Posts by Michele Covolan

Partecipa a un workshop per affrontare in modo più efficace il tuo percorso universitario!

L’Università di Torino organizza il Workshop Passport.U, in programma il 1° e 2 marzo 2018, con orario 9.30-13 e 14.30-17, in cui 20 studentesse e studenti sono invitati a riflettere sul tema delle soft skills (es. strategie di studio, organizzazione del tempo, comunicazione, …) e sul legame con la riuscita accademica, attraverso attività di riflessione individuale e in gruppo, casi, simulazioni ed esercitazioni.

Il workshop è rivolto a studentesse e studenti regolarmente iscritti al secondo anno di tutti i corsi di laurea triennale e di laurea magistrale a ciclo unico dell’Università di Torino, appartenenti alla coorte 2016-2017.

Tutte le informazioni relative all’iniziativa e alla domanda di partecipazione sono disponibili nel bando.

Per candidarti all’iniziativa compila la domanda di partecipazione on line entro le 12.00 di giovedì 15 febbraio 2018.

Eventuali informazioni ulteriori possono essere reperite sul Bando e richieste scrivendo all’indirizzo email progetto.passport@unito.it.

Il Progetto “Passport.Unito: per lo sviluppo delle soft skills nell’Università degli Studi di Torino” è un’iniziativa dell’Università di Torino, con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

Dopo quasi un anno di attesa, i ricercatori di Archeo-Fisica del Politecnico di Torino hanno finalmente ottenuto il via libera dall’Egitto per le misure geo-radar decisive dall’interno della Tomba di Tutankhamun nella Valle dei Re a Luxor. Le misure saranno condotte tra il 31 gennaio e il 6 febbraio 2018 e avranno l’obiettivo di verificare l’eventuale presenza di spazi vuoti e/o di corridoi nascosti dietro le pareti della camera funeraria di Tutankhamun. Secondo una teoria avanzata dall’egittologo inglese Nicholas Reeves, la tomba potrebbe essere, infatti, parte di una più ampia tomba appartenente forse alla Regina Nefertiti.

Secondo il professor Franco Porcelli, coordinatore del gruppo di ricerca che fa capo al Politecnico di Torino, i tre diversi sistemi radar di ultima generazione che saranno utilizzati sono in grado di fornire una risposta sicura al 99% riguardo all’esistenza di strutture nascoste di rilevanza archeologica adiacenti alla tomba di Tutankhamun. Queste misure saranno quindi messe in relazione con la presenza di cavità sospette nella roccia a una distanza di qualche metro dalla  tomba, rilevate dallo stesso gruppo di ricerca nel maggio scorso utilizzando una diversa tecnica di misura non invasiva basata sulla mappatura tri-dimensionale della resistività elettrica del sottosuolo. Manca al momento la conferma che queste cavità sospette siano direttamente collegate alla tomba del celebre faraone, un tassello essenziale di questo puzzle che le misure geo-radar del prossimo febbraio aiuteranno a definire.

Per questa ricerca, si è costituito un team di esperti di assoluto prestigio appartenenti a due dipartimenti del Politecnico di Torino (il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia ed il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture), in collaborazione con personale dell’Università di Torino (Dipartimento di Scienze della Terra) e di due aziende private, la 3DGeoimaging di Torino e la Geostudi Astier di Livorno. Partecipa alla ricerca anche Terravision, un’azienda inglese, e, nel ruolo di consulenza egittologica, il Centro Archeologico Italiano al Cairo. Il progetto si avvale inoltre della collaborazione di esperti del Ministero Egiziano delle Antichità sotto la guida dell’ex-Ministro Mamdouh Eldamaty. Il progetto di ricerca, supportato dal Politecnico di Torino, è sponsorizzato da Fondazione Novara Sviluppo, Geostudi Astier e National Geographic.

Project Manager, Technical Leader, Sistemista tecnologo e Coordinatore tecnico in ambito Industria 4.0: professioni di un futuro ormai prossimo, per le quali le aziende richiedono figure che devono essere formate con competenze avanzate e in grado di operare in un ambiente sempre più internazionale per occuparsi dell’introduzione delle tecnologie abilitanti nei nuovi processi manifatturieri, integrando competenze tecniche e manageriali indispensabili per il manufacturing del futuro.

 

Il nuovo Master in alto apprendistato del Politecnico di Torino in Manufacturing 4.0 è stato progettato per rispondere a questa esigenza del mondo manifatturiero in stretta collaborazione con le aziende: Avio Aero, Comau, Inpeco, Magneti Marelli, Prima Industrie, SKF e Petronas sono partner di questo innovativo percorso formativo.

 

L’obiettivo del Master, tenuto interamente in lingua inglese, è di formare giovani e motivati neolaureati in Ingegneria, al fine di preparare una nuova generazione di specialisti di alto livello nel campo dei  sistemi di produzione industriale del futuro.

 

Il Manufacturing 4.0, modalità produttiva ormai nota come quarta rivoluzione industriale, rappresenta un cambiamento finalizzato a una produzione sempre più automatizzata e interconnessa attraverso lo sviluppo delle nuove tecnologie digitali.

 

Tecnologie fortemente impattanti su quattro aspetti dello sviluppo dell’attività manifatturiera: l’utilizzo dei dati per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione, la potenza di calcolo e la connettività, i big data e gli open data, l’Internet of Things, il machine-to-machine e cloud computing;  l’uso degli analytics per trasformare in valore i dati raccolti, considerato come oggi solo l’1% di questi viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi a partire dal “machine learning”, ovvero dalle macchine che perfezionano la loro resa “imparando” dai dati via via raccolti e analizzati; lo sviluppo dell’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata; e, infine, il passaggio dal digitale al “reale” che comprende la manifattura additiva, la robotica collaborativa, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato, razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni.

 

Il Politecnico di Torino presenterà per il Master domanda di finanziamento sul bando della Regione Piemonte “Apprendistato di Alta Formazione e di Ricerca 2016 – 2018”, che prevede la sperimentazione di nuove forme di inserimento lavorativo, con l’assunzione dei partecipanti con un contratto di Apprendistato di Alta Formazione da parte delle aziende promotrici, già ampiamente coinvolte nel piano nazionale Industria 4.0.

More info here.

“Il Master in Alto Apprendistato in Manufacturing 4.0 è la naturale evoluzione del Master in Industrial Automation svolto in partenariato con Comau S.p.A. e Prima Industrie S.p.A. e ha visto l’introduzione nei programmi dei corsi le tecnologie abilitanti del piano Industria 4.0. Fin da subito l’idea della sua attivazione ha riscontrato l’entusiasmo del partenariato di imprese che sostiene l’iniziativa grazie alla possibilità di formare una nuova generazione di specialisti in grado di dominare le tecnologie manifatturiere del futuro”, commenta Luca Iuliano, referente scientifico del Master.

 

Donatella Pinto, Head of Human Resources di Comau, rileva: “La nostra azienda crede nei giovani e rinnova il suo impegno nello sviluppo di progetti di alta formazione – in aula e on the job – capaci di fornire alle nuove generazioni gli strumenti per rispondere alle sfide della quarta rivoluzione industriale e della trasformazione digitale ormai in atto. Nel contesto del Master in ‘Manufacturing 4.0’ Comau porta il know-how di una realtà aziendale globale, votata all’innovazione tecnologica, e l’esperienza nell’accrescimento delle competenze, maturata negli anni grazie alla propria Academy. Dal connubio tra le expertise delle diverse Società che partecipano al progetto, leader nei rispettivi settori, con l’autorevolezza scientifica del Politecnico di Torino, nasce quindi un programma formativo che guarda al futuro, costruendolo già oggi”.

 

“Nell’ambito del percorso digitale intrapreso da Avio Aero – spiega Francesco Del Greco, CIO di Avio Aero – la formazione svolge un ruolo fondamentale, in particolare quando questa mira ad ampliare lo spettro di competenze. L’additive manufacturing, per citare un esempio, è una tecnologia sulla quale l’azienda ha iniziato a investire ormai più di 10 anni fa e che oggi ci vede in produzione con una libertà di progettazione prima impensabile. Saremo in grado di cogliere appieno le nuove possibilità offerte dalla digitalizzazione solo se riusciremo a superare i confini del design tradizionale, aprendoci a un nuovo modo di armonizzare e sfruttare i dati di produzione così come alla possibilità di condividere conoscenze in maniera sempre più aperta e collaborativa. Il master del Politecnico in Manufacturing 4.0, integrando competenze tecniche e manageriali, risponde perfettamente a questa esigenza”.

 

“Investire nei giovani è fondamentale; non c’è crescita né innovazione o sviluppo tecnologico senza di loro ed è per questo motivo che ci teniamo particolarmente a sostenere iniziative legate alla formazione. Nel caso di questo Master siamo poi di fronte ad un progetto che, nel nostro territorio, prepara competenze avanzate e d’avanguardia. Inpeco si occupa di realizzare soluzioni di automazione per la sicurezza della diagnosi; lavoriamo con i maggiori laboratori di analisi clinica nel mondo e abbiamo bisogno di risorse aggiornate per contribuire alla qualità del comparto salute”, dice Andrea Mauri, General Manager di Inpeco, leader di mercato nell’automazione di healthcare.

 

E Gianfranco Carbonato, Presidente Gruppo Prima Industrie, sottolinea “Collaboriamo con grande interesse al Master perché abbiamo già avuto modo di sperimentare questa formula per la formazione e l’inserimento in azienda di giovani talenti e la riteniamo assolutamente efficace. Inoltre, questa prima edizione dedicata al Manufacturing 4.0 è rivolta in particolare alle figure professionali che stiamo cercando per potenziare le nostre risorse dedicate alle tecnologie digitali, già utilizzate sui nostri prodotti e in continua crescita. La nostra cooperazione con il Politecnico è ormai consolidata negli anni e quest’anno ci vede anche impegnati nella terza edizione del Master in Additive Manufacturing, altro pilastro sul quale il nostro gruppo è fortemente impegnato”.

 

“Il 2018 sarà l’anno della tecnologia per Petronas, con la produzione di prodotti sempre più innovativi e con l’apertura del nuovo centro ricerca. Una delle chiavi di questo cambiamento sono sicuramente le persone. Ricerchiamo giovani competenti e predisposti alle nuove tecnologie. Il master è un’ottima opportunità di mettersi direttamente in contatto con il mondo lavoro ed apprendere competenze utili alla nuova trasformazione dell’industria”, dichiara Craig Anderson, Head of Human Resources Europe.

 

Commenta Claudia Camusso, SKF Italy Recruitment Manager: “Da tempo SKF Italia è  impegnata nel percorso di sviluppo e implementazione delle nuove tecnologie digitali riguardanti la quarta rivoluzione industriale più nota come Industry 4.0. Per questa ragione la Società Italiana del Gruppo SKF ha aderito con entusiasmo al Master Manufacturing 4.0 promosso dal Politecnico di Torino, riconoscendo in questo progetto gli elementi di tecnologia ed innovazione fondamentali per  acquisire le competenze necessarie ad un’azienda che deve affrontare in modo adeguato le nuove sfide imposte dalla digitalizzazione del business”.

 

 

RELAZIONI CON I MEDIA – PoliTo – Resp. Elena Foglia Franke, Marzia Brandolese, Silvia Brannetti

Orientation Days

La prima edizione delle Giornate di Orientamento 2018 si svolgerà da lunedì 19 febbraio a venerdì 23 febbraio presso il Campus Luigi Einaudi (CLE), in Lungo Dora Siena, 100/A a Torino.

L’evento prevede la presentazione dell’offerta formativa dell’Ateneo.

Scopri il calendario delle giornate di orientamento.

Gli incontri saranno a ingresso libero senza prenotazione. Durante l’intera durata della manifestazione gli studenti potranno inoltre visitare gli stand delle Scuole e di alcuni servizi agli studenti.

È possibile inoltre consultare online la guida di orientamento.

Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione dedicata del portale di Ateneo.

Main Hall Campus Einaudi

“Diventare imprenditori”, il corso trasversale di introduzione all’imprenditorialità rivolto a studenti, laureati e dottorandi.

Si tratta di un corso introduttivoagile (9 lezioni), orientato a stimolare e a far crescere le attitudini imprenditoriali dei partecipanti. Ulteriore finalità è far conoscere luoghi dell’innovazione dell’Ateneo e del territorio, dove è possibile sviluppare le idee imprenditoriali. Obiettivo del corso è migliorare le prospettive occupazionali invogliando gli studenti ad acquisire una mentalità imprenditoriale e la capacità di mettere in pratica le idee, fornendo competenze
fondamentali per creare la propria impresa.

Il corso viene proposto in più edizioni durante l’anno accademico, toccando più Poli didattico-scientifici dell’Ateneo, in modo da favorire la partecipazione degli studenti. La seconda edizione, dedicata principalmente agli studenti del corso di Agraria e Medicina Veterinaria è iniziata il 25 gennaio. Sono 9 appuntamenti a cadenza settimanale: tutti i giovedì dalle ore 16 alle 19, presso Palazzina Aule-Direzioni – Aule A e C – Largo Braccini, 2 – Grugliasco (TO).

Nell’a.a. 2017-2018, è in programma anche una terza edizione, rivolta al Polo di Scienze umanistiche e al Polo CLE.
Inizierà giovedì 5 aprile 2018, dalle 16.00 alle 19.00,. Sarà sempre della durata di 9 appuntamenti che si terranno alla Palazzina Einaudi – Aule 2 e 7 – Lungo Dora Siena, 68/A – Torino.

Il corso è gratuito, la frequenza è obbligatoria e sono riconosciuti crediti formativi.

Per informazioni:
Direzione Ricerca e Terza Missione – Staff Progetti innovativi di Ateneo
progettinnovativi.ricerca@unito.it – 0116702420

Tutte le informazioni e i moduli di iscrizione sono disponibili nella sezione dedicata del portale di Ateneo.

Qui la locandina di presentazione del corso.

 

Nuova sede per la Scuola di Moda

IED Torino ha inaugurato di recente i nuovi spazi destinati alla Scuola di Moda in una sede dedicata (Corso Matteotti, 11 – Torino).

Corsi di Diploma Accademico in Fashion Design e Design del Gioiello e Accessori sono stati rinnovati orientandosi verso contenuti e ambiti di ricerca distintivi.

Il nuovo orientamento culturale persegue oggi una strada il cui focus è la ricerca e l’innovazione sui materiali e sui tessuti di ultima generazione. Gli spazi, oltre alle nuove aule per le lezioni frontali, dispongono di laboratorio sartoria, tessuteca e aula Cintiq con 25 postazioni Dell Alienware e Wacom Cintiq 22HD dotate del software di ultimissima generazione per il fashion design Clo3D, utile nella simulazione e modellazione tridimensionale.

Gli spazi inaugurati sono la risposta di IED Torino ad una crescente esigenza della sede di disporre di laboratori sempre più all’avanguardia e attrezzati nel supportare l’avvio di collaborazioni con le aziende del settore più innovative rispetto a questi temi.

IED Mobility-Lab

IED inaugura a Torino IED mobility lab – laboratorio di innovazione e sviluppo sulla mobilità del futuro. Obiettivo del laboratorio di ricerca partecipata, quello di indagare il ruolo del design rispetto a temi diversi, quali lo spostamento di persone e cose e la relazione fra sistemi di trasporto e città.

A capo di IED mobility lab Luca BorgognoDesign Manager Pininfarina , ex-studente che da anni collabora con la sede e la cui esperienza professionale, sviluppata in venti anni di attività culminati in Pininfarina e Lamborghini, si è sempre concentrata su attività di ricerca sulla mobilità del futuro.

Con l’avvio delle attività dello IED mobility lab , la sede di Torino conferma per il 15° anno la partecipazione al prossimo Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, presentando l’ultima concept car realizzata dallo storico Master in Transportation Design in collaborazione con lo European Design Center Hyundai.

La concept è frutto inoltre della partecipazione progettuale avviata dalla sede con una selezione di aziende leader dalla risonanza internazionale: Gruppo Sila, partner del progetto, Sabelt e Protocube Reply, partner tecnici.

Per maggiori info visita il sito di IED Torino.

 

Le Pietre d’Inciampo (Stolpersteine) sono un monumento diffuso e partecipato ideato e realizzato dall’artista tedesco Gunter Demnig, il cui ambizioso obiettivo è quello di ricordare ogni singolo deportato nei lager. 
Per mantenere viva la memoria delle vittime del nazi-fascismo, l’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti della dimensione dei classici porfidi delle pavimentazioni stradali, poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima, oppure al luogo in cui lavorava o studiava.
Le pietre commemorative ricordano il nome, la data e il luogo di nascita e quello della morte o della scomparsa delle vittime, informazioni che intendono riconferire individualità a quelle vite che durante la Guerra sono state ridotte soltanto ad un numero.
L’inciampo, quindi, rappresenta metaforicamente l’invito alla riflessione per coloro che, camminando per le strade della città, si imbattono casualmente nella storia e nei destini di persone che sarebbero potuti essere nostri conoscenti. La memoria di ciò che è stato entra così a tutti gli effetti nelle strade che frequentiamo, nella vita di tutti i giorni.
Stolpersteine è il più “grande” monumento decentrale al mondo. L’iniziativa è partita a Colonia nel 1995 e ha portato, ad oggi, all’installazione di oltre 56 000 pietre in vari paesi europei
Tra questi, Germania, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Norvegia, Francia, 
Spagna, Svizzera, Grecia, Ucraina, Slovenia, Croazia, Romania e Russia.
In Italia sono presenti oltre che a Torino, in diverse città fra cui Roma, Viterbo, Siena, Reggio Emilia, Meina, Padova, Venezia, Livorno, Prato, Ravenna, Brescia, Genova, L’Aquila, Bolzano, Ostuni, Chieti, Casale Monferrato, Teramo. 
Ad attivare la posa sono singoli cittadini, associazioni o istituzioni che possono fare richiesta di una specifica pietra di inciampo.
A Torino recentemente, il 18 gennaio, sono state posate altre otto Pietre d’Inciampo, che si aggiungono alle 85 già presenti in città.

Pietre d’inciampo Torino è stato promosso dal Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, dalla Comunità Ebraica di Torino, dal Goethe-Institut Turin e dall’Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED) – sezione Torino, in collaborazione con l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” (ISTORETO). 

Qui la mappa delle pose a Torino, in cui è possibile visualizzare la localizzazione delle pietre d’inciampo in città e consultare le biografie corrispondenti.

SeeYouSound, International Music Film Festival, il primo Festival in Italia dedicato al cinema internazionale a tematica musicale, torna a Torino nella sua quarta edizione dal 26 gennaio al 4 febbraio 2018 al Cinema Massimo e al Museo Nazionale del Cinema.

Ben dieci giorni che racchiudono un fitto programma che prevede complessivamente ben 62 proiezioni, divise in quattro sezioni competitive, due rassegne fuori concorso, una retrospettiva, un’anteprima internazionale, una europea e 27 anteprime italiane. In aggiunta, panel, incontri ed eventi, per celebrare l’esplosiva sinergia che si scatena tra musica e cinema. .

Il Concorso Internazionale Longplay per la prima volta si sdoppia nelle due sottosezioni Doc e Feature, con 6 lunghi di finzione e 6 documentari tutti in anteprima assoluta accoppiati ai 12 cortometraggi del contest 7Inch; mentre l’immancabile Soundies, concorso per il formato ‘musicale’ per eccellenza, proporrà 20 videoclip. Oltre ai premi come Miglior Film di Fiction e Miglior Documentario, il Festival assegnerà anche il premio per la Miglior Colonna Sonora Originale, con Giorgio Li Calzi, Stefano Caprioli e Riccardo Mazza, il Premio Torinosette per il Miglior Film, il Premio Direct A Music Short (D.A.M.S.) e il Premio Distribuzione Lab80.

In programma anche la rassegna Rising Sound che continua il percorso alla scoperta del panorama musicale sperimentale e di ricerca; mentre Into the Groove conferma la propria vena mainstream. Per la prima volta Seeyousound dedica un omaggio a un personaggio fondamentale come Tony Palmer, il più grande regista di cinema musicale al mondo, che sarà ospite tra la giuria del Festival.

La quarta edizione prende il via venerdì 26 gennaio con la proiezione di Ingeborg Holm, film muto svedese del regista Victor Sjöström, musicato dal vivo da Corrado Nuccini, IOSONOUNCANE ed Enrico Gabrielli; e con l’inaugurazione della mostra SoundFrames, presente fino al 7 gennaio 2019, che porta all’interno del Museo Nazionale del Cinema di Torino un allestimento del tutto inedito e interattivo, sempre all’insegna del rapporto cinema e musica, .

Il Festival collabora anche con il Circolo dei Lettori, le cui sale in quei giorni diventano sede di appuntamenti, approfondimenti, momenti musicali, proiezioni e molto altro. Il Circolo è Casa Seeyousound: uno spazio aperto dalle ore 10 fino a sera, per accogliere gli ospiti del festival, i giornalisti, gli spettatori, gli sponsor. A chiudere ogni giornata l’aperitivo diplomático, per riposarsi con un drink e godere i contenuti musicali promossi e curati da Machiavelli Music, Tristeza e SYS.

Ogni sera dalle 23.30 in poi si terrà l’After Festival presso il Circolo Amantes, con aperitivi e dj set, come quello di venerdì 2 febbraio, che vedrà ai piatti il regista Stephan Plank.

Seeyousound è stato ideato dall’Associazione Choobamba in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, con il patrocinio di Regione Piemonte e il contributo di Fondazione CRT e Città di Torino.

Qui l’evento facebook.

More info e ticket qui: http://www.seeyousound.org/

Non sai dove poter studiare la domenica? Ci ha pensato Emergency Infopoint TorinoDa domenica 14 gennaio e per tutte le domeniche il Gruppo Universitari Emergency aprirà l’Infopoint, dalle 9 alle 19, nella forma di Aula Studio per universitari e non, in Corso Valdocco 3.

Disponibile Wi-Fi gratuito e postazioni pc.

Le sue spettacolari avventure in cima al mondo, dalle vette dell’amato Cervino fino in Pakistan, Cina e Patagonia, lo hanno reso celebre. Hervé Barmasse, alpinista ma anche scrittore, fotografo e regista (ha debuttato nel 2015 con il libro “La montagna dentro” e girato i film pluripremiati “Linea Continua” e “Non così lontano“) racconta le sue sfide all’impossibile, a tu per tu con i suoi limiti, la paura e l’amica montagna. Perché l’alpinismo è avventura, passione, amore, ma anche fatica e rischio: è il coraggio dell’uomo che mette in gioco la propria vita.

Ma l’alpinista “figlio del Cervino” – ospite il 23 gennaio del NICO, l’Istituto di Neuroscienze dell’Università di Torino – parlerà anche di una sfida speciale, quella con la patologia vertebromidollare, vinta grazie ai progressi della neurochirurgia, all’esercizio e alla forza di volontà.

Le lesioni del midollo spinale – dovute a incidenti stradali, sportivi o in casa – rappresentano un problema di drammatico impatto sulla sanità pubblica: causano infatti gravi disabilità, con importanti ripercussioni sociali, assistenziali ed economiche. «Una delle più grandi sfide della ricerca è riuscire a stimolare la rigenerazione delle fibre nervose lesionate tramite terapie sperimentali innovative» sottolinea il prof. Alessandro Vercelli, direttore scientifico del NICO, l’Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi – Università di Torino. «Per affrontarla al meglio abbiamo deciso di unire le forze, creando un gruppo di ricerca che metta insieme approcci complementari: quello clinico del neurochirurgo con quello della ricerca di base, sviluppata da anatomici e fisiologi del NICO».

Terranno a battesimo il nuovo gruppo di ricerca il Rettore dell’Università di Torino e Presidente della Fondazione Cavalieri Ottolenghi Gianmaria Ajani, il Vice Presidente della Fondazione Paolo Bertolino e il prof. Giancarlo Panzica, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”. Il neurochirurgo Diego Garbossa (Direttore della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università di Torino – Città della Salute e della Scienza di Torino) e le ricercatrici Marina Boido e Annalisa Buffo (NICO – Dipartimento di Neuroscienze) spiegheranno al pubblico il passaggio dall’approccio clinico alla ricerca di base sui traumi midollari e la rigenerazione nel midollo spinale.

Appuntamento martedì 23 gennaio alle 11:00 presso l’Aula Magna dell’Istituto di Anatomia dell’Università (piano terra – Corso Massimo D’Azeglio 52, Torino).  Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

Barbara Magnani – Comunicazione e Ufficio stampa

Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Torino

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