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A partire dall’a.a. 2022/2023 IUSTO introduce un sistema di sconti sulle rette accademiche basato su criteri di merito (calcolato in base al punteggio finale conseguito nella prova di ammissione, comprensivo dei punti assegnati in funzione della valutazione conseguita nel percorso scolastico precedente) e reddito (determinato da ISEE valido e aggiornato per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario).

Per le lauree triennali, coloro che nella prova di ammissione ottengano un punteggio finale maggiore o uguale a 76/100 e il cui ISEE non superi il valore di euro 35.000, avranno diritto a richiedere uno sconto sulla retta annuale. Inoltre, per coloro che abbiano conseguito il massimo dei voti nel titolo di studio richiesto per l’accesso al baccalaureato è riconosciuto, indipendentemente dalla condizione reddituale, uno sconto ulteriore di € 250,00 una tantum.

Per i corsi di laurea magistrale, coloro che abbiano conseguito il primo grado accademico con il massimo dei voti (con o senza lode) avranno diritto a richiedere sulla retta d’iscrizione uno sconto una tantum variabile in funzione del loro ISEE.

Per conoscere i dettagli dei limiti ISEE e le modalità di richiesta, visitate il sito dell’Ateneo.

Il Politecnico di Torino organizza la seconda edizione della manifestazione internazionale dedicata a tecnologia e società: una grande occasione di incontro tra università, cittadini, imprese, pubblica amministrazione e terzo settore per informarsi e riflettere sulle grandi sfide di una società sempre più tecnologica.

Saranno i Princìpi i protagonisti della seconda edizione di Biennale Tecnologia, la prima iniziativa di carattere internazionale interamente dedicata al rapporto tra la tecnologia, l’uomo e la società che dal 2019 – con l’”edizione zero” del Festival della Tecnologia – il Politecnico di Torino organizza e promuove – insieme a numerosi partner – per riflettere sulle grandi sfide che una società a trazione fortemente tecnologica è chiamata necessariamente ad affrontare nel suo futuro.

“Princìpi” intesi come nuovi inizi, ma anche come le fondamenta sulle quali costruire il nostro futuro, che oggi appare particolarmente complesso. La pandemia, che ha così profondamente colpito l’umanità intera, e la recente guerra scoppiata nel cuore dell’Europa hanno certamente messo a dura prova la società, e in particolare i più giovani. Ed è proprio alle nuove generazioni che Biennale Tecnologia- Tecnologia è Umanità vuole parlare, proponendo per loro e con loro una riflessione complessa e articolata che, a partire ancora una volta dalla tecnologia come principio abilitante che concorre a forgiare la nostra realtà, provi a dare qualche risposta, a trovare qualche punto fermo da cui ripartire o verso cui tendere per fabbricare un mondo migliore, più giusto e democratico.

Sulla scorta di queste premesse e dopo l’edizione del 2020, Biennale Tecnologia tornerà in presenza dal 10 al 13 novembre 2022 a parlare al proprio pubblico – la comunità politecnica, le scuole, i media, i decisori politici e più in generale la cittadinanza – in una formula collaudata che vedrà alternarsi oltre 100 appuntamenti tra lezioni, dialoghi, incontri, dibattiti, mostre, spettacoli, tutti distribuiti nelle sedi principali del Politecnico di Corso Duca degli Abruzzi e del Castello del Valentino, ma anche negli spazi del Circolo dei lettori – partner fin dalla prima edizione della manifestazione – e delle Officine Grandi Riparazioni, che entrano quest’anno come sede prestigiosa grazie alla partnership con OGR Torino e al sostegno della Fondazione CRT.

L’edizione 2022 vuole scommettere sulla possibilità di tornare in presenza sia con gli incontri, che con le attività, dopo il successo del Festival della Tecnologia, organizzato nel 2019 dal Politecnico per celebrare il suo 160° anniversario, che aveva portato nelle dieci sedi della manifestazione oltre 300 ospiti e più di 50 mila presenze e l’ottima risposta del pubblico, con quasi 80 mila visualizzazioni dei video degli oltre 120 incontri – online a causa della pandemia – della prima edizione di Biennale Tecnologia (tenutasi nel novembre 2020).

“Non vediamo l’ora di avere di nuovo i nostri corridoi affollati di studenti, appassionati e famiglie come nel 2019. In questi anni abbiamo fatto grandi sforzi per proseguire nella direzione su cui credo che il nostro Ateneo debba investire: aprire i nostri spazi, fisici e virtuali, alla società, per portare contributi culturali di altissimo livello, suscitare dibattito, rendere la tecnologia più comprensibile e più interessante per il grande pubblico, perché siamo un’università tecnica, ma sempre più ci stiamo aprendo alle scienze umane e sociali, alla filosofia, all’economia, al diritto sia nei nostri percorsi di studio sia nella nostra offerta culturale”, commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, che prosegue: “Nel 2022 lo scenario dei grandi appuntamenti culturali si è ulteriormente arricchito con l’arrivo del Festival internazionale dell’Economia. È quindi possibile affermare che il capoluogo piemontese è diventato un centro di primaria grandezza a livello europeo per chi è interessato al pensiero critico su tre temi di assoluta rilevanza, una sorta di “triplice elica” della modernità: la politica (Biennale Democrazia), l’economia (Festival internazionale dell’Economia) e la tecno-scienza (Biennale Tecnologia)”.

Ancora una volta a essere protagonisti della manifestazione saranno anche i tanti soggetti che hanno creduto e continuano a credere nell’importanza di sostenere Biennale Tecnologia, a cominciare dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte, dai main partner Intesa Sanpaolo e IrenFondazione Compagnia di San Paolo e la già citata Fondazione CRT, tra i primi sostenitori della manifestazione insieme a CSI Piemonte e Fondazione Circolo dei lettori. A conferma della grande rilevanza e del riconoscimento attribuiti a Biennale Tecnologia, quest’anno si sono già affiancati in qualità di sponsor importanti aziende nazionali e internazionali: Alstom, Avio Aero, CNH Industrial, Iveco Group, Lavazza, Prima Industrie. Ad arricchire il programma della manifestazione concorrono anche molte istituzioni culturali come l’Università di Torino, il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival, Paratissima, il Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, il Festival internazionale dell’Economia, Biennale Democrazia, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università di Scienze Gastronomiche.

IL PROGRAMMA

 

Come già nelle precedenti edizioni, il programma si pone l’obiettivo di creare un mix culturalmente rigoroso ma ugualmente attraente per il grande pubblico, che comprenderà temi di attualità, prospettive storiche, relatori sia già molto affermati sia emergenti, tutti chiamati a confrontarsi con approccio fortemente interdisciplinare su argomenti cruciali come, tra gli altri, le tecnologie verdi, la transizione digitale, le questioni di genere, la geopolitica della tecnologia, i modelli di sviluppo, i nuovi orizzonti dell’arte, la città e le infrastrutture.

Il programma si snoda lungo tre filoni, ciascuno dei quali rappresenta un particolare significato del termine Princìpi. Si inizia con i Fondamenti, intesi come i presupposti di qualsiasi disciplina, sia essa tecnica, giuridica, economica o di altro genere; sono le conoscenze preliminari, essenziali, generative. In quest’ambito si svilupperanno temi quali la democrazia e i diritti in relazione alla tecnologia, il lavoro, la sanità e le infrastrutture.

Il secondo filone è quello dei Nuovi inizi: si tratta dei principi che descrivono la società che una comunità desidera costruire, come quelli contenuti nella Dichiarazione dei diritti e dei principi digitali proposta dalla Commissione europea all’inizio del 2022. Sono quelle convinzioni che mirano a far trovare l’accordo tra le parti avverse e rappresentano i semi dei pensieri che alimentano le decisioni e le guidano verso la loro realizzazione. Come insegnava il Mahatma Gandhi: «Il fine è nei mezzi come l’albero nel seme».

Sostenibilità, nuovi modelli di sviluppo economico, tecnologie e politiche per una mobilità innovativa e, più in generale, riflessioni sull’universo giovanile e la direzione che assumerà la nostra società tecnologica sono i temi che saranno toccati dai numerosi appuntamenti del programma inseriti in questo filone.

Ultima chiave di lettura dei Princìpi è la sua accezione di Principi attivi, che costituiscono l’essenza delle tecnologie farmaceutiche. Qui il concetto vuole essere usato per alludere a tutte le tecnologie che abilitano azioni, comportamenti e pensieri innovativi, che contribuiscono a curare i malesseri della società o a migliorarne le qualità. In senso allargato, le tecnologie che non si limitano a essere nuove ma che sono adottate come importanti innovazioni, si possono concepire come “principi attivi” lanciati in un sistema e capaci di abilitare importanti effetti per la vita umana e per il pianeta: la transizione digitale, i materiali intelligenti, le tecnologie per l’energia, gli algoritmi, i robot e l’intelligenza artificiale sono solo alcuni degli esempi di argomenti che saranno affrontati nel programma in questa accezione.

L’INAUGURAZIONE

Ad aprire Biennale Tecnologia – Tecnologia è Umanità giovedì 10 novembre con una lectio magistralis sarà il grande matematico e filosofo libanese Nassim Nicholas Taleb, autore di numerosi saggi, tra cui i celebri “Il Cigno Nero” ed “Antifragile”, saggi che hanno dato un grande contributo per comprendere meglio fenomeni come la crisi finanziaria del 2008 o la pandemia COVID-19 e per affrontare in maniera più razionale le sfide del futuro.

La giornata inaugurale proseguirà sul palco delle OGR con un adattamento teatrale originale per Biennale Tecnologia de “La fabbrica del mondo”, progetto di Marco Paolini e Telmo Pievani: Paolini, accompagnato dai Corvi di Marta Cuscunà e da Saba Anglana, con Fabio Barovero darà corpo alle storie e alle musiche del progetto nato come format televisivo per Rai3, dedicato alla scienza, al cambiamento climatico e alle sue cause e conseguenze, mescolando linguaggi diversi: teatro, cinema, divulgazione scientifica, fotografia, letteratura.

UniVerso, in collaborazione con il Gruppo di Ricerca Interdipartimentale in Storia e Teoria LGBTQ+ della Scuola di Scienze Umanistiche, organizza per mercoledì 25 maggio alle ore 17, un incontro con George Chauncey, professore di Storia presso la Columbia University, che ha aperto la ricerca storica allo studio delle comunità LGBTQ+. Autore dell’importante volume ‘Gay New York: Gender, Urban Culture, and the Making of the Gay Male World, 1890–1940’ (1994), Chauncey dirige il Columbia Research Initiative on the Global History of Sexualities, e lavora da decenni sulla storia del genere, della sessualità con un focus particolare sulla storia LGBTQ americana. L’incontro si svolgerà all’Auditorium Aldo Moro (ingresso da via Verdi). Intervengono Antonio Pizzo e Giaime Alonge.

Per partecipare è necessario confermare la propria presenza compilando il seguente Form online.

Hai qualche dubbio sul percorso accademico intrapreso o che abbiano incontrato qualche difficoltà nello studio? L’Università di Torino ha inaugurato la settimana scorsa SUPERA (Sportello UniTo PEr la Riuscita Accademica), uno spazio di accoglienza in cui personale esperto ascolta individualmente ogni studente e studentessa con difficoltà accademica.

A partire dall’ascolto delle esigenze individuali, sono proposti:

● corsi sul metodo di studio in piccolo gruppo

● corsi sul metodo di studio con supporti per studenti con dsa

● percorsi individuali di orientamento e riorientamento

● colloqui presso lo Spazio di Ascolto di Ateneo

● percorsi di (ri)valutazione per eventuali disturbi dell’apprendimento.

 

Il servizio è gratuito: prenota un colloquio allo sportello scrivendo un’email a supera@unito.it. e ti verrà fissato un appuntamento il prima possibile.

 

 

All’Istituto Universitario Salesiano di Torino (IUSTO) al via il corso per diventare esperto in “TECNOLOGIE DIGITALI INNOVATIVE APPLICATE ALL’EDUCAZIONE”. Una formazione specifica rivolta a docenti ed educatori ed educatrici ma anche a coloro che lavorano o stanno cercando occupazione nel mondo dell’educazione. Attraverso l’utilizzo consapevole e critico di tecnologie digitali innovative l’allievo potrà: progettare laboratori didattici utilizzando piattaforme digitali, individuare strumenti di realtà virtuale adeguati alle esigenze formative recepite, progettare e realizzare laboratori di robotica educativa,  analizzare i rischi connessi all’utilizzo delle tecnologie digitali in ambiti educativo e riconoscere i riferimenti normativi di settore.

Il corso è gratuito, si sviluppa in 13 giornate (il sabato e la domenica) dal 28 maggio al 1 ottobre 2022.

Per ulteriori informazioni visita il sito www.ius.to oppure contatta l’Infopoint IUSTO: Tel. 011 2340083 | Mail. info@ius.to

Sede: Torino, in Piazza Conti di Rebaudengo 22.

Come tutti possiamo toccare con mano in questo periodo di crisi energetica, l’energia rappresenta oggi un bene essenziale per la sopravvivenza delle nostre economie e per la qualità della nostra vita. D’altra parte, non è più praticabile uno sviluppo energetico che prescinda dai criteri dettati dalla transizione ecologica. Dovrà necessariamente realizzarsi, quindi, una transizione energetica verso la decarbonizzazione, con il passaggio da un sistema basato sulle fonti fossili a uno fondato sulle fonti rinnovabili.

Per la Città di Torino si tratta di una sfida da cogliere, considerato che nel 2019 gas e prodotti petroliferi hanno rappresentato il 56.4% del consumo energetico finale dei settori municipale, terziario, residenziale, dell’illuminazione pubblica e dei trasporti in città, come testimonia il terzo rapporto di monitoraggio (2021) di TAPE – Turin Action Plan for Energy.

Il Protocollo d’Intesa presentato oggi all’Energy Center del Politecnico tra la Città di Torino – rappresentata dal Sindaco Stefano Lo Russo, il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino, rappresentati rispettivamente dai Rettori Guido Saracco e Stefano Geuna ed ESCP Business School – il cui Presidente Francesco Profumo era collegato on line – vuole contribuire a una pianificazione energetica integrata e multi-dimensionale per Torino, che consenta il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.

I soggetti firmatari convengono sulla necessità di fare sistema sulla frontiera della ricerca e del supporto al processo di decisione politica attraverso lo sviluppo di metodologie e strumenti innovativi e condivisi e collaborando, ciascuno nell’ambito della propria missione, per guidare il processo di transizione energetica urbano.

A tal fine verranno definite, attraverso una strategia condivisa coordinata dal Laboratorio Energy Security Transition EST@energycenter, le aree funzionali in cui è necessario operare e delineare le strutture, gli strumenti e le azioni per implementare e seguire operativamente questi obiettivi, unitamente all’indicazione dei costi operativi, per individuare un approccio inter-disciplinare che interagisca con le altre transizioni, ovvero quella digitale e informatica, la transizione socio-culturale e quella economico-produttiva.

L’ambizione è quella di creare un vero e proprio “modello Torino” di supporto science-based al processo di decisione politica per l’energia, sviluppando “tecnologie” (gestione dati, modellazione fruibile e interrogabile, cataloghi di azioni/policy) per la Città e riproducibili in altri contesti nazionali e internazionali.

Il processo mira a creare competenze condivise, costruire una visione comune, definire una strategia operativa e sviluppare strumenti di supporto, allo scopo di implementare azioni concrete e misurabili e di accompagnare la Città lungo le traiettorie delle transizioni, con riferimento a energia e sostenibilità.

Tra gli obiettivi specifici dell’accordo, quindi, ci saranno: l’acquisizione dei dati per mappare costantemente il sistema energetico della città; la creazione di modelli, alimentati dai dati in grado di offrire una stima scientifica e quantitativa dei possibili impatti di scelte alternative; lo sviluppo di strumenti integrati e innovativi (database, piattaforme web interattive, decision theatre) a supporto del decisore e la creazione di un processo partecipativo e un dialogo diretto e costruttivo tra Amministrazione e popolazione attorno ai temi dell’energia e della sostenibilità.

In occasione della 66a edizione di Eurovision Song Contest, l’Università di Torino e Studium, con il patrocinio di RAI e Consulta Universitaria del Cinema, organizzano una serie di eventi nell’ambito del cartellone UniVerso 2022. L’edizione di quest’anno di Eurovision Song Contest si svolgerà a Torino dal 10 al 14 maggio, rappresentando il ritorno della manifestazione in Italia dopo oltre vent’anni e offrendo una preziosa occasione di riflessione sulla storia culturale dell’Europa attraverso la musica e l’audiovisivo.

 

Mercoledì 11 maggio, ore 18.00, Aula Magna della Cavallerizza Reale, via Verdi 9

Un’italiana a Eurovision – Incontro con Gigliola Cinquetti

Gigliola Cinquetti ripercorre la sua carriera in conversazione con Jacopo Tomatis, docente di Popular Music all’Università di Torino, eseguendo in acustico alcuni brani storici del suo repertorio insieme ad Alessandro D’Alessandro (organetto diatonico) e Antonio Ragosta (chitarre).

Form online di registrazione Gigliola Cinquetti

 

mercoledì 18 maggio, ore 17.30, Auditorium Complesso Aldo Moro, via Verdi 41

“The Sound of Beauty” – La regia di Eurovision

Duccio Forzano (regista di ESC 2022) in conversazione con Daniela Cardini (Università IULM) racconta la sua esperienza alla regia di ESC 2022. 

Form online di registrazione Duccio Forzano

 

Nel rispetto delle misure di contenimento e gestione epidemiologica del Covid19, chiediamo cortesemente di confermare la propria presenza compilando i form online indicati per i primi due eventi.

 

Per informazioni universo@unito.it

Giovedì 12 maggio alle ore 17.00, presso l’Istituto Universitario Salesiano di Torino (IUSTO), la prof.ssa Tiziana Monticone e il prof. Alessandro Forneris presentano la loro ultima pubblicazione “La progettazione educativa. Il fulcro del lavoro educativo nei contesti sociali e sanitari”. Il volume prende avvio dalla descrizione dei principali modelli di progettazione, con particolare attenzione all’osservazione e alla valutazione quali funzioni trasversali dell’intero processo educativo. Analizza le tappe e la struttura del Progetto Educativo Individuale (PEI), connettendolo ai modelli testuali che compongono la documentazione professionale degli educatori. Evento gratuito.

Per partecipare e confermare la partecipazione visita il sito www.ius.to

Per ulteriori informazioni contatta l’Infopoint IUSTO: Tel. 011 2340083 | Mail. info@ius.to

Sede: Torino, in Piazza Conti di Rebaudengo 22.

L’Istituto Universitario Salesiano di Torino (IUSTO) si presenta ai futuri studenti. Il 5 maggio ripartono gli incontri di orientamento dedicati alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori, ai professionisti che già lavorano e a tutti coloro che stanno valutando di iscriversi ad un corso di laurea in Psicologia, in Scienze dell’Educazione o in Relazioni pubbliche e Comunicazione.

Partecipando ad uno degli open day, programmati da maggio a settembre, si potranno conoscere i corsi di laurea e le prospettive professionali, le modalità di ammissione, i servizi del campus, incontrare docenti e studenti, e fare domande.

Giovedì 5 maggio si presenta il corso di laurea in Psicologia, venerdì 6 maggio i corsi di laurea in Scienze dell’Educazione (per i profili di Educatore professionale socio-pedagogico e Educatore dei servizi educativi per l’infanzia); mentre sabato 14 maggio viene presentato il nuovo corso di laurea triennale in Relazioni pubbliche e Comunicazione delle organizzazioni.

Per i laureati e laureandi in Psicologia, l’appuntamento è l’11 di maggio, si presentano i corsi di laurea magistrale in “Psicologia clinica e di comunità”, “Psicologia del lavoro, delle organizzazioni e della comunicazione” e “Psicologia applicata all’innovazione digitale”.

Per partecipare e consultare gli orari degli open day visita il sito www.ius.to.

Per ulteriori informazioni contatta l’Infopoint IUSTO: Tel. 011 2340083 | Mail. info@ius.to

Sede: Torino, in Piazza Conti di Rebaudengo 22.

In occasione della 66a edizione di Eurovision Song Contest, l’Università di Torino e Studium, con il patrocinio di RAI e Consulta Universitaria del Cinema, organizzano una serie di eventi nell’ambito del cartellone di UniVerso 2022.

Eurovision Song Contest è uno dei programmi televisivi internazionali più longevi, nonché l’evento non sportivo più seguito al mondo. La scelta di Torino come sede dell’edizione 2022, dopo più di vent’anni dall’ultima volta in Italia, rappresenta una preziosa occasione di riflessione su Eurovision in quanto dispositivo per la comprensione della storia culturale dell’Europa attraverso la musica e l’audiovisivo. Il progetto dell’Università di Torino e di UniVerso comprende un convegno internazionale di studi, tavole rotonde e un calendario di eventi con professionisti e artisti.

Tanti gli appuntamenti previsti tra i quali:

  • il 2 maggio 2022 dalle ore 16.30, in Aula Magna della Cavallerizza Reale, è in programma Aspettando Eurovision…, una ricca giornata di incontri che introduce i lavori del convegno internazionale del 3 e 4 maggio preparando la settimana di Eurovision Song Contest.
  • Nei giorni 3 e 4 maggio 2022, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale e nell’Aula Magna del Rettorato, si tiene Song Contest / Song Context – Transmedia perspectives on Eurovision, il primo convegno italiano dedicato all’Eurovision Song Contest che mette insieme studiose e studiosi da tutta Europa per parlare di musica, di identità nazionale e di genere, di spettacolo, di politica.

    Il convegno è introdotto da Aspettando Eurovision…, un momento di avvicinamento alla manifestazione e alle giornate di studio che si tiene lunedì 2 maggio alle ore 16.30 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale.

    L’evento è organizzato con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema – Cinema Massimo, Iaspm italiana e Eurovisions.

    Form per la registrazione al convegno.

    Nell’ottica di un approccio transdisciplinare, il programma del convegno si organizza in 4 “canali”, da declinarsi a loro volta attraverso una serie di parole chiave trasversali.

  • L’11 maggio alle ore 18, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, si tiene Un’italiana a Eurovisionincontro con Gigliola Cinquetti che ripercorre la sua carriera in una conversazione con Jacopo Tomatis, docente di Popular Music all’Università di Torino, eseguendo in acustico alcuni brani storici del suo repertorio insieme ad Alessandro D’Alessandro (organetto diatonico) e Antonio Ragosta (chitarre).

    Voce e volto della canzone italiana nel mondo, Gigliola Cinquetti è l’unica italiana ad aver preso parte due volte a Eurovisionprima vincitrice per il nostro Paese nel 1964. Diva allora appena adolescente, Cinquetti trionfa a quello che (allora) viene ancora chiamato Eurofestival con “Non ho l’età”, destinata a diventare una hit internazionale e un brano simbolo per le italiane e gli italiani, in Italia e all’estero (come testimonia anche la ricca collezione di lettere inviate a Cinquetti dai suoi fan, conservata al Museo Storico di Trento). Diva del pop della metà degli anni Sessanta, Cinquetti ha vinto due Festival di Sanremo (con “Non ho l’età”, e con “Dio, come ti amo” nel 1966, in coppia con Domenico Modugno) ed è arrivata seconda a Eurovision nel 1974 con “Sì”, battuta solo da Waterloo degli Abba. La sua carriera è poi proseguita anche in televisione, come conduttrice e attrice, oltre che come cantante.

  • Il 18 maggio all’Auditorium del complesso Aldo Moro alle ore 17.30, si svolge The sound of Beauty – La regia di Eurovision, il regista di Eurovision Duccio Forzano incontra gli studenti e il pubblico per raccontare la sua esperienza alla regia di uno dei più importanti eventi televisivi, e non solo, dell’anno.

    Il regista dialoga con Daniela Cardini, docente all’Università IULM di Milano che si occupa nello specifico di linguaggi della televisione. L’incontro verte principalmente sulle scelte stilistiche adottate dal regista nel corso dell’evento, ma passa in rassegna anche l’esperienza pregressa sui set televisivi targati RAI e non solo. Duccio Forzano, infatti, oltre a questa importante edizione di ESC 2022, ha diretto in passato numerose trasmissioni televisive, tra le quali le edizioni del Festival di Sanremo del 2010, 2011, 2013, 2014 e le più recenti del 2018 e 2019.

    L’appuntamento è un’occasione imperdibile per rivivere e rivedere alcuni dei momenti più significativi dell’edizione appena conclusasi di Eurovision da un punto di vista interno, con racconti, descrizioni tecniche e approfondite e visione di materiali editi e inediti appartenenti al regista stesso.

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