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Artissima 2018

Inaugura “Artissima Experimental Academy”, un nuovo progetto educativo sviluppato in collaborazione con COMBO, concept di ospitalità innovativa che inaugurerà a Torino, Milano, Bologna e Venezia nel 2019. Artissima Experimental Academy vivrà oltre i 4 giorni della manifestazione, presentando, nel corso dell’anno, una serie di incontri e appuntamenti per professionisti del settore artistico.

Il primo appuntamento di “Artissima Experimental Academy”si concretizza in fiera dal 1 al 4 novembre 2018 con il progetto DAF Struttura.

DAF Struttura è una scuola libera e sperimentale, un ambiente immersivo di luci e suoni concepito e costruito da Jan St. Werner, compositore e co-fondatore, nel 1993, del gruppo di musica elettronica Mouse On Mars, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Norimberga dove è professore di Interactive Media/ Dynamic Acoustic Research.

Curato da Zasha Colah, DAF Struttura funzionerà come un palco, una performance sonora, uno spazio di lavoro, un luogo adatto alle speculazioni intellettuali, un archivio, una stazione radio e una galleria, e accoglierà speaker internazionali, ricercatori, artisti ma soprattutto 25 studenti.

Questa scuola-struttura itinerante, modulare e sperimentale fatta di cartone ondulato, viaggerà su strada fino a Torino, e sarà ricostruita ad Artissima dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Norimberga. Affiancheranno Jan St.Werner due docenti ospiti, Yael Solomonowitz e Marc Matter, a cui si aggiungeranno alcune installazioni robotiche e di luci realizzate da Moritz Simon Geist e Matthias Singer.

Il collettivo di docenti e artisti esplorerà metodi di produzione idiosincratici, esaminerà i principi base dell’acusmatica e della ricerca sperimentale e inventerà nuove strategie per la presentazione e la percezione del suono.

Jan St. Werner è un artista e compositore di musica elettronica con sede a Berlino. Meglio conosciuto come parte del duo elettronico dei Mouse on Mars, Werner, ha intrapreso negli anni anche una carriera solista, pubblicando tra gli altri Lithops, Noisemashinetapes e Neuter River. Nel 2013, St. Werner ha pubblicato Blaze Color Burn, la prima di una serie di registrazioni sperimentali con Fiepblatter e la Thrill Jockey Records, a Chicago. Ha collaborato con orchestre e gruppi come la Chicago Symphony Orchestra, la Musikfabrik Köln, il Solistenensemble Kaleidoskop e l’Ensemble neoN dalla Norvegia. Durante gli anni 2000, è stato direttore artistico dell’Istituto di musica elettronica di Amsterdam (STEIM). Werner è stato docente ospite presso il dipartimento ACT di Arts Culture and Technology del Massachusetts Institute of Technology MIT. Attualmente è professore di Interactive Media/ Dynamic Acoustic Research presso l’Accademia di Belle Arti di Norimberga e ha diretto un nuovo campo di studi sul futuro della produzione discografica per la New York University di Berlino.


OPEN CALL

Se vuoi partecipare alla selezione dei 25 studenti che potranno far parte di questo progetto invia a daf.struttura@artissima.it un testo, preferibilmente in lingua inglese, che risponda ai seguenti punti:

  1. Una presentazione di te stesso e del percorso educativo che hai intrapreso (in quattro frasi)
  2. Le motivazioni per le quali desideri far parte del progetto DAF Struttura.
  3. Il significato del concetto di suono per te.
  4. Come può, secondo il tuo parere, l’immaginazione individuale essere condivisa e diventare una realtà collettiva? Qual è il tuo approccio alla collaborazione?

Le candidature alla scuola temporanea sperimentale DAF Struttura sono aperte a partecipanti provenienti da qualsiasi paese e da qualsiasi campo di studi e specializzazione che abbiano compiuto 18 anni.

Le lezioni si svolgeranno in lingua inglese.

Il termine per l’invio è il 5 ottobre 2018.

Info logistiche: grazie alla collaborazione con COMBO, gli studenti godranno di un’accomodation gratuita d’eccezione negli spazi della fiera. Ulteriori spese, quali viaggi, spostamenti e vitto non verranno rimborsate e saranno a carico degli studenti stessi.

 

 

Fabriano è stata nominata Città Creativa UNESCO e nel 2019 ospiterà il tredicesimo Annual Meeting del Network Città Creative, rete che lega insieme Bologna, Pesaro, Roma, Carrara, Milano, Torino, Parma e Alba. Il progetto, promosso da UNESCO, ha il fine di creare connessioni e interscambio tra città che hanno reso la creatività culturale un elemento fondante del proprio sviluppo economico.

Il Network agisce su sette diverse aree culturali: Artigianato e Arti e Tradizioni popolari, Cinema, Design, Gastronomia, Letteratura, Media Arts e Musica. Proprio su questi temi, le città potranno confrontarsi, condividire le proprie esperienze e valorizzare i propri prodotti culturali incrementandone le diffusione sui mercati nazionali ed internazionali.

In previsione dell’ Annual Meeting UNESCO Creative Cities del 2019, la Fondazione Aristide Merloni, in collaborazione con il Comune di Fabriano, ha istituito un bando di concorso di idee per la progettazione di un logotipo (la colori, tecnica libera) da utilizzare quale logo ufficiale dell’evento.

Il logotipo sarà riportato nella comunicazione, segnaletica, produzione editoriale, sito web e ogni altro materiale e supporto riferito all’evento sopra citato. Al logotipo si chiede di affiancare un payoff che esprima le intenzioni comunicative proposte nello stesso.

È possibile inviare il proprio progetto fino al 6 aprile 2018.

Il regolamento e le informazioni aggiuntive sono disponibili sul sito dell’evento, nella pagina dedicata ai dettagli del bando.

Immagine campagna Museo Egizio di Torino

Fuggire al cliché di San Valentino non è facile. Ci sono i festeggiamenti tradizionali, da cartolina: quelli a lume di candela, con rose, cioccolato e baci studiati. Ad ogni festa degli innamorati, l’interrogativo rimane: come sorprendere ancora i nostri amati o le nostre amate?

I musei torinesi offrono la possibilità di un San Valentino alternativo, con sconti e offerte pensate per le coppie.

 

Museo Egizio: Basta essere in 2

Il Museo Egizio, ad esempio, ha lanciato la promozione Basta essere in 2: tutti coloro che si presenteranno in coppia avranno la possibilità di visitare il museo con un solo biglietto. La promozione è valida solo sul biglietto a tariffa intera.

 

Fondazione Torino Musei, festeggia San Valentino con l’arte!

Anche la Fondazione Torino Musei offre la possibilità di dividere in due il costo di accesso. Nella giornata di oggi, mercoledì 14 febbraio, tutte le coppie che si recheranno alla GAM, a Palazzo Madama e al MAO potranno entrare in museo pagando un solo biglietto anziché due.

 

“Speciale San Valentino” al Museo Nazionale del Cinema

Il Museo Nazionale del Cinema festeggia il giorno degli innamorati nella romantica cornice della Mole, anche qui un 2×1 vantaggioso: tutti i visitatori che si presenteranno in coppia pagheranno un solo biglietto d’ingresso. Anche acquistando online, un solo biglietto varrà per due.

Alle ore 18, inoltre, è in programma la visita guidata I LOVE CINEMA, un percorso dedicato all’amore raccontato e vissuto dai grandi protagonisti della settima arte, personaggi narrati attraverso aneddoti, foto e sequenze indimenticabili. Costi: € 6,00 + Ingresso ridotto; Durata: 1 ora e 30′. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo prenotazioni@museocinema.it – Info: 011- 8138564/65.

 

 

Chiudono il 28 febbraio le iscrizioni a N.I.C.E. – New Independent Curatorial Experience, il corso dedicato agli aspiranti curatori di mostre di arte contemporanea. N.I.C.E è un’esperienza immersiva nel settore delle pratiche curatoriali ed allestive, un percorso concreto, finalizzato alla realizzazione di una vera e propria mostra, completa di catalogo, all’interno di Paratissima 2018, manifestazione off della fiera torinese Artissima.

L’offerta didattica propone ai giovani curatori lezioni teoriche e applicazioni pratiche. L’impostazione è orientata al lavoro sul campo, al learning by doing e alla capacità di collaborazione. Partendo dall’ideazione e costruzione del progetto curatoriale, si affronteranno argomenti di fondamentale importanza come fundraising, comunicazione e allestimento delle mostre.

L’obiettivo, attraverso la condivisione di competenze ed esperienze,” si legge nella pagina web dedicataè quello di offrire ai giovani aspiranti curatori gli strumenti per potersi costruire una professionalità autonoma, capace di operare anche attraverso canali alternativi“.

Al termine della parte teorica del corso, chi si sarà contraddistinto nelle tre doti avrà la possibilità di entrare nello staff di Paratissima come assistente alla Direzione Artistica dell’evento, da settembre a metà novembre, a fronte di un rimborso spese di 1500 euro (consulta il bando per ulteriori dettagli).

Il corso per curatori d’Arte Contemporanea si terrà a Torino e prevede 3 settimane di lezione (1 settimana al mese a marzo, aprile e maggio) e degli incontri intensivi nei mesi di luglio, settembre e ottobre, per un totale di 132 ore.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’organizzazione all’indirizzo: nice.paratissima@gmail.com

o al numero di telefono: +39 3479941125

Torino non è solo Piazza Vittorio, via Po e Piazza Castello. Non è solo Museo Egizio e Museo del Cinema. Nelle periferie della città esistono dei luoghi d’arte, dei piccoli centri fuori dal centro. Insieme raccontano storie poco ascoltate e poco narrate, al di fuori dai circuiti di visita tradizionale. Se sei uno studente torinese, o un fuori sede, ma sei affamato d’arte e cultura, questa guida fa per te.

 

1. B.ART

Barriera di Milano è il quartiere di Torino Nord che abbraccia Regio Parco e Aurora, arriva alle sponde del fiume Stura e, se non ci sei mai stato, è quel luogo mitico da cui parte il 18. Barriera di Milano nasconde dei tesori nel suo arredo urbano: sono i murales realizzati da Millo, artista pugliese vincitore del bando B.ART – Arte in Barriera, progetto internazionale di arte pubblica finalizzato ad aumentare la qualità urbana e l’attrattività ambientale attraverso la realizzazione di interventi artistici diffusi.

“Habitat”, ideato da Millo, è l’opera d’arte diffusa su tredici facciate del quartiere. “Tredici immagini in bianco e nero, di forte impatto, legate da un unico filo conduttore basato sul rapporto tra l’uomo e il tessuto urbano: in ciascuna delle opere un personaggio perennemente fuori scala rispetto al contesto in cui si trova, compie azioni diverse interagendo con palazzi, oggetti, animali e persone”.

L’associazione B.ART organizza tour guidati alla scoperta di questi grandi affreschi urbani e delle altre opere disseminate sul territorio. Per prenotarsi, o chiedere informazioni, è necessario scrivere a all’indirizzo info@arteinbarriera.com. Sul sito è possibile inoltre scaricare la mappa con l’indicazione delle opere.

2. FONDAZIONE 107

La traversata sarà lunga, ma non disperare: giungere alla Fondazione 107 è una degna ricompensa. La fondazione, in via Sansovino 234, è ai margini di Torino, questa volta lungo i confini Nord Ovest.  Qui, a Borgo Vittoria, si è acceso un faro di cultura, nato dall’opera di riqualificazione di un ex capannone industriale risalente agli anni Cinquanta del Novecento. L’intento della fondazione è quello di “portare alla periferia un po’ di quella vitalità culturale che sembra oggi caratteristica esclusiva del centro cittadino”.

Al momento non vi sono esposizioni, visita la pagina facebook per ricevere aggiornamenti sulle nuove mostre in programma.

3. FRANCO NOERO

Al confine tra Barriera e Aurora c’è Franco Noero, una grande galleria-officina dalle ampie sale bianche. La troverai all’incrocio tra corso Novara e corso Bologna, in una piccola via, Mottalciata, al numero 10/B.  Nata nel 1999, la galleria si è affermata rapidamente come una delle realtà più interessanti e innovative della scena artistica torinese. Ti sorprenderà scoprire un luogo del genere  in mezzo ad alti palazzoni e tozzi magazzini. Eppure proprio in questo luogo pulsa un piccolo cuore d’arte,  ricco di nuove proposte ed esposizioni, volto alla sperimentazione e all’internazionalità.

Sono attualmente esposte le mostre “When Time Lost Its Patience”, personale dell’artista messicano Mario García Torres, e “Shade” del canadese Andrew Dadson. L’entrata è gratuita.

4. MEF

MEF è l’acronimo di Museo Ettore Fico. Siamo in Aurora, precisamente in via Cigna 114, nella Spina 4, una zona cittadina al centro di numerose opere di riqualificazione. Lo stesso immobile che ospita il Museo Ettore Fico è parte di un ex complesso industriale che ha subìto negli anni significative trasformazioni. Qui si sta facendo strada una nuova Torino, in un panorama suburbano e quasi metafisico. Molte sono le realtà culturali che hanno sede in questa zona:  la galleria Gagliardi e Domke a due passi dal MEF; The Others, fiera d’arte contemporanea che ha i suoi uffici nei Docks Dora; l’associazione culturale  Superbudda e ancora i festival di musica TOdays e Varvara che hanno animato il Parco Aurelio Peccei e i locali dell’Ex Incet.

Il museo ospita attualmente la mostra Tarocchi, dal Rinascimento a oggi, visitabile fino al 14 gennaio 2018. Il biglietto è ridotto a 5 €  per i giovani fino ai 26 anni, entrata gratuita con la Tessera Musei che è acquistabile presso il museo stesso.

5. MAU

Il Museo di Arte Urbana è un museo diffuso negli spazi urbani del quartiere Campidoglio di Torino, precisamente nel Borgo Vecchio, un piccolo paese nella metropoli, con le sue case basse, i verdi cortili interni, le vie strette, le attività artigianali e sociali.  Qui nasce un’idea semplice che conquista tutti: riqualificare il quartiere attraverso l’arte. Arrivano così le prime opere, prima sulle pareti di case private,  poi su quelle dei negozi, infine sulle panchine e su grandi facciate murali.

Sul sito è possibile scaricare la mappa con l’ubicazione delle opere. Basta un passeggiata nelle vie del borgo per scoprire tutta l’arte urbana che decora questo Campidoglio torinese.

6. PAV

Alla fine di San Salvario e all’inizio del Lingotto, in via Giordano Bruno 31, c’è il Parco d’Arte Vivente. Si tratta di uno spazio sperimentale dedicato all’arte contemporanea, immerso in un’area verde in continua evoluzione, con installazioni ambientali e altri interventi  paesaggistici. Anche qui, l’arte nasce dalla riqualificazione: il Pav  occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq, in un quartiere, quello del Lingotto, che a partire dai primi del Novecento, ha ospitato gli stabilimenti produttivi della FIAT, diventando luogo simbolo dell’industria torinese. Lingotto Fiere è oggi la sede di numerosi festival e fiere di fama internazionale, da Artissima a Operae, da ClubtoClub al Salone del Libro.

È attualmente in mostra “Prima che le piante avessero un nome”, personale di Uriel Orlow.  L’esposizione è visitabile fino a marzo 2018. Il biglietto presenta riduzione a 3 €  per i giovani fino ai 25 anni.

7. FONDAZIONE MERZ

Questo percorso dedicato all’arte periferica ha unito tra loro luoghi diversi e al contempo simili. Una caratteristica rimane sottesa a tutti: la riqualificazione di spazi provenienti da storie ed epoche diverse, spesso legate alla vocazione industriale di Torino. Anche la Fondazione Merz, nata nel 2005 come centro d’arte contemporanea, nasce da un cuore industriale della città: il Rione Lancia, in Borgo San Paolo. L’edificio che ospita la Fondazione è un’ ex centrale termica Officine Lancia. Mario e Marisa Merz sono naturalmente gli artisti di riferimento, ma non solo: negli spazi della Fondazione si alternano artisti internazionali affermati e artisti di nuova generazione.

Attualmente è esposta El Palacio de las Tres Historias, mostra personale dell’artista cubano Carlos Garaicoa. Visitabile fino al 4 febbraio 2018.  Il biglietto ridotto è di 3,50 € (fino ai 26 anni).