Sono uscite le pagelle compilate dall’Anvur, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca che il ministero ha incaricato di giudicare la qualità dell’Università e della ricerca italiane.

L’Università di Torino si classifica al dodicesimo posto nelle valutazioni che si sono svolte su un arco di tempo di otto mesi e hanno coinvolto 118mila lavori realizzati tra 2011 e 2014 da 60mila tra docenti e ricercatori.

Il rettore Gianmaria Ajani si dice soddisfatto del risultato, dal momento che l’Università di Torino risulta “tra i pochissimi atenei del Nord che confermano le precedenti valutazioni”. Infatti – aggiunge – “ci confermiamo solo noi e Trieste, mentre c’è una grossa ripresa degli atenei del Centro e del Sud che nella vecchia valutazione erano stati penalizzati“. A chi chieda il segreto della tenuta di posizione da parte dell’Università, il Magnifico sa indicare con precisione che il merito va attribuito alle scelte fatte negli ultimi anni, dove si è lavorato sulla selezione dei prodotti della ricerca, chiedendo ai dipartimenti di concentrare le forze nelle proprie aree migliori.

Il Politecnico risulta invece in ventiduesima posizione, penalizzato poiché – tiene a precisare il rettore Gilli – “questo tipo di ranking premia soprattutto le università generaliste, attive su più ambiti di ricerca“. Non manca comunque una punta di orgoglio nell’affermare che, comunque “nella scorsa rilevazione eravamo al venticinquesimo posto, dunque abbiamo recuperato tre posizioni e se guardiamo ai soli Politecnici siamo passati davanti a quello di Milano, che ci era davanti e che ora invece è venticinquesimo“. Per questo sarà importante leggere le graduatorie stilate sulla base dei singoli dipartimenti, che verranno pubblicate dall’Anvur nei prossimi giorni.