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il Collegio Carlo Alberto, nato a Moncalieri, si è trasferito da inizio ottobre a Torino nella nuova sede che si trova nella storica ex sede della Facoltà di Economia e Commercio in Piazza Albarello 8, dove sono anche stati trasferiti i master di livello universitario e post-universitario.

Venerdì 3 novembre alle 17:30 si terrà l’inaugurazione dell’Anno Accademico e della nuova sede del Collegio Carlo Alberto in p.Arbarello 8, con la presenza del docente di Harvard Elhanan Helpman.

http://www.carloalberto.org/eventi/conferenze/show/inaugurazione-anno-accademico-2017-18

 

Nelle varie assemblee che si erano tenute a proposito della protesta a cui aderiscono alcune centinaia di professori dei due poli universitari piemontesi, gli studenti e i relativi collettivi avevano chiesto agli atenei e ai professori stessi di limitare il disagio per gli iscritti. E, per il momento, sembra che le richieste siano state accolte, almeno parzialmente. Sia l’Università degli studi che il Politecnico, infatti, hanno optato per uno slittamento delle deadline burocratiche, in modo da permettere a studenti e laureandi di portare a termine esami e percorsi senza troppi problemi.

POLITECNICO Nell’ateneo d’eccellenza torinese sono due le principali misure su cui si lavora. La prima è quella di una nuova calendarizzazione degli appelli: i collettivi studenteschi raccontano di un incontro con i vertici dell’ateneo, nel quale sarebbero stati garantiti nuovi appelli d’esame, due settimane dopo quelli attualmente cancellati. Ma, avvertono sulle pagine social “vi potranno partecipare tutti gli studenti precedentemente prenotati. È quindi di fondamentale importanza iscriversi agli appelli secondo le scadenze attualmente previste, perché i termini per la prenotazione non verranno riaperti”.

Per quanto riguarda le sessioni di laurea, la richiesta rimane da inviare entro i termini prestabiliti, “anche in presenza di esami ancora non sostenuti: qualora questi siano spostati a causa dello sciopero, la domanda sarà ritenuta comunque valida”. Unica eccezione Architettura, dove, per le particolari tempistiche, potrebbe essere istituita una sessione di laurea straordinaria.

UNIVERSITA’ Anche ad Unito si corre ai ripari e si cercano soluzioni. Gli Studenti Indipendenti raccontano di un incontro con la Direzione didattica, nella quale sarebbe emersa la volontà di questa di contattare i vari dipartimenti dell’ateneo per far slittare la data di scadenza della consegna delle tesi di laurea, nel caso in cui questa arrivi prima del periodo in cui ci saranno gli appelli straordinari, in sostituzione di quelli ordinari saltati.

Se molti degli studenti avevano quindi appoggiato la causa della protesta dei professori, chiedendo però garanzie e tutela per la propria situazione, al momento sembrerebbe che siano stati accontentati. Come, d’altronde, aveva auspicato i professori stessi.

 

Dal 1 settembre e fino al 5 ottobre 2017 è possibile compilare on line le domande di immatricolazione 2017/2018 per i corsi di laurea di primo livello e laurea magistrale a ciclo Unico ad accesso libero.

Tutti i corsi ad accesso libero prevedono un test di accertamento dei requisiti minimi (TARM) obbligatorio. Per alcuni corsi ad accesso libero il sostenimento del TARM è vincolante per potersi immatricolare. Le informazioni di dettaglio sul TARM sono alla pagina Immatricolazione corsi ad accesso libero.

Per tutti gli studenti, iscritti a qualsiasi corso di studio, le tasse di iscrizione agli anni successivi al primo devono essere versate entro il 5 ottobre 2017. Il versamento effettuato oltre tale data è gravato dal pagamento della prevista indennità di mora. Il pagamento della tassa costituisce iscrizione al nuovo anno accademico.

L’elenco completo delle scadenze amministrative (pagamento tasse, trasferimenti, carico didattico) dell’anno accademico 2017-2018 e tutte le informazioni relative a iscrizioni e immatricolazioni sono reperibili alla pagina web Immatricolazioni e iscrizioni.

Per maggiori informazioni consultare i siti dei corso di studio o delle scuole.

 

Università di Torino Bando Erasmus

Università di Torino Bando Erasmus 2017-18

Segnaliamo l’uscita del Bando Erasmus 2017-18 per l’Università di Torino, cui possono partecipare tutti gli studenti iscritti interessati a trascorrere un periodo di mobilità per studio all’estero.
Ricordiamo che attraverso il nuovo progetto Erasmus + è possibile trascorrere più soggiorni di studio o tirocinio all’estero per la durata totale di massimo 12 mesi per ciascun ciclo di studio.

Le domande di candidatura devono essere presentate in forma telematica entro e non oltre le ore 11.00 di martedì 31 gennaio 2017.

Per tutte le informazioni sul bando, sulle modalità di partecipazione, la scelta di destinazione e gli incontri di orientamento visita la pagina ufficiale dell’Università di Torino.

Pubblicata in queste ore la classifica delle università statali italiane redatta come ogni anno dal Sole 24 Ore.
Ad uscirne vittorioso il Politecnico di Torino, che balza in avanti di cinque posizioni rispetto all’anno passato e, così facendo, guadagna di diritto il 7° posto nel ranking generale, preceduto unicamente dalla sede milanese se si fa riferimento alle sole scuole politecniche.

La nuova edizione del ranking universitario a cura del quotidiano si avvale di 12 indicatori per valutare la qualità di didattica e ricerca delle Università italiane. Nel caso della didattica sono stati valutati indici come la qualità dei docenti, le condizioni che consentono agli studenti di laurearsi in corso, la possibilità offerta di esperienze lavorative e stage all’estero, oltre che i collegamenti con altri atenei, italiani e stranieri. Mentre per la ricerca sono state oggetto di valutazione la qualità della ricerca scientifica, la qualità dei dottorati, infine la capacità di ottenere finanziamenti dall’esterno.

In base a questi dodici indicatori spicca la notevole crescita del Politecnico (+ 5 posizioni in un anno) che si rivela inferiore soltanto all’aumento di 6 posizioni di cui protagonista è l’Università di Modena e Reggio Emilia.

All’interno dell’intera classifica sale anche l’Università di Torino seppur di un’unica posizione; un risultato comunque da non disdegnare poiché, specifica il Sole 24 Ore stesso, i Politecnici hanno caratteristiche proprie, e fanno una gara a sé sulla base delle caratteristiche proprie degli studenti di ingegneria e architettura, mediamente più puntuali e mobili dei loro colleghi delle facoltà umanistiche.

Per leggere l’analisi completa della classifica delle Università italiane clicca qui.

Sono uscite le pagelle compilate dall’Anvur, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca che il ministero ha incaricato di giudicare la qualità dell’Università e della ricerca italiane.

L’Università di Torino si classifica al dodicesimo posto nelle valutazioni che si sono svolte su un arco di tempo di otto mesi e hanno coinvolto 118mila lavori realizzati tra 2011 e 2014 da 60mila tra docenti e ricercatori.

Il rettore Gianmaria Ajani si dice soddisfatto del risultato, dal momento che l’Università di Torino risulta “tra i pochissimi atenei del Nord che confermano le precedenti valutazioni”. Infatti – aggiunge – “ci confermiamo solo noi e Trieste, mentre c’è una grossa ripresa degli atenei del Centro e del Sud che nella vecchia valutazione erano stati penalizzati“. A chi chieda il segreto della tenuta di posizione da parte dell’Università, il Magnifico sa indicare con precisione che il merito va attribuito alle scelte fatte negli ultimi anni, dove si è lavorato sulla selezione dei prodotti della ricerca, chiedendo ai dipartimenti di concentrare le forze nelle proprie aree migliori.

Il Politecnico risulta invece in ventiduesima posizione, penalizzato poiché – tiene a precisare il rettore Gilli – “questo tipo di ranking premia soprattutto le università generaliste, attive su più ambiti di ricerca“. Non manca comunque una punta di orgoglio nell’affermare che, comunque “nella scorsa rilevazione eravamo al venticinquesimo posto, dunque abbiamo recuperato tre posizioni e se guardiamo ai soli Politecnici siamo passati davanti a quello di Milano, che ci era davanti e che ora invece è venticinquesimo“. Per questo sarà importante leggere le graduatorie stilate sulla base dei singoli dipartimenti, che verranno pubblicate dall’Anvur nei prossimi giorni.

Giovedì 15 dicembre 2016, dalle 15.00 alle 19.00, presso l’aula B3 del Campus Luigi Einaudi è in programma un Seminario per riflettere e sensibilizzare sul tema “Urban Food Policies: research and cooper-action between North and South“. L’evento è organizzato da Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo (MAECI) e Università degli Studi di Torino nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Le politiche urbane del cibo rappresentano un nuovo spazio di cooperazione allo sviluppo, di riflessione e azione politica anche nel contesto italiano, grazie alla spinta di esperienze e iniziative internazionali, nonché del lancio e diffusione del Milan Urban Food Policy Pact. Parlare di politiche urbane del cibo significa collegare e stimolare in una visione sistemica una pluralità di azioni e progettualità verso un orizzonte di maggiore sostenibilità. Il seminario è un’occasione per conoscere le iniziative sul tema da parte della cooperazione italiana e delle principali organizzazioni internazionali che si occupano dell’alimentazione, in un confronto con esperienze e iniziative a Torino e Milano, nella prospettiva di partenariati territoriali tra Nord e Sud del mondo.

Interverranno rappresentanti della DGCS, della FAO, del World Food Program, del CIHEAM di Bari, del Milan Urban Food Policy Pact oltre che dell’Università di Torino e di attori istituzionali e sociali del sistema del cibo torinese e della cooperazione decentrata allo sviluppo.

La comunità dell’Ateneo di Torino, sia studenti che personale, è invitata a partecipare a MobilitaUniTO, la prima ​indagine sugli spostamenti casa-università. L’indagine, che coinvolge gran parte delle realtà universitarie italiane, ha l’obiettivo di fornire un quadro delle modalità con cui i fruitori dell’Ateneo si spostano da casa al luogo di studio o lavoro.

La finalità dell’indagine sarà poi quella di incentivare e facilitare le scelte future in fatto di mobilità, con l’obiettivo di rendere l’università un luogo realmente sostenibile ma anche comodo e semplice da raggiungere con trasporto pubblico, bike sharing, car pooling, etc.

Il questionario è organizzato da UniToGO, il Green Office dell’Università di Torino, nuova struttura di coordinamento e di progetto sulle politiche di responsabilità ambientale in collaborazione con il Coordinamento Nazionale dei Mobility Manager delle Università Italiane.

È possibile partecipare alla compilazione del questionario fino al 27 gennaio 2017.

 

Ultimi giorni disponibili per partecipare al Bando per il Premio di Laurea per tesi magistrali aventi ad oggetto la città di Torino. In palio un totale di 3.000 euro: 1.500 per il primo classificato, 1.000 e 500 rispettivamente per il secondo ed il terzo.

La partecipazione al bando – indetto dall’Associazione Consiglieri Emeriti del Comune di Torino – è aperta a tutti coloro nati dopo il 1° gennaio 1986 che non abbiano mai partecipato ad edizioni precedenti del Premio.

La scadenza per la partecipazione è fissata per le ore 15:00 del 19 dicembre 2016.

Per conoscere meglio le modalità e i requisiti per partecipare e per maggiori informazioni consulta il BANDO.

L’Università di Torino intensifica gli sforzi per rivoluzionare il settore alimentare: lo fa in qualità di unico ente italiano tra i fondatori del consorzio europeo EIT Food, risultato vincitore del bando Food4Future.

L’ente promotore del bando, l’Istituto Europeo per l’Innovazione Tecnologica (EIT), ha infatti selezionato la migliore proposta per la creazione di una comunità scientifica e tecnologica di riferimento sull’alimentazione, che realizzerà catene sostenibili di approvvigionamento alimentare attraverso rivoluzionarie iniziative di innovazione imprenditoriale e di formazione universitaria e professionalizzante.

Ne è nato il consorzio EIT Food che consta di 50 membri dell’Unione Europea e di paesi associati, in un partenariato composito di aziende leader del settore, università ed istituzioni di ricerca che lavoreranno assieme per 7 anni con un investimento di 1.200 milioni di euro più 400 milioni di finanziamento provenienti da fondi messi a disposizione dalla Commissione Europea per l’iniziativa.

L’obiettivo del consorzio è quello di trasformare il modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo, creando così un ecosistema sostenibile che tuteli il diritto dei consumatori ad un’alimentazione salutare e, al contempo, si preoccupi della sostenibilità ambientale; il tutto non senza ricadute positive sulla competitività dell’economia europea su scala globale.

Il progetto intercetta il mondo universitario e non solo nell’ambito della ricerca.
Tra gli obiettivi di EIT FOOD troviamo infatti:

  • la creazione di curricula per studenti e professionisti del settore manifatturiero alimentare
  • la realizzazione di programmi di scambio internazionale per gli studenti del settore
  • l’avvio di un Master of Science in Sistemi Alimentari (Food System)
  • l’attivazione di corsi interattivi, laboratori, oltre che online MOOCS e SPOCS
  • incentivi a nuove imprese (startup)

L’Università di Torino in quanto membro di EIT FOOD avrà un ruolo attivo nel disegnare il futuro dell’alimentazione, priorità nell’agenda della Commissione Europea. Genererà competenze di avanguardia a livello europeo per rimodellare in termini di benefici per la salute e di sostenibilità il settore alimentare in Europa, al fine di trasformare il sistema del “produci-usa-butta” in un nuovo modello di bio-economia circolare.

Secondo Peter van Bladeren, vicepresidente di Nestec, responsabile globale della sezione Affari Scientifici e Regolatori della Nestlè e presidente dell’Interim Supervisory Board di EIT Food: “L’impegno di EIT Food nel creare i futuri curricula per studenti e professionisti del settore alimentare genererà una forza trainante per la produzione di innovazione e imprenditorialità; questo  darà al settore manifatturiero alimentare, che conta 44 milioni di posti di lavoro in Europa, un vantaggio competitivo unico.”

 

 

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