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admissions tests

I corsi di laurea magistrale del Dipartimento di Management dell’Università degli studi di Torino prevedono l’accesso a numero programmato, pertanto se sei interessato/a ad immatricolarti nei seguenti corsi di laurea:

dovrai sostenere un test di ammissione con relativa pubblicazione della graduatoria. La novità non é questa ma il fatto che la data del test sarà martedì 7 settembre prossimo in presenza in una delle seguenti sedi a Torino:

Scuola di Management ed Economia – C.so Unione Sovietica 220;

Scuola di Amministrazione Aziendale – Via Ventimiglia 115.

A scadenza avvenuta delle iscrizioni al concorso, tutti gli iscritti in situazione di elevata fragilità già accertata avranno la possibilità di comunicare (e comprovare con opportuna certificazione) la necessità di svolgere il test a distanza.

 

 

 

Come stanno reagendo le università del torinese al rientro sui banchi degli studenti e delle studentesse?

 

È da poco cominciato il nuovo anno accademico 2020/2021 e le università italiane si sono preparate al ritorno in sicurezza di studenti e studentesse. 

Tra incertezze, didattica online e in presenza, ogni ateneo si è mosso in autonomia, ma come hanno reagito le università del torinese al rientro sui banchi durante l’emergenza Covid? 

 

Vista la situazione incerta, le iscrizioni all’università sono state minori?

No. La situazione d’emergenza dovuta al Covid non ha fermato le immatricolazioni, è il caso del Corso di Laurea in Architettura del Politecnico di Torino: conta un + 15 % (mole24.it) di immatricolazioni.

 

Come si stanno organizzando gli atenei torinesi?

All’Università di Torino e al Politecnico le aule hanno capienza ridotta per rispettare le distanze, basta prenotare con anticipo il posto in aula. La Career Week annuale del Politecnico, solo per quest’anno, diventa Digital: webinar, incontri e offerte di lavoro per studenti e studentesse direttamente dal computer di casa. 

La modalità prediletta per la didattica è comunque quella mista: lezioni in presenza e online. Al Politecnico, in questi mesi di lockdown e graduali riaperture, i corsi erogati da remoto sono stati più di 800, con quasi 30 mila studenti e studentesse a seguirli, gli esami svolti sono stati più di 4 mila e più di mille le discussioni di Laurea sostenute (coronavirus.polito.it).

 

 

L’Accademia Albertina di Belle Arti e il Conservatorio Giuseppe Verdi hanno valutato la modalità mista: in presenza per i corsi laboratoriali con gruppi ristretti di student* e le lezioni teoriche, invece, erogate online. Questo lo scenario delle AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) che ha visto negli ultimi anni un continuo e costante taglio dei fondi per la didattica e l’implementazione delle strutture dedicate.

Questa pandemia ha svelato un vaso di Pandora, evidenziando così un forte divario digitale: il continuo ridimensionamento di fondi economici dedicati all’istruzione ha creato differenze disarmanti: da un lato la tecnologia ha permesso a milioni di student* in tutta Italia di non abbandonare gli studi, ma altr* si sono stati tagliati fuori per mancanza di apparecchiature adeguate allo svolgimento delle attività online. 

 

Trasporto pubblico: come si raggiungerà l’università? Una scelta ecologica necessaria.

Secondo l’Indagine nazionale sulla mobilità casa-università al tempo del Covid-19 realizzata dalla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, il trasporto pubblico sarà il settore che più pagherà le conseguenze di questa pandemia, si preferirà quindi l’automobile, lo spostamento a piedi, il monopattino o la bici. Studenti e studentesse preferiranno quindi altre soluzioni all’utilizzo di mezzi pubblici, spesso gremiti di passegger*, dove il distanziamento sociale è difficile, se non impossibile.

 

Ylenia Covalea

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Secondo le ultime indiscrezioni comparse su repubblica.it, Economia almeno per quest’anno non sarà a numero chiuso.

Il senato accademico dell’Università di Torino ieri pomeriggio ha stabilito che non ci sarà un test per iscriversi ai corsi di economia aziendale ed economia e commercio, come avevano invece chiesto i due dipartimenti, preoccupati dal numero limitato di docenti a disposizione e dalla mancanza di aule.

Lo sbarramento era stato eliminato poco più di un anno fa e aveva portato a un boom di iscritti, con un più 30 per cento di immatricolati: a febbraio i due dipartimenti, quello di Esomas e quello di Management, che hanno sostituito la vecchia facoltà di Economia e Commercio avevano proposto di prevedere un tetto di 350 posti per il corso omonimo e di 1100 per “economia aziendale”. Il rettore Gianmaria Ajani che però ha avviato un politica per l’eliminazione del numero programmato ha creato una cabina di regia per scongiurare questa ipotesi che è riuscita a trovare 16 docenti da destinare ai corsi dove mancavano: “Non è stato necessario nemmeno votare perché già il dipartimento ha stralciato la proposta – spiega la prorettore Elisabetta Barberis – Abbiamo fatto un lungo lavoro di analisi per arrivare a questa soluzione. Sul problema degli spazi ci sarà un intervento per costruire nuove aule nel medio periodo e se invece mancheranno già quest’autunno affitteremo delle sedi nelle vicinanze”.

L’ateneo ha infatti approvato un intervento da 4milioni di euro che dovrebbe portare entro la fine del 2018 alla realizzazione di 4mila metri quadri di nuove aule: “La nostra politica è quella di garantire servizi e didattica di qualità senza numeri programmati ovunque sia possibile”. Le previsioni approvate nelle linee guida votate oggi prevedono però meno nuovi immatricolati nel 2017 rispetto a quelli dell’anno passato: “I dipartimenti e la cabina di regia hanno lavorato molto per arrivare a questa soluzione, ma qualsiasi sia il numero di studenti che vorranno iscriversi a Economia garantiremo a tutti la possibilità di farlo” assicura il direttore del dipartimento di Management, Valter Cantino.

Soddisfatti anche gli universitari che dall’inizio si erano opposti alla reintroduzione del numero chiuso: “Era quello che chiedevamo fin dall’inizio – ribadisce Federico Salvatore, rappresentante in senato accademico di Studenti Indipendenti – Ora abbiamo chiesto che sia aperto un tavolo per evitare che il problema si riproponga l’anno prossimo”.

In programma per giovedì 19 gennaio 2017, dalle 14:30 alle 17:30, l’Open Day ESCP Europe del Campus di Torino.

L’evento vuole essere dare l’opportunità a potenziali studenti di conoscere la realtà di ESCP Europe che, fondata nel 1819, è la più antica business school del mondo. Con i suoi sei campus, con sede a Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Torino e Varsavia, la Scuola ha un’identità europea con una prospettiva globale. Il campus italiano di ESCP Europe è stato fondato a Torino nel 2004. Offre una vasta gamma di programmi formativi interculturali e multi-campus: Lauree di primo livello e Magistrali, Master, MBA e formazione Executive.

Durante l’Open Day ogni candidato avrà la possibilità di parlare singolarmente con Staff, Professori e Alumni e di scoprire tutta l’offerta formativa del Campus torinese.

La partecipazione all’evento è gratuita ma è consigliata la prenotazione tramite mail inviata all’indirizzo: info.it@escpeurope.eu

È on line il bando per partecipare allo Startup Creation Lab 2017 del Business Club del Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de’ Martiis”. Il progetto è organizzato in collaborazione con il Collegio Universitario di Torino “Renato Einaudi” e con La Stampa, Media Partner che seguirà tutta l’iniziativa.

Si tratta di un’iniziativa dell’Università di Torino che permette agli studenti di esplorare il mondo delle Startup e sviluppare la propria idea di business da presentare a investitori nazionali e internazionali.

Per tutti i dettagli il bando è disponibile sul sito del Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis”.

Puoi inviare la tua candidatura entro le ore 23.59 di martedì 15 novembre 2016, compilando l’ application form.