che aprirà con una selezione delle sue migliori esperienze didattiche.

Tutti questi eventi di preparazione culmineranno nelle due giornate del 24 (dalle 15.00 alle 24.00) e 25 settembre (dalle 10.30 alle 19.30), con oltre 250 proposte presentate al pubblico in 12 sedi (Castello del Valentino, Sede centrale del Politecnico, Orto botanico, Palazzo del Rettorato dell’Università, Complesso Aldo Moro, Museo di anatomia umana “Luigi Rolando”, Museo di antropologia criminale “Cesare Lombroso”, Museo della frutta “Francesco Garnier Valletti”, Cortile palazzo degli Istituti anatomici, Centro Interdipartimentale di ricerca per le Biotecnologie molecolari, Dipartimento di Scienze cliniche e biologiche, INRiM) e suddivise in 6 tipologie di attività:

  • LABORATORI DELLA RICERCA

È il format classico della Notte europea dei ricercatori, che attira sempre l’attenzione di grandi e bambini: ricercatrici e ricercatori di diverse discipline presentano dal vivo esperimenti, giochi e prototipi per avvicinare il pubblico alla scienza e far comprendere l’importanza della ricerca scientifica, tecnologica, sociale e umanistica;

  • CAFFÈ SCIENTIFICI

Incontri tematici per dialogare con ricercatrici e ricercatori nell’atmosfera distesa di un bar, di fronte a una birra o un caffè;

  • MARATONE DELLA RICERCA

Racconti alla scoperta della bellezza della ricerca, con conduttori d’eccezione che “sfidano” ricercatrici e ricercatori a rispondere a domande bizzarre, a sfatare miti, bufale o stereotipi su temi specifici e sulla scienza in generale; le due maratone proposte saranno moderate da Barbascura X e Luca Perri, figure di spicco del mondo della divulgazione scientifica;

  • PASSEGGIATE CON LA RICERCA

Itinerari a piedi nel centro di Torino in compagnia di una ricercatrice o un ricercatore che racconta la propria attività scientifica traendo spunto dal percorso e dalle sue tappe;

  • MUSEI E MOSTRE

Musei aperti e percorsi espositivi con immagini, documenti, video e materiali che raccontano curiosità e storie di scienza;

  • SPETTACOLI

Musica e teatro per parlare (anche) di scienza. Venerdì sera andrà in scena nell’Auditorium del Complesso Aldo Moro in via Verdi “MARGHERITA HACK Una stella infinita”, in cui Ivana Ferri affida alla voce di Laura Curino il racconto in prima persona di una straordinaria donna e scienziata; sabato sera, invece, il palco dell’Aula Magna del Politecnico ospiterà gli EUGENIO IN VIA DI GIOIA con il CONCERTO LEGGERO, un single show dedicato all’evento con un “best of” di brani che portano a riflessioni sul nostro tempo e sulla sostenibilità ambientale.

Torna anche il Rally della Scienza, organizzato dall’Associazione CentroScienza Onlus in collaborazione con il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino e tutti i centri di ricerca che partecipano alla Notte: una caccia al tesoro a squadre che coinvolge bambine e bambini accompagnati, dagli 8 ai 13 anni, in un viaggio alla scoperta del mondo della ricerca.

In più, i partner della Notte organizzano attività, incontri, esperienze in altri 10 luoghi: a Torino Museo Egizio, Musei Reali di Torino – Museo di Antichità, Cap 10100, Circolo del Design, a Pino Torinese Infini.to, a Settimo Torinese Biblioteca civica multimediale, Piazza delle Libertà e Suoneria e a Grugliasco Campus Agro Vet.

 

Tutte le attività della Notte Europea dei Ricercatori che si svolgono nelle sedi principali sono ad accesso libero e gratuito. Per alcuni appuntamenti è prevista la prenotazione obbligatoria, dove indicato nel programma. Tutti gli eventi si svolgono nel pieno rispetto delle misure di sicurezza sanitaria.

I dettagli e gli aggiornamenti sul programma saranno comunicati sul sito della Notte: TORINO – SHARPER Night (sharper-night.it) e sui siti web di Politecnico di Torino (www.polito.it)Università degli Studi di Torino (unito.it)

Si terrà in presenza dal dal 20 al 25 settembre l’edizione 2021 della notte europea dei Ricercatori a Torino ed è organizzata dal Politecnico in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino: un evento che si svolge contemporaneamente in tutta Europa, per promuovere l’incontro e il dialogo tra il mondo della ricerca scientifica e la società, per avvicinare i cittadini alla scienza e mostrare come scegliere questa professione possa essere appassionante, in modo da ispirare i/le partecipanti più giovani.

Quest’anno l’evento approfondisce la capacità delle ricercatrici e dei ricercatori di reagire prontamente alle crisi, il loro impegno nel trovare soluzioni ai problemi, nel prevenire criticità future e affrontare obiettivi globali, coinvolgendo al tempo stesso i cittadini e le comunità in una risposta responsabile e collettiva. Il mondo della ricerca partecipa con oltre 200 proposte: esperimenti, giochi, racconti di scienza, esposizioni e spettacoli. Un programma reso possibile grazie alla collaborazione di 25 realtà del territorio piemontese.

 

L’evento è aperto a tutti e propone diverse attività: Laboratori della ricerca dove è possibile  avvicinarsi alle attività dei ricercatori e sperimentarle in prima persona, Caffè scientifici e Maratone della ricerca per viaggiare tra i temi della scienza attuale e scoprire davanti a una birra o un caffè come affrontare le sfide globali poste dall’Agenda 2030.

 

Quest’anno chi ha sostenuto il test per le specializzazioni in Medicina non avrà vita semplice: il MIUR blocca la graduatoria, ma cos’è successo?

 

Troppi i ricorsi al TAR e il Ministero dell’Istruzione decide di sospendere la graduatoria che conta ben 22 mila futuri specializzandi e specializzande in medicina, che nel nostro paese mancano. 

Il Ministero aveva predisposto un numero più alto di borse di studio per incrementare le iscrizioni alle specializzazioni, da 8.776 a 14.395, ma le limitazioni imposte erano molte:

  • Gli iscritti e le iscritte al secondo e terzo anno del corso di Medicina Generale non potevano concorrere
  • I punteggi del Curriculum Vitae non valevano per chi fosse già in possesso di uno stipendio da specializzando/a o corsista oppure di un diploma di specializzazione per medici con contratto in una struttura sanitaria.

Molte sono state le perplessità, per questo il TAR del Lazio ha accolto i ricorsi mettendo quindi a rischio la validità dell’intero concorso. Il MIUR non ha pubblicato le graduatorie, per questo centinaia di studenti e studentesse hanno chiesto che vengano rese pubbliche.

 

 

La situazione italiana è marginale, infatti il nostro Paese risulta essere in fondo alla lista per l’impiego di fondi dedicati alla ricerca e all’istruzione, due ambiti oggi più che mai, importanti e necessari. Trascurare università e ricerca è sintomo di un paese che non ha intenzione di investire nel futuro, per questo migliaia di studenti e studentesse tentano la strada del dottorato all’estero. 

In Italia i fondi sono pochi e mal gestiti, solo l’1,4% del PIL è destinato alla ricerca e per fronteggiare la carenza di medici sono state predispose 1.200 borse di studio per la specializzazione medica, ma per la CISL Medici ne servirebbero almeno 11 mila per formare il nuovo personale medico. 

Si è sperato che la difficile situazione dovuta al Covid facesse capire l’estrema importanza di investire in salute, ricerca e università, ma le graduatorie delle di Medicina ci fanno presto piombare alla realtà: la proprietà non è ancora l’istruzione, ma è necessario che lo diventi presto. 

 

Ylenia Covalea

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Il 29 settembre 2017 torna, contemporaneamente in tutta Europa, la Notte Europea dei Ricercatori, la grande manifestazione promossa dalla Commissione Europea per far conoscere il mestiere del ricercatore in un contesto informale e divertente. Il Piemonte e la Valle d’Aosta ospitano la dodicesima edizione dell’evento grazie al progetto biennale CLoSER – Cementing Links between Science&society toward Engagement and Responsibility, che nel 2016 ha superato la selezione della Commissione Europea all’interno del Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione Horizon2020. Il programma completo é consultabile al seguente link  http://nottedeiricercatori.piemontevalledaosta.it/programmi/torino

Repubblica.it – l’Università di Torino aprirà mercoledì uno sportello per i diritti dei ricercatori precari. Sarà ubicato nel palazzo del rettorato il primo punto di assistenza per chi ha un contratto a termine con l’ateneo e non sa quali siano i suoi diritti. Sarà aperto una volta al mese dalle 12 alle 14 nell’aula “Barbara Villa” di via Verdi 8 ed è stato voluto dal Coordinamento Ricercatori Non Strutturati dell’Università di Torino (CRNSU-TO) che hanno ottenuto il supporto e la collaborazione della Flc Cgil: “In questi anni di battaglie ci siamo resi conto che molti colleghi non conoscono quali opportunità e diritti abbiano e cosa debbano fare per farli valere e quindi anziché fornire supporto ai singoli in via telefonica abbiamo pensato fosse giusto dare un luogo fisico dove chiedere aiuto”, spiega Silvia De Francia, ricercatrice e componente del Coordinamento.

“Quali tutele e quali diritti hanno le tantissime e i tantissimi precari dell’Università? Come si possono tenere informati? E come possono affrontare i problemi del precariato e le criticità del loro lavoro?” si domanda il volantino di presentazione dell’iniziativa che vedrà un mercoledì al mese presenti un funzionario del sindacato e un militante del coordinamento: “Con l’ultimo decreto è stata estesa la possibilità ai precari dell’università di avere l’assegno di disoccupazione una volta finito il contratto, ma molti non sanno come si chieda – racconta De Francia – Cercheremo di dare assistenza a queste persone, ma anche alle tante colleghe che non sanno quali sono i diritti che hanno durante il periodo di maternità e ci chiedono consiglio”.

Quello sarà il primo punto di ascolto, ma poi i ricercatori saranno indirizzati a chi può fornirgli l’assistenza più adeguata: “Non si chiederà l’iscrizione al sindacato o il pagamento di una tessera” assicurano gli organizzatori.

L’inaugurazione dello sportello è la prima iniziativa di una settimana calda per il mondo della ricerca che si chiuderà venerdì

 con l’assemblea nazionale dei precari nel dipartimento di Fisica di via Giuria. La mobilitazione riguarda le regole che porteranno molti ricercatori a restare senza contratto nei prossimi anni quando raggiungeranno il tetto massimo degli anni di precarietà voluto dalle regole del ministero dell’Istruzione. Per la prima volta un’assemblea nazionale dei ricercatori sarà ospitata negli spazi dell’Università di Torino. Sono attesi precari da tutta Italia.

 

Il 14 e 15 Novembre 2016 alle ore 8.30, nell’ Aula Magna Lingotto in Via Nizza 230, si terrà la Conferenza INCOSE Italia su Systems Engineering (CIISE’16). Una conferenza nata dalla collaborazione tra l’Associazione Italiana di Systems Engineering (AISE) e il Politecnico di Torino e che si occuperà della gestione dei sistemi complessi.

Il programma della Conferenza, che si articolerà su tre giorni, offrirà la possibilità di incontro, confronto e scambio di opinioni tra ricercatori, professionisti e organizzazioni Italiane e internazionali che applicano il Systems Engineering. Sono previsti inoltre: un tutorial introduttivo, diverse sessioni di presentazione articoli su ricerche ed applicazioni sia accademiche che industriali, una sessione dedicata ai tool, una sessione sulla Technical Leadership, una sessione poster dedicata agli studenti dei Master Universitari italiani in Systems Engineering e gli workshop dei gruppi di lavoro di AISE-INCOSE.
Il programma sarà completato dalla visita dei laboratori di ricerca di Realtà Virtuale e Robotica di Thales Alenia Space.

Maggiori informazioni e iscrizione al sito: http://www.ciise.it/ciise2016/