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Fino a lunedì 19 dicembre presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino si svolgono i concerti di Polincontri Classica. Si tratta di concerti di musica da camera, recital solistici e molto altro.

 

Condizioni di accesso

  • giovani fino a 28 anni e dipendenti del Politecnico: ingresso libero
  • altri: ingresso euro 10,00
    biglietti in distribuzione nell’atrio dell’Aula Magna un’ora prima dell’inizio di ogni concerto
  • ingresso libero e gratuito per gli eventi del 29 ottobre (consigliata la prenotazione) e del 16 novembre
  • In alternativa all’acquisto dei singoli biglietti, è possibile sottoscrivere un abbonamento:
    – Soci Frequentatori € 100 (€ 85 per chi aveva sottoscritto il mini-abbonamento primavera 2022).
    – Soci Sostenitori € 120

Venerdì 30 settembre e sabato 1° ottobre torna a Torino – e contemporaneamente in tutta Europa – la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, l’evento diventato ormai un appuntamento fisso per chiunque voglia conoscere i traguardi e le sfide della ricerca e i segreti di chi la fa per mestiere.

L’inaugurazione della manifestazione – con una dedica speciale a Piero Angela e un omaggio del Conservatorio di Torino – si terrà venerdì 30 settembre alle 17:30 nel cortile del Rettorato (Via Verdi, 8), alla presenza di Stefano Geuna e Guido Saracco, Rettori di Università di Torino e Politecnico, e di Giulia Carluccio, Prorettrice UniTo e Presidente APEnet (Rete degli Atenei e degli Enti di Ricerca per il Public Engagement).

L’edizione 2022 della Notte torinese, per la prima volta, è targata  UNIGHT – United citizens for research, il progetto che vede oltre 1500 ricercatori e ricercatrici di UniversitàPolitecnico e degli Enti di ricerca piemontesi gemellati con colleghe e colleghi di 5 università europee. Grazie al coinvolgimento dell’alleanza UNITA – Universitas Montium, una linea immaginaria unirà la Serra de Estrela (Università da Beira InteriorPortogallo), i Pirenei (Università di SaragozzaSpagna e Università di Pau e dei Paesi dell’AdourFrancia), le Alpi (Università Savoie-Mont BlancFrancia) e i monti del Banato (Università di Vest Din TimisoaraRomania). Il progetto – che si è aggiudicato il punteggio massimo nel bando Horizon e sarà finanziato per 2 anni – ha per capofila l’Università di Torino, che vanta molti anni di esperienza nella realizzazione di iniziative volte al dialogo tra ricerca e società ed è tra i soci fondatori di APEnet, la Rete italiana degli Atenei e degli Enti di Ricerca per il Public Engagement.

Coordinatori scientifici di questa edizione sono due docenti UniTo: Elisa Corino, linguista del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne e Gianpiero Vigani, fisiologo vegetale del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi.

Con oltre 200 attività tra caffè scientifici, mostre e musei aperti, presentazione di prototipi, esperimenti, spettacoli e giochi per tutte le età, UNIGHT offrirà alla cittadinanza un’esperienza immersiva nel mondo della ricerca e un’occasione per partecipare attivamente alle sfide sociali più rilevanti del presente e del futuro. A unire le attività, le questioni cruciali dell’agenda dell’Unione Europea: Adattamento al cambiamento climatico; Ricerca per la salute; Suolo e cibo sano; Città intelligenti e neutralità climatica; Salute di oceani, mari, acque costiere e continentali; Eredità culturale.

“Mai come quest’anno, attraverso il coinvolgimento dell’Alleanza UNITA, daremo vita a una Notte davvero Europea, che unirà gli Atenei di 4 Paesi coniugando la dimensione internazionale con quella locale, grazie alla partecipazione di nuove città anche in aree montane e rurali, di solito meno coinvolte in questo tipo di iniziative” dichiara il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna“Siamo particolarmente orgogliosi di dedicare questa edizione a Piero Angela, nostro laureato Honoris causa, che con la sua storia professionale ha dimostrato che scienza e ricerca possono diventare un patrimonio collettivo, se sapremo accogliere il suo insegnamento: riuscire a essere ‘dalla parte degli scienziati per i contenuti, dalla parte del pubblico per il linguaggio’.”

“L’Europa sta puntando moltissimo sulla formazione di terzo livello come volano per la ricerca scientifica e il progresso della società” aggiunge il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco“L’appuntamento, ormai tradizionale, con La Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici sarà l’occasione per guardare da vicino le opportunità che questo settore può offrire ai giovani e conoscere da vicino i nostri progetti e i laboratori, sempre più nel segno della collaborazione tra le università europee”.

Cuore pulsante della manifestazione, il centro di Torino, con il Palazzo del Rettorato dell’Università (via Verdi, 8), il cortile di Palazzo Badini-Confalonieri (via Verdi, 10), Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio, 20) e i nuovi spazi del Complesso Aldo Moro (via Verdi/via Sant’Ottavio). Inoltre, anche quest’anno aprono le porte al pubblico l’Orto Botanico, il Castello del Valentino, il Palazzo degli Istituti Anatomici con i Musei Universitari, il Centro di Biotecnologie Molecolari e per la prima volta il Polo Universitario San Luigi Gonzaga (Orbassano).

Molti gli enti di ricerca e culturali del territorio che propongono le loro attività: il Circolo del Design, il Collegio Carlo Alberto, il Consiglio Nazionale delle Ricerche con l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante e l’Istituto di Ricerca sulla Crescita economica sostenibile, l’INAF – Istituto Nazionale di AstrofisicaInfini.to – Planetario di Torino, il Museo dell’Astronomia e dello Spazio, l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’INRiM – Istituto di Ricerca Metrologica, l’IRCCS – Istituto Candiolo Centro Oncologico d’Eccellenza, l’Istituto Agrario di Lombriasco, l’Istituto Zooprofilattico di Torino, la Mediateca RAI “Dino Villani”, il Museo della Chimica MU-CH, il Museo della Sindone, il Museo Egizio, il MUFANT – MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza di Torino, il NICO – Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, il Progetto weTree, l’Associazione Club Silencio, la Fondazione Torino Musei – Palazzo Madama, l’Associazione Torino Urban Lab e il Xké? Il laboratorio della curiosità.

Oltre al ricco programma torinese, nelle stesse giornate tante attività animano le città di CuneoSaluzzo e Ostana.

Come ogni edizione, anche quest’anno la Notte sarà un’occasione per sperimentare nuovi formati di comunicazione e coinvolgimento del pubblico.

Venerdì 30 settembre, dopo l’inaugurazione delle 17:30, il pomeriggio proseguirà con la Maratona della ricerca, durante la quale ricercatrici e ricercatori si susseguiranno sul palco per raccontare i loro progetti mentre sei giovani conduttori d’eccezione li sfideranno a rispondere a domande bizzarre, a sfatare miti o bufale. Star del web under 30, sono noti in rete con il nome di Unfluencers e ognuno di loro divulga sui social una materia diversa: l’arte con @Less is art (Giusy Vena), la filosofia con @Melaidi (Valentina Pano), la linguistica con @Linguisticattiva (Veronica Repetto), la tecnologia e l’attualità con @Nootso (Andrea Nuzzo), la scienza con @Iamkangeon (Marco Teti) e la storia con Giacomo Panozzo.

Tre le escape room in programma, per scoprire le applicazioni della fisica alla medicina, risolvere enigmi plurilingui e provare a salvare il pianeta guidati da una mascotte virtuale. Realtà virtuale e intelligenza artificiale sono protagoniste trasversali sia che si tratti di combattere il cancro, per rendere le città sicure e accessibili o per poter “toccare” la Sindone.

Diversi sono gli incontri dedicati al tema della transizione energetica, per approfondire quali potrebbero essere le soluzioni alla crisi climatica tra utilizzo di fonti rinnovabili, sviluppo di comunità energetiche e il possibile contributo del nucleare al mix energetico.

Non mancano le performance, tra cui quella del Coro Polietnico e il reading alla scoperta dei poeti italiani a cura del Laboratorio di Fonetica Sperimentale “A. Genre” di UniTo.

Infine a 110 anni dalla nascita di una delle narratrici più importanti del secondo dopoguerra, all’Auditorium del Complesso Aldo Moro (ore 21.00) si terrà lo spettacolo “Piacere Elsa Morante” a cura di Tangram Teatro.

 

Tra le numerose attività in programma, segnaliamo le seguenti.

ESCAPE ROOM. SBLOCCA LA RICERCA DELLA FISICA IN MEDICINA

A cura di UniTo – Dipartimento di Fisica

Diagnosi, terapia e ricerca scientifica: cronometro alla mano, occorrerà risolvere enigmi e sbloccare lucchetti per avanzare nella comprensione della fisica applicata alla medicina.

ESCAPE ROOM. PLURILINGUE – DOV’È MIHAELA?

A cura di UniTo – Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne

L’escape room si configura come un gioco in cui i partecipanti, in gruppi, dovranno risolvere una serie di enigmi orientati allo sviluppo di competenze plurilingui nell’ottica dell’INTERCOMPRENSIONE tra lingue romanze.

ESCAPE TO SAVE THE PLANET

A cura di UniTo – Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione

Indossando un visore e guidati da Squiddy, adulti e bambini si immergeranno in un’escape room nella quale sperimenteranno le potenzialità educative della realtà virtuale e affronteranno tematiche importanti imparando attraverso il gioco.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE SPIEGATA SENZA INTELLIGENZA ARTIFICIALE

A cura di UniTo – Dipartimento di Informatica

Cos’è l’Intelligenza Artificiale? Cos’ha a che fare con i dispositivi che ci circondano? Il laboratorio propone attività giocose per bambini e ragazzi che, senza dispositivi, ci permetteranno di rispondere a queste domande.

FRENARE IL CANCRO CON L’ANALISI MATEMATICA

A cura di PoliTo – DISMA – Dipartimento di Scienze Matematiche “G. L. Lagrange”

I modelli matematici permettono di riprodurre la crescita dei nuovi vasi sanguigni nell’intorno delle cellule tumorali. Attraverso la simulazione numerica cercheremo di frenare la crescita del cancro valutando alcuni trattamenti di cura.

LA SINDONE IN 3D

A cura di UniTo – Dipartimento di Informatica

Presentazione delle tecniche di trasformazione dell’immagine della Sindone in rilievo tridimensionale, con lo scopo di poter rendere apprezzabili, dal punto di vista tattile, i dati che costituiscono il contenuto semantico del telo.

QUANTO NUCLEARE C’È NELLE NOSTRE VITE?

A cura di PoliTo – DENERG – Dipartimento Energia

Come può il nucleare contribuire al mix energetico? Ma è sicuro? E le radiazioni? E le scorie? A queste e altre domande potrete dare una risposta alternando spiegazioni, quiz e altre attività, lasciando spazio a curiosità e chiarendo dubbi.

QUALI SOLUZIONI PER LA CRISI ENERGETICA?

A cura di UniTo – Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis”

La discussione tratterà della crisi energetica in corso, soffermandosi in particolare sul ruolo dell’idrogeno, delle rinnovabili, del nucleare e del comportamento dei singoli come strumenti per affrontare la crisi.

Novità sull’iniziativa e programma saranno pubblicati su https://unightproject.eu/en.

Dallo scorso 12 luglio, gli Istituti Tecnici Superiori sono stati coinvolti da una significativa riforma a undici anni dalla loro istituzione. Diverse sono le novità e in particolare:

Le tecnologie quantistiche permettono oggi di realizzare canali di comunicazione più sicuri e calcolatori molto più potenti di quelli tradizionali. Si tratta di un innovativo campo di ricerca che, dopo decenni di sviluppo teorico, inizia a vedere le prime applicazioni di carattere industriale e promette di portare grandi cambiamenti nel mercato dei servizi informatici e digitali, con ricadute sui settori industriali che potranno farne utilizzo, dalla medicina alla logistica, fino all’energia e alla difesa.

L’Italia, grazie alle opportunità offerte dal Pnrr e i progetti di ricerca finanziati dallo European Quantum Communication Infrastructure, è all’avanguardia sia nelle proposte industriali per lo sviluppo di prodotti per la comunicazione quantistica, sia nello sviluppo di infrastrutture di comunicazione sul territorio nazionale che apriranno nuove ed importanti opportunità lavorative.

Dopo aver appena concluso la prima edizione del primo corso di perfezionamento in Quantum Communications and Computing, pensato per avvicinare professionals e altri specialisti tecnici alle opportunità offerte dalle tecnologie quantistiche in ambito di computing, comunicazione e sicurezza informatica, la scuola di Master e formazione permanente del Politecnico – grazie alla collaborazione con l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica-INRiM e Fondazione Links – farà partire ad ottobre un master specialistico di II livello per specializzare neolaureati e profili junior interessati a divenire i futuri quantum specialist nelle imprese che si collocano come early-adopter di soluzioni quantum.

Il Master integrerà gli aspetti di ricerca e di applicazione industriali, finora poco o nulla rappresentati in questo tipo di offerta formativa in Italia, necessari per arrivare ad avere applicazioni quali un computer quantistico connesso ad una Quantum Internet, capace di simulare, ad esempio, la sintesi di una molecola in pochi minuti. La comprensione dei principi di base della tecnologia e dei relativi investimenti e benefici permetterà ai futuri specialisti di poter formulare scenari su ambiti e dinamiche temporali di impiego delle tecnologie quantistiche per attività di comunicazione e di computing. Queste competenze avranno applicazioni in una varietà di settori che include i servizi finanziari, il software, le telecomunicazioni, l’aerospazio, la difesa.

Il Master partirà nel mese di ottobre (con iscrizioni aperte da maggio sul sito della Scuola Master e Formazione permanente del Politecnico) e rappresenta un percorso che prevede 420 ore di didattica frontale distribuite in nove mesi, tra lezioni in aula ed esercitazioni in laboratori fisici e l’alternarsi nella docenza di professori del Politecnico di Torino e responsabili di programmi di ricerca sul Quantum di INRiM e Fondazione Links. Il Master si rivolge a laureati nelle discipline di ingegneria informatica, elettronica e delle telecomunicazioni, fisica, scienza dei materiali e matematica, e intende formarli sugli elementi di calcolo, comunicazione e crittografia, dove l’applicazione della fisica quantistica è chiamata nei prossimi anni a produrre una vera e propria rivoluzione tecnologica.

INFO DAYS allo IAAD di Torino
Giovedì 07 luglio, IAAD. dedicherà un intero pomeriggio di approfondimento online per conoscere l’offerta formativa relativa ai percorsi triennali.
Potrai partecipare, in base al percorso di tuo interesse, agli incontri che si terranno via Google Meet.
La giornata prevederà i seguenti appuntamenti:
ore 14.00 – Introduzione: scopri perchè scegliere IAAD.
ore 15.00  presentazione del percorso di Innovation design per l’impresa, la cultura, il sociale
ore 15.30 – presentazione del percorso di Product design
ore 16.0 presentazione del percorso di Interior and furniture design
ore 16.30 – presentazione del percorso di Transportation design
ore 17.00 – presentazione del percorso in Textile and fashion design
ore 17.30  – presentazione dei percorsi di Communication design e Digital Communication design
Direttamente dal sito IAAD. è possibile prenotare un appuntamento per visitare la sede IAAD. così come per concordare un incontro di approfondimento con i referenti dell’ufficio orientamento.
Nel caso in cui ne avessi bisogno, su richiesta, provvederemo a inoltrarti via email l’attestato di partecipazione.

Scopri i Diplomi Accademici di I livello IAAD e le novità dell’anno accademico 2022-2023.

Per confermare la tua partecipazione, registrati direttamente sul sito IAAD. cliccando qui 

Sapete che cos’è una carriera alias?

Per garantire il benessere psico-fisico delle persone che studiano e che lavorano nell’Ateneo, a qualsiasi titolo facenti parte della comunità universitaria dell’Università degli Studi di Torino, nonché per favorire la realizzazione di un ambiente di studio e di lavoro inclusivo, l’Università di Torino, in sinergia con il CUG, pone in essere le misure di protezione per le persone che abbiano la necessità, all’interno dell’Ateneo, di un nome diverso rispetto a quello anagrafico, mediante l’attivazione di una carriera alias.

Può essere richiesta da chi partecipa alla comunità universitaria: popolazione studentesca, personale docente, personale tecnico-amministrativo, dirigenza, docenti a contratto, collaboratori/trici, componenti esterni/e degli organi collegiali e quanti/e a vario titolo operano, anche occasionalmente e temporaneamente, nelle strutture dell’Ateneo.

Inaugurerà giovedì 16 giugno il nuovo spazio studio a cura dello Spaccio di Cultura

’ ’ – presso , 38 Oltre 40 posti dedicati a studentesse e studenti degli istituti, licei e dell’università e di tutti/e coloro che vorranno venire a leggere, studiare, rilassarsi. Il progetto è ideato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare in partenariato con l’Associazione OrtiAlti e l’ Istituto Lagrange e in collaborazione con Lavazza, Meeting Service Catering – Cooperativa Sociale Onlus, GTT e Scomodo, realizzato nell’ambito di ToNite UIA Torino, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale del programma Urban Innovative Actions. I Giardini sulla Dora fa parte della ̀, progetto sostenuto dal ’ – , , in sostegno alle situazioni di fragilita’ sociale della Regione Piemonte, Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali.

INFO E PRENOTAZIONI www.spacciocultura.it info@spacciocultura.it whatsapp: 3755985777 , 38, Torino

Il Politecnico di Torino ha presentato il “Gender equality plan”, pianificando le azioni e le aree di intervento per le politiche del prossimo triennio per la realizzazione dell’equità di genere in ateneo. Le azioni previste spaziano dalla formazione alla comunicazione, agli incentivi. In particolare verrà portato avanti il progetto WeAreHERe, che nel triennio di vita ha consentito alle studentesse iscritte al primo anno di ingegneria di passare dal 23.5% al 27.5% (da 1000 a 1200), con un aumento relativo di oltre il 15% dopo un decennio di stasi.

L’Ateneo ha dunque pianificato una serie di azioni illustrate nel Gender Equality Plan 2021-2024 “Obiettivo diversità”, il documento che raccoglie le aree tematiche sulle quali l’Ateneo piemontese intende articolare le proprie politiche per il raggiungimento dell’equità di genere e che prevedono, tra gli altri, una manifestazione di interesse per la chiamata diretta di docenti e ricercatrici di tutto il mondo che vogliano trasferirsi nel nostro ateneo; incentivi per la diminuzione dell’indice di “soffitto di cristallo

Sei sono le aree di intervento ciascuna delle quali declinata in azioni e obiettivi. Ad esempio entro il 2023, ogni dipendente potrà scegliere di apparire nella rubrica di ateneo in base alla propria declinazione di genere (che non sempre è quella scritta sui documenti). Saranno installati distributori di assorbenti a prezzi calmierati nei bagni. Si studierà l’attivazione di un congedo obbligatorio di paternità. Ma soprattutto si cercherà di cancellare i divari di carriera e di stipendio tra uomini e donne di un Politecnico che auspica (sulla carta) equità anche nelle stanze dei bottoni. In 150 anni di storia non è stata eletta neanche una rettrice.

Sono 10 le convenzioni con sconti e agevolazioni per utilizzare mezzi condivisi che l’Università di Torino mette a disposizione di studentesse e studenti.

La stipula delle convenzioni è l’esito del percorso inclusivo Muoviti bene con UniTo iniziato nel 2021 per strutturare un’offerta il più possibile rispondente ai bisogni della comunità universitaria e favorire un reale cambiamento di abitudini di mobilità con un minore impatto sull’ambiente.

Il percorso Muoviti bene con Unito si è strutturato in diverse tappe: dopo una mappatura degli operatori attivi sul territorio, l’Università ha aperto una procedura pubblica di manifestazione d’interesse per chiedere agli operatori del settore di formulare la migliore offerta agevolata per la comunità di Ateneo. Ricevute e analizzate le proposte, il Green Office e il Mobility Manager hanno elaborato un questionario per individuare gli elementi che la comunità universitaria riteneva più rilevanti per iniziare ad usare mezzi in sharing, o incrementarne l’uso nei propri spostamenti quotidiani. Oltre 4.000 persone tra studenti e dipendenti di Ateneo hanno espresso le proprie preferenze e gli esiti aggregati sono stati oggetto di un incontro pubblico tra Università e operatori che si è concluso con la possibilità per le società di ripresentare un’offerta ancora più personalizzata per l’Ateneo. Diversi operatori hanno presentato proposte migliorative che sono confluite nelle convenzioni ora attive.

Le convenzioni attive sono:

  • TRASPORTO PUBBLICO: CAVOURESE:
  • AUTO: ENJOY e SHARENOW;
  • SCOOTER ELETTRICI: ZIG ZAG;
  • MONOPATTINI ELETTRICI: LINK, HELBIZ, DOTT e VOI;
  • BICICLETTE: [TO]BIKE

Un nuovo distretto culturale per Torino sorgerà grazie alla riqualificazione della storica Manifattura Tabacchi e delle aree adiacenti che si trovano nella zona periferica nord-est della città, in prossimità del fiume Po e del Cimitero Monumentale. Dopo vari tentativi di valorizzazione avviati negli ultimi anni dall’Agenzia del Demanio, proprietaria dello storico complesso industriale, il Direttore dell’Agenzia ha siglato l’intesa con il Ministero della Cultura, e per esso la Direzione Generale Archivi e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino, la Regione Piemonte, la Città di Torino, il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino, che avvia la rigenerazione dell’intera area urbana che circonda il complesso immobiliare. L’ambiziosa operazione, che ridisegnerà di fatto una parte del capoluogo piemontese, sarà realizzata anche grazie alle risorse derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Next Generation EU (NGEU), in particolare nell’ambito della Missione 4 del PNRR dedicata all’“Istruzione e Ricerca”. Lo storico immobile infatti, con i suoi ampi spazi e le notevoli altezze interne, un tempo destinati alla lavorazione dei tabacchi, risulta sede ideale per l’insediamento di poli multifunzionali, universitari e di edilizia universitaria.

Con il Direttore dell’Agenzia del Demanio hanno siglato il Protocollo di Intesa il Sindaco di Torino, il Presidente della Regione Piemonte, il Direttore Generale Archivi, la Soprintendente del Mic, il Rettore dell’Università di Torino, e il Rettore del Politecnico di Torino.

L’accordo avvia i lavori del Tavolo Tecnico Operativo che definirà in dettaglio sia le risorse da mettere in campo sia gli spazi coinvolti. La riconversione del compendio consentirà la riqualificazione dell’intero quartiere e potrà coinvolgere anche il vicino complesso di proprietà comunale Ex Fabbrica F.I.M.I.T. con il recupero e la rifunzionalizzazione delle aree verdi già esistenti in un contesto con grandi potenzialità.
Negli spazi recuperati della Ex Manifattura è previsto l’insediamento di un Polo Universitario con residenze universitarie, servizi per gli studenti e aule di alta formazione e un Polo Archivistico con aule di consultazione, un centro studi e un deposito a servizio degli Archivi di Stato di Torino, Asti, Biella, Cuneo e Verbania afferenti alla Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura.

Nuove funzioni che eviteranno la costruzione di edifici che impatterebbero negativamente sul tessuto cittadino in termini di sostenibilità ambientale, la cui raggiungibilità e fruibilità verrà garantita dalla realizzazione della Linea 2 della Metropolitana per la quale la Città di Torino ha recentemente ottenuto i necessari finanziamenti.

L’iniziativa che le amministrazioni sottoscrittrici si sono impegnate a realizzare, soprattutto con riguardo alla Missione 4 del PNRR, si inserisce perfettamente nel progetto del legislatore europeo: i giovani, particolarmente colpiti dalle conseguenze della pandemia che ha determinato lo stravolgimento dei tempi di vita, l’isolamento e il distanziamento sociale, il senso di incertezza per il futuro, le difficoltà ad acquisire competenze specialistiche che consentano loro di affacciarsi in maniera più concorrenziale nel mondo del lavoro.

Il progetto dedicato alla città di Torino, che rappresenta un’eccellenza italiana nel panorama della formazione universitaria nazionale, potenzierà il sistema di servizi integrati e connessi alla formazione universitaria rendendo effettivo il diritto al raggiungimento dei più alti gradi dell’istruzione puntando da un lato alla tenuta degli iscritti e dell’attrattività delle università piemontesi e dall’altro alla riduzione del tasso di abbandono degli studi, con particolare riferimento agli studenti più meritevoli e capaci, ma privi di mezzi.

L’Ex Manifattura Tabacchi è un complesso immobiliare di tipo industriale, edificato tra il ‘700 ed il ‘900 sui resti di una precedente residenza sabauda, composto da vari corpi di fabbrica aventi strutture e consistenze differenti (muratura portante, misto c.a.,ferro, ecc).

La storia della struttura parte dal 1758 quando il Re Carlo Emanuele III avviò l’edificazione della Regia Fabbrica dei Tabacchi, completata nel 1789. La Manifattura Tabacchi, con i suoi 600 dipendenti, in gran parte donne, divenne nella prima metà del XIX secolo una delle più importanti realtà produttive della città di Torino. Nei primi del Novecento era una comunità pressoché autonoma, una città nella città, con un distaccamento della Guardia di Finanza, officine e falegnamerie meccaniche attrezzate, mense, locali di svago come un cinema e un teatro, anche un asilo nido ed alloggi per i dipendenti (allora circa 1300). A partire dagli anni Trenta del XX secolo iniziò invece per lo stabilimento del Regio Parco un lento declino fino alla chiusura definitiva nel 1996. Negli ultimi anni ha ospitato in alcuni edifici strutture amministrative dell’Università di Torino.

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