Repubblica.it – l’Università di Torino aprirà mercoledì uno sportello per i diritti dei ricercatori precari. Sarà ubicato nel palazzo del rettorato il primo punto di assistenza per chi ha un contratto a termine con l’ateneo e non sa quali siano i suoi diritti. Sarà aperto una volta al mese dalle 12 alle 14 nell’aula “Barbara Villa” di via Verdi 8 ed è stato voluto dal Coordinamento Ricercatori Non Strutturati dell’Università di Torino (CRNSU-TO) che hanno ottenuto il supporto e la collaborazione della Flc Cgil: “In questi anni di battaglie ci siamo resi conto che molti colleghi non conoscono quali opportunità e diritti abbiano e cosa debbano fare per farli valere e quindi anziché fornire supporto ai singoli in via telefonica abbiamo pensato fosse giusto dare un luogo fisico dove chiedere aiuto”, spiega Silvia De Francia, ricercatrice e componente del Coordinamento.

“Quali tutele e quali diritti hanno le tantissime e i tantissimi precari dell’Università? Come si possono tenere informati? E come possono affrontare i problemi del precariato e le criticità del loro lavoro?” si domanda il volantino di presentazione dell’iniziativa che vedrà un mercoledì al mese presenti un funzionario del sindacato e un militante del coordinamento: “Con l’ultimo decreto è stata estesa la possibilità ai precari dell’università di avere l’assegno di disoccupazione una volta finito il contratto, ma molti non sanno come si chieda – racconta De Francia – Cercheremo di dare assistenza a queste persone, ma anche alle tante colleghe che non sanno quali sono i diritti che hanno durante il periodo di maternità e ci chiedono consiglio”.

Quello sarà il primo punto di ascolto, ma poi i ricercatori saranno indirizzati a chi può fornirgli l’assistenza più adeguata: “Non si chiederà l’iscrizione al sindacato o il pagamento di una tessera” assicurano gli organizzatori.

L’inaugurazione dello sportello è la prima iniziativa di una settimana calda per il mondo della ricerca che si chiuderà venerdì

 con l’assemblea nazionale dei precari nel dipartimento di Fisica di via Giuria. La mobilitazione riguarda le regole che porteranno molti ricercatori a restare senza contratto nei prossimi anni quando raggiungeranno il tetto massimo degli anni di precarietà voluto dalle regole del ministero dell’Istruzione. Per la prima volta un’assemblea nazionale dei ricercatori sarà ospitata negli spazi dell’Università di Torino. Sono attesi precari da tutta Italia.