Torino non è solo Piazza Vittorio, via Po e Piazza Castello. Non è solo Museo Egizio e Museo del Cinema. Nelle periferie della città esistono dei luoghi d’arte, dei piccoli centri fuori dal centro. Insieme raccontano storie poco ascoltate e poco narrate, al di fuori dai circuiti di visita tradizionale. Se sei uno studente torinese, o un fuori sede, ma sei affamato d’arte e cultura, questa guida fa per te.

 

1. B.ART

Barriera di Milano è il quartiere di Torino Nord che abbraccia Regio Parco e Aurora, arriva alle sponde del fiume Stura e, se non ci sei mai stato, è quel luogo mitico da cui parte il 18. Barriera di Milano nasconde dei tesori nel suo arredo urbano: sono i murales realizzati da Millo, artista pugliese vincitore del bando B.ART – Arte in Barriera, progetto internazionale di arte pubblica finalizzato ad aumentare la qualità urbana e l’attrattività ambientale attraverso la realizzazione di interventi artistici diffusi.

“Habitat”, ideato da Millo, è l’opera d’arte diffusa su tredici facciate del quartiere. “Tredici immagini in bianco e nero, di forte impatto, legate da un unico filo conduttore basato sul rapporto tra l’uomo e il tessuto urbano: in ciascuna delle opere un personaggio perennemente fuori scala rispetto al contesto in cui si trova, compie azioni diverse interagendo con palazzi, oggetti, animali e persone”.

L’associazione B.ART organizza tour guidati alla scoperta di questi grandi affreschi urbani e delle altre opere disseminate sul territorio. Per prenotarsi, o chiedere informazioni, è necessario scrivere a all’indirizzo info@arteinbarriera.com. Sul sito è possibile inoltre scaricare la mappa con l’indicazione delle opere.

2. FONDAZIONE 107

La traversata sarà lunga, ma non disperare: giungere alla Fondazione 107 è una degna ricompensa. La fondazione, in via Sansovino 234, è ai margini di Torino, questa volta lungo i confini Nord Ovest.  Qui, a Borgo Vittoria, si è acceso un faro di cultura, nato dall’opera di riqualificazione di un ex capannone industriale risalente agli anni Cinquanta del Novecento. L’intento della fondazione è quello di “portare alla periferia un po’ di quella vitalità culturale che sembra oggi caratteristica esclusiva del centro cittadino”.

Al momento non vi sono esposizioni, visita la pagina facebook per ricevere aggiornamenti sulle nuove mostre in programma.

3. FRANCO NOERO

Al confine tra Barriera e Aurora c’è Franco Noero, una grande galleria-officina dalle ampie sale bianche. La troverai all’incrocio tra corso Novara e corso Bologna, in una piccola via, Mottalciata, al numero 10/B.  Nata nel 1999, la galleria si è affermata rapidamente come una delle realtà più interessanti e innovative della scena artistica torinese. Ti sorprenderà scoprire un luogo del genere  in mezzo ad alti palazzoni e tozzi magazzini. Eppure proprio in questo luogo pulsa un piccolo cuore d’arte,  ricco di nuove proposte ed esposizioni, volto alla sperimentazione e all’internazionalità.

Sono attualmente esposte le mostre “When Time Lost Its Patience”, personale dell’artista messicano Mario García Torres, e “Shade” del canadese Andrew Dadson. L’entrata è gratuita.

4. MEF

MEF è l’acronimo di Museo Ettore Fico. Siamo in Aurora, precisamente in via Cigna 114, nella Spina 4, una zona cittadina al centro di numerose opere di riqualificazione. Lo stesso immobile che ospita il Museo Ettore Fico è parte di un ex complesso industriale che ha subìto negli anni significative trasformazioni. Qui si sta facendo strada una nuova Torino, in un panorama suburbano e quasi metafisico. Molte sono le realtà culturali che hanno sede in questa zona:  la galleria Gagliardi e Domke a due passi dal MEF; The Others, fiera d’arte contemporanea che ha i suoi uffici nei Docks Dora; l’associazione culturale  Superbudda e ancora i festival di musica TOdays e Varvara che hanno animato il Parco Aurelio Peccei e i locali dell’Ex Incet.

Il museo ospita attualmente la mostra Tarocchi, dal Rinascimento a oggi, visitabile fino al 14 gennaio 2018. Il biglietto è ridotto a 5 €  per i giovani fino ai 26 anni, entrata gratuita con la Tessera Musei che è acquistabile presso il museo stesso.

5. MAU

Il Museo di Arte Urbana è un museo diffuso negli spazi urbani del quartiere Campidoglio di Torino, precisamente nel Borgo Vecchio, un piccolo paese nella metropoli, con le sue case basse, i verdi cortili interni, le vie strette, le attività artigianali e sociali.  Qui nasce un’idea semplice che conquista tutti: riqualificare il quartiere attraverso l’arte. Arrivano così le prime opere, prima sulle pareti di case private,  poi su quelle dei negozi, infine sulle panchine e su grandi facciate murali.

Sul sito è possibile scaricare la mappa con l’ubicazione delle opere. Basta un passeggiata nelle vie del borgo per scoprire tutta l’arte urbana che decora questo Campidoglio torinese.

6. PAV

Alla fine di San Salvario e all’inizio del Lingotto, in via Giordano Bruno 31, c’è il Parco d’Arte Vivente. Si tratta di uno spazio sperimentale dedicato all’arte contemporanea, immerso in un’area verde in continua evoluzione, con installazioni ambientali e altri interventi  paesaggistici. Anche qui, l’arte nasce dalla riqualificazione: il Pav  occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq, in un quartiere, quello del Lingotto, che a partire dai primi del Novecento, ha ospitato gli stabilimenti produttivi della FIAT, diventando luogo simbolo dell’industria torinese. Lingotto Fiere è oggi la sede di numerosi festival e fiere di fama internazionale, da Artissima a Operae, da ClubtoClub al Salone del Libro.

È attualmente in mostra “Prima che le piante avessero un nome”, personale di Uriel Orlow.  L’esposizione è visitabile fino a marzo 2018. Il biglietto presenta riduzione a 3 €  per i giovani fino ai 25 anni.

7. FONDAZIONE MERZ

Questo percorso dedicato all’arte periferica ha unito tra loro luoghi diversi e al contempo simili. Una caratteristica rimane sottesa a tutti: la riqualificazione di spazi provenienti da storie ed epoche diverse, spesso legate alla vocazione industriale di Torino. Anche la Fondazione Merz, nata nel 2005 come centro d’arte contemporanea, nasce da un cuore industriale della città: il Rione Lancia, in Borgo San Paolo. L’edificio che ospita la Fondazione è un’ ex centrale termica Officine Lancia. Mario e Marisa Merz sono naturalmente gli artisti di riferimento, ma non solo: negli spazi della Fondazione si alternano artisti internazionali affermati e artisti di nuova generazione.

Attualmente è esposta El Palacio de las Tres Historias, mostra personale dell’artista cubano Carlos Garaicoa. Visitabile fino al 4 febbraio 2018.  Il biglietto ridotto è di 3,50 € (fino ai 26 anni).