L’Università di Torino intensifica gli sforzi per rivoluzionare il settore alimentare: lo fa in qualità di unico ente italiano tra i fondatori del consorzio europeo EIT Food, risultato vincitore del bando Food4Future.

L’ente promotore del bando, l’Istituto Europeo per l’Innovazione Tecnologica (EIT), ha infatti selezionato la migliore proposta per la creazione di una comunità scientifica e tecnologica di riferimento sull’alimentazione, che realizzerà catene sostenibili di approvvigionamento alimentare attraverso rivoluzionarie iniziative di innovazione imprenditoriale e di formazione universitaria e professionalizzante.

Ne è nato il consorzio EIT Food che consta di 50 membri dell’Unione Europea e di paesi associati, in un partenariato composito di aziende leader del settore, università ed istituzioni di ricerca che lavoreranno assieme per 7 anni con un investimento di 1.200 milioni di euro più 400 milioni di finanziamento provenienti da fondi messi a disposizione dalla Commissione Europea per l’iniziativa.

L’obiettivo del consorzio è quello di trasformare il modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo, creando così un ecosistema sostenibile che tuteli il diritto dei consumatori ad un’alimentazione salutare e, al contempo, si preoccupi della sostenibilità ambientale; il tutto non senza ricadute positive sulla competitività dell’economia europea su scala globale.

Il progetto intercetta il mondo universitario e non solo nell’ambito della ricerca.
Tra gli obiettivi di EIT FOOD troviamo infatti:

  • la creazione di curricula per studenti e professionisti del settore manifatturiero alimentare
  • la realizzazione di programmi di scambio internazionale per gli studenti del settore
  • l’avvio di un Master of Science in Sistemi Alimentari (Food System)
  • l’attivazione di corsi interattivi, laboratori, oltre che online MOOCS e SPOCS
  • incentivi a nuove imprese (startup)

L’Università di Torino in quanto membro di EIT FOOD avrà un ruolo attivo nel disegnare il futuro dell’alimentazione, priorità nell’agenda della Commissione Europea. Genererà competenze di avanguardia a livello europeo per rimodellare in termini di benefici per la salute e di sostenibilità il settore alimentare in Europa, al fine di trasformare il sistema del “produci-usa-butta” in un nuovo modello di bio-economia circolare.

Secondo Peter van Bladeren, vicepresidente di Nestec, responsabile globale della sezione Affari Scientifici e Regolatori della Nestlè e presidente dell’Interim Supervisory Board di EIT Food: “L’impegno di EIT Food nel creare i futuri curricula per studenti e professionisti del settore alimentare genererà una forza trainante per la produzione di innovazione e imprenditorialità; questo  darà al settore manifatturiero alimentare, che conta 44 milioni di posti di lavoro in Europa, un vantaggio competitivo unico.”