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A seguito dell’ultimo DPCM in vigore da oggi, venerdì 5 novembre, ecco che cosa cambia per le aule studio e le biblioteche Civiche.

Le aule studio Principe Amedeo e Olimpia a Torino saranno aperte solo per studenti e studentesse delle residenze EDISU;
• Chiuse le aule Michelangelo e Ormea;
Mense aperte.
Qui tutte le info
Le biblioteche civiche rimarranno chiuse fino al 3 dicembre 2020, i prestiti in corso sono prorogati ed è sospeso il servizio di prestito librario.

 

Dad e didattica: con il nuovo Dpcm il Piemonte é entrato nella zona rossa e la didattica torna ad essere online. È chiaro, questa emergenza ci ha insegnato che la didattica non può e non deve fermarsi, e in quanto priorità di ogni studente e studentessa, deve essere il più possibile inclusiva.

Il Digital Economy and Society Index (Desi) misura il livello di digitalizzazione dei paesi europei, dov’è posizionata l’Italia? Ultima, sia per competenze digitali che per capitale umano. Nel 2020 l’uso di internet si è drasticamente alzato, ma è un dato relativo al confinamento domestico in risposta alla pandemia da Covid-19, è sicuramente un dato che deve essere letto tenendo conto del contesto in cui viviamo (le persone che usano internet almeno una volta a settimana sono l’85 %).

La DaD, simpatico acronimo di didattica a distanza, ha acceso non poche critiche: non ti gli studenti e le studentesse possiedono una sufficiente connessione ad internet, un pc e una stanza tutta per sé dedicata allo studio. Questo è solo l’apice della disuguaglianza nelle nostre scuole e università, di Dad ha parlato Antonio Schizzerotto, Professore Emerito del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento: “Con la didattica a distanza tutte le disuguaglianze si sono acuite, innanzitutto perché sappiamo che non tutte le zone del paese sono ugualmente coperte da connessione internet, inoltre secondo i dati ISTAT, una quota non banale di popolazione scolastica non ha accesso diretto o indiretto a strumenti come tablet, pc portatili, o i-phone”.

 

Manca l’inclusività, c’è molto lavoro da fare

Basta entrare in un’aula universitaria per capire che sì, sicuramente la didattica deve essere rimodulata. Perché non adottare il cosiddetto “students-centered learning”, l’apprendimento rivolto allo studente?

La didattica centrata allo studente deve investire tempo e risorse per la creazione di conoscenze e competenze dell’allievo, rendendolo dunque parte attiva nella nostra società. Non solo conoscenza, ma anche creatività, capacità critica e propensione a prendere iniziative: è la creazione di un nuovo studente, partecipe, interessato e creativo. Si parla di problem-based learning; task-based learning; learning by doing; group learning: tutte iniziative che vogliono lo studente al centro del discorso educativo.

L’SCL (students-centeredlearning) ha bisogno una definizione chiara delle competenze da sviluppare; l’implementazione di una varietà di approcci adatti a tutti, perché non tutti gli allievi imparano e si esprimono allo stesso modo: occorre più flessibilità nel discorso educativa, lo studente dovrebbe poter sviluppare il proprio piano di studio secondo le sue esigenze di apprendimento.

 

 

La didattica italiana dovrebbe prendere in considerazione il fatto di valorizzare ogni studente e ogni studentessa nelle loro diversità e peculiarità. Conoscete Howard Gardner? È uno psicologo e professore alla Harvard University, tra i più importanti esponenti della scienza cognitivista (The Mind’s New Science, 1983), ha teorizzato l’esistenza delle intelligenze multiple. L’intelligenza non può essere misurata da un Quoziente d’intelligenza, ma piuttosto è bene adottare un atteggiamento più dinamico.

Parliamo di:

  • Intelligenza logico-matematica
  • Intelligenza linguistica
  • Intelligenza spaziale
  • Intelligenza musicale
  • Intelligenza cinestetica o procedurale
  • Intelligenza interpersonale
  • Intelligenza intrapersonale
  • Intelligenza naturalistica
  • Intelligenza filosofico-esistenziale

Lo studio è ricerca, miglioramento, “doing” e risoluzione di problemi, in questo il ruolo dell’insegnante è fondamentale: deve essere una Virgilio per i suoi studenti, accompagnarli e sostenerli nel loro percorso di formazione. Sarebbe utile tornare a ripensare alla mission dell’università: la formazione di nuove e giovani menti in grado di sviluppare un pensiero critico nei confronti della realtà e l’università dovrebbe fornire gli strumenti adeguati a tutti e tutte per farlo, senza lasciare nessuno indietro. 

 

 

Ylenia Covalea

Riapre oggi, mercoledì 4 novembre, un’altra aula studio Edisu. Si tratta dell’aula studio di Via Buonarroti che si aggiunge alla Ormea, Principe Amedeo e Olimpia.

La capienza della sala è attualmente di 184 posti studio.

Questi gli orari di apertura:

  • dalle 08.30 alle 20.00
  • tutti i giorni compresi sabato, domenica e festivi
  • l’accesso avviene esclusivamente previa prenotazione del posto/studio (numerato) da remoto per frazioni di tempo non inferiori all’ora.

Per prenotare occorre inviare una email all’indirizzo di posta elettronica: salastudio.michelangelo@edisu-piemonte.it

Qui trovate tutti i dettagli e le informazioni

 

Dpcm e università: la difficile situazione delle università italiane

 

Abbiamo già visto come la pandemia non sia riuscita a frenare l’alto numero di immatricolazioni all’università, gli atenei si sono quindi adoperati ad accogliere studenti e studentesse in sicurezza: lezioni in presenza, didattica a distanza e ingressi contingentati. Per contrastare la diffusione del contagio, le autorità regionali, locali o sanitarie, potranno valutare le situazioni particolarmente rischiose e per questo adottare forme differenti per continuare a garantire la sicurezza nello svolgimento dell’attività didattica per corpo docente, personale A.T.A. e studenti.

 

 

Ci dobbiamo quindi aspettare forme differenti di didattica in base all’andamento del quadro epidemiologico e alle esigenze formative. L’Accademia Albertina di Torino, per esempio, ha predisposto alcune lezioni in presenza che necessitano di uno scambio tra docenti e studenti. Proprio per le AFAM e le università si è fatta particolare attenzione riguardo ad allievi e allieve con disabilità, che potranno svolgere, se la situazione lo dovesse richiedere, le attività formative anche da casa. Il Nuovo Dpcm chiarisce anche lo svolgimento di tirocini delle professioni sanitarie e dei corsi di formazione specialistica, essi potranno proseguire, dove necessario, in modalità non in presenza.

C’è anche da contare la difficile organizzazione del trasporto pubblico verso scuole e università, come già evidenziato dall’Indagine nazionale sulla mobilità casa-università al tempo del Covid-19 realizzata dalla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, il trasporto sarà il settore che più pagherà le conseguenze di questa pandemia, gli studenti e le studentesse che si recheranno a lezione preferiranno forme alternative di spostamento: l’automobile, il monopattino o la bici.

 

 

La situazione è in continuo capovolgimento, non ci resta che attendere le risposte delle università, specie in materia di tirocini e laboratori che necessitano di essere svolti in presenza, dove spesso nelle aule non è possibile mantenere una stanza adeguata per evitare il contagio. Ancora una volte le università devono far fronte ad una situazione difficile e precaria, generata da anni di continui tagli ad infrastrutture e fondi dedicati alla formazione. 

Ylenia Covalea

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✨ È uscita la nuova guida del CIRSDe alla prospettiva di genere nei programmi dell’Università degli Studi di Torino. È uno strumento interessante e necessario che ogni studente e studentessa dell’ Università degli Studi di Torino può consultare per avvicinarsi e approfondire lo studio delle tematiche di genere. Offre indicazioni rispetto ai corsi attivi all’interno dei Dipartimenti di Torino che hanno adottato una prospettiva di genere.
🏳️‍🌈 Le cattedre di Gender Studies nelle università italiane sono pochissime, vi rimandiamo quindi al sito del CIRSDe per saperne di più rispetto a dottorati, master o corsi di perfezionamento in quest’ambito. Negli ultimi anni in Italia è nata l’esigenza di affrontare anche le questioni legate alla comunità LGBTQ+, oltre che a quelle che riguardato le differenze tra uomo e donna. Noi ci auguriamo che la guida del prossimo anno possa essere ancora più nutrita e piena di corsi che facciano riferimento ai Gender Studies, rendendo così il mondo accademico torinese più inclusivo.
Qui trovate l’elenco dei dei corsi che hanno adottato una prospettiva di genere.
TAL.E – Talenti per l’elettronica è un percorso gratuito di orientamento, formazione e placement per i giovani talenti dell’elettronica, elettrotecnica e informatica.
👉 Hai tra i 18 e i 28 anni?
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Allora potresti essere tu uno dei 100 giovani talenti!
• Ingresso nel mondo del lavoro
• Seminari
• Campus residenziale di 60 ore
• 15 profili parteciperanno ai tirocini formativi

 

Il Politecnico si muove verso la conoscenza e l’analisi dei cambiamenti climatici che stanno affliggendo il nostro pianeta inaugurano il MovingLab.

 

MovingLab è il nuovo laboratorio mobile allestito nell’ambito del progetto cambiamenti_climatici@polito del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI). Il laboratorio ha già girato l’Italia percorrendo oltre 3.000 km, dal Gran Sasso alla Puglia. È attrezzato con pannelli fotovoltaici per garantire una sufficiente autonomia nelle attività di analisi dei dati raccolti anche durante lunghe trasferte in ambienti remoti.

 

Perché è importate agire concretamente e occuparsi dei cambiamenti climatici, oggi più che mai?

 

È necessario limitare il riscaldamento globale a quota 1,5°C azzerando così le emissioni di CO2. Entro il 2050 le emissioni di gas serra, di natura antropica e naturale, dovranno essere ridotte della metà rispetto al 1990, per arrivare alla “neutralità carbonica” intorno alla fine del 2000. L’Unione Europea ha perciò adottato normative volte ad incentivare l’uso di energie rinnovabili come quella eolica, solare, idroelettrica e da biomassa.

 

 

Qual è lo scenario che si andrà man mano a creare se i livelli di emissioni non diminuiranno? 

 

Il livello del mare si innalzerà, le ondate di calore saranno sempre più frequenti, così come le delle alluvioni e l’aumento di tempeste e uragani, anche in quelle parti del mondo che prima non erano soggette a questi cataclismi.

Il riscaldamento globale va fermato, altrimenti avrà effetti catastrofici. L’impatto sarà devastante su milioni di persone e specie animali, in ogni area del mondo. Ogni singolo comportamento è importante, ognun* di noi può e deve agire in modo consapevole. Basti pensare all’inquinamento prodotto dagli allevamenti intensivi di bovini volti a nutrire l’essere umano: ogni animale rilascia nell’atmosfera gas serra equivalenti a due tonnellate di CO2 l’anno; è la principale causa del riscaldamento globale, i bovini al mondo sono più di un miliardo. 

Bisogna agire concretamente perché di pianeta ne abbiamo uno solo e occorre salvaguardarlo finché ci è ancora concesso. 

Ylenia Covalea

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In provincia di Brindisi sta venendo alla luce un vero e proprio patrimonio artistico e archeologico.
UnderwaterMuse “Immersive Underwater Museum Experience for a wider inclusion” è un progetto internazionale particolare, infatti ha l’intento di rendere accessibile il patrimonio sommerso della Baia di Camerini, in Puglia, con l’utilizzo di metodi innovativi.
Le università che partecipano al progetto, l’ Università del Salento, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Foggia e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, lavorano sinergicamente alla valorizzazione di un parco archeologico sommerso con l’aiuto della realtà virtuale. In particolare il Politecnico si è occupato del rilievo metrico 3D della Baia dei Camerini con l’utilizzo di droni, laser, operatori subacquei e un ROV sottomarino.

 

Come stanno reagendo le università del torinese al rientro sui banchi degli studenti e delle studentesse?

 

È da poco cominciato il nuovo anno accademico 2020/2021 e le università italiane si sono preparate al ritorno in sicurezza di studenti e studentesse. 

Tra incertezze, didattica online e in presenza, ogni ateneo si è mosso in autonomia, ma come hanno reagito le università del torinese al rientro sui banchi durante l’emergenza Covid? 

 

Vista la situazione incerta, le iscrizioni all’università sono state minori?

No. La situazione d’emergenza dovuta al Covid non ha fermato le immatricolazioni, è il caso del Corso di Laurea in Architettura del Politecnico di Torino: conta un + 15 % (mole24.it) di immatricolazioni.

 

Come si stanno organizzando gli atenei torinesi?

All’Università di Torino e al Politecnico le aule hanno capienza ridotta per rispettare le distanze, basta prenotare con anticipo il posto in aula. La Career Week annuale del Politecnico, solo per quest’anno, diventa Digital: webinar, incontri e offerte di lavoro per studenti e studentesse direttamente dal computer di casa. 

La modalità prediletta per la didattica è comunque quella mista: lezioni in presenza e online. Al Politecnico, in questi mesi di lockdown e graduali riaperture, i corsi erogati da remoto sono stati più di 800, con quasi 30 mila studenti e studentesse a seguirli, gli esami svolti sono stati più di 4 mila e più di mille le discussioni di Laurea sostenute (coronavirus.polito.it).

 

 

L’Accademia Albertina di Belle Arti e il Conservatorio Giuseppe Verdi hanno valutato la modalità mista: in presenza per i corsi laboratoriali con gruppi ristretti di student* e le lezioni teoriche, invece, erogate online. Questo lo scenario delle AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) che ha visto negli ultimi anni un continuo e costante taglio dei fondi per la didattica e l’implementazione delle strutture dedicate.

Questa pandemia ha svelato un vaso di Pandora, evidenziando così un forte divario digitale: il continuo ridimensionamento di fondi economici dedicati all’istruzione ha creato differenze disarmanti: da un lato la tecnologia ha permesso a milioni di student* in tutta Italia di non abbandonare gli studi, ma altr* si sono stati tagliati fuori per mancanza di apparecchiature adeguate allo svolgimento delle attività online. 

 

Trasporto pubblico: come si raggiungerà l’università? Una scelta ecologica necessaria.

Secondo l’Indagine nazionale sulla mobilità casa-università al tempo del Covid-19 realizzata dalla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, il trasporto pubblico sarà il settore che più pagherà le conseguenze di questa pandemia, si preferirà quindi l’automobile, lo spostamento a piedi, il monopattino o la bici. Studenti e studentesse preferiranno quindi altre soluzioni all’utilizzo di mezzi pubblici, spesso gremiti di passegger*, dove il distanziamento sociale è difficile, se non impossibile.

 

Ylenia Covalea

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Riapre oggi, martedì 6 ottobre 2020, un’altra importante aula studio: si tratta dell’Olimpia di Lungo Dora Siena.

Nella 📍 nuova sala Olimpia, ➡️ nelle vicinanze del Campus Einaudi, puoi preparare i tuoi esami e usufruire della 🖥 connessione WI FI.
⏰ Le fasce orarie di apertura sono le seguenti:
8.30 – 12.30/14.30 – 19.30 dal lunedì al venerdì.
🍕 E se vuoi fare una pausa dallo studio, nel bar vicino puoi degustare sfiziosi snacks, aperitivi e un buon caffè!
😷Ti ricordiamo di indossare mascherina su naso e bocca e igienizzare le mani all’ingresso e all’uscita ↘️ leggi le disposizioni complete qui: https://bit.ly/2SveJ7Y
👇L’aula studio si trova in
Lungodora Siena 102/A
Ingresso dal Bar Olimpia
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