Per tre settimane i 30 studenti selezionati per la prima edizione di CAST – Creating A great Startup, la Summer School organizzata dal Politecnico di Torino hanno partecipato a lezioni e workshop interattivi su come trasformare un’idea in un business sostenibile. Hanno lavorato in team su idee proposte dagli studenti oppure su tecnologie brevettate dall’Ateneo affrontando, sia dal punto di vista teorico che pratico, tutti gli elementi che caratterizzano lo sviluppo di un’idea imprenditoriale: il percorso è stato infatti pensato per fornire le competenze adeguate alla creazione di startup, quali consapevolezza, mentalità e abilità imprenditoriali, comportamenti innovativi
Venerdì 1 ottobre si è tenuta la giornata conclusiva di CAST, che nasce da un’idea dell’EIC Entrepreneurship and Innovation Centre, in collaborazione con CLIK Connection Lab & Innovation Kitchen – due realtà molto attive rispettivamente nel sostegno all’imprenditorialità e nella didattica innovativa al Politecnico di Torino – e ha coinvolto studenti dei corsi di laurea magistrale e di dottorato dell’Ateneo e delle università partner di Unite!, il network universitario per l’innovazione, la tecnologia e l’ingegneria che riunisce, oltre al Politecnico di Torino, la Technical University of Darmstadt, la Aalto University, la Grenoble INP Graduate school of Engineering and Management, il KTH Royal Institute of Technology, la Universidade de Lisboa, la Universitat Politècnica de Catalunya.
I team di studenti hanno presentato i loro elaborati finali a una giuria composta da personalità locali e internazionali del mondo imprenditoriale: Andrea Basso – CTO di MITO Technology, Alessandro Commito – Direttore di EnVent Capital Markets, Angelo Italiano – Associate del Club dell’Investitori, Marta Nervo – Associate di Venture Factory, Emilio Paolucci – Professore del Politecnico di Torino e Direttore dell’Alta Scuola Politecnica, Gigi Wang – Industry Fellow della Berkeley University.
Questi i progetti presentati:
RENEE (pRotected assEts iN softwarE binariEs)
Una tecnologia del DAUIN – Dipartimento di Automatica e Informatica, che permette la rilevazione automatica degli schemi lasciati nel codice binario dalle tecniche di protezione dei software utilizzate per salvaguardare la proprietà intellettuale contro gli attacchi di reverse engineering. Attraverso tale tecnologia gli operatori della cybersecurity possono ottenere una valutazione veloce e affidabile dello sforzo necessario a un hacker per riconoscere le aree protette, localizzando così i beni di valore nel software.
Energy Harvesting Device – The Singing Showerhead
Tecnologia del DENERG – Dipartimento Energia che consiste nell’integrare un altoparlante audio e una turbina elettrica in un soffione per doccia. La turbina permette di generare energia per alimentare l’altoparlante sfruttando direttamente il flusso d’acqua utilizzato per lavarsi, senza mai doverlo ricaricare attraverso la rete elettrica domestica.
CAMELOT (struCturAl ModEL cOrroboration Toolbox)
Una tecnologia del DISEG – Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica, che attraverso un sistema integrato permette la risoluzione di problemi di caratterizzazione dinamica e il monitoraggio permanente e periodico di strutture e infrastrutture civili complesse.
SIRIO (BIM_VR_IoT Algorithm for SLA)
Un algoritmo, sviluppato all’interno del DISEG – Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica, che consente ai pazienti che soffrono di degrado dei motoneuroni di navigare all’interno di un modello 3D, permettendo l’interazione con oggetti comuni come impianti elettrici, porte e finestre. L’algoritmo crea un sistema scalabile ed estendibile attraverso le informazioni memorizzate nel Building Information Modeling (BIM) di un edificio, integrandolo con la tecnologia IoT per il controllo dell’automazione interna.
CryptoWaste
Idea imprenditoriale che ha come obiettivo quello di dare la possibilità di smistare rifiuti ottenendo una remunerazione in criptovaluta. In questo modo è possibile rendere tale pratica applicabile in qualsiasi paese indipendentemente dalla valuta locale.
Dropper
Dispositivo che permette di monitorare efficacemente l’uso degli spazi attraverso sensori che contano anonimamente le persone e, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale, mostrano i dati salienti su una piattaforma progettata seguendo i desideri, le esigenze e i limiti dei clienti.
Successivamente alle presentazioni si è tenuta una tavola rotonda, moderata dalla professoressa Alessandra Colombelli – Direttrice dell’Entrepreneurship and Innovation Centre, dal titolo “Where do we go from here?” durante la quale sono state analizzate le opportunità e i servizi disponibili nell’ecosistema imprenditoriale locale e alla quale hanno preso parte Shiva Loccisano – Responsabile per il trasferimento tecnologico al Politecnico di Torino, Arianna Elena Maschietto – Corporate Partner e Program Manager di Plug and Play Tech Center, Maria Elena Odasso – Head of Business Analysis di LIFTT e il professor Giuseppe Scellato – Presidente di I3P.
L’evento si è concluso con la premiazione di CAMELOT, il team vincitore composto da Serena Campioli, Giorgia Coletta, Gaetano Miraglia, Davide Pederbelli, Amair Revilla e Riccardo Valpiani, che ha saputo sviluppare un’idea imprenditoriale potenzialmente capace di creare valore per l’ecosistema locale.
Il programma del corso ha visto la partecipazione di esperti locali e internazionali sui temi dell’imprenditorialità e dell’innovazione, quali Gigi Wang – Industry Fellow della Berkeley University, Rick Rasmussen – Industry Fellow della Berkeley University, Shomit Ghose – General Partner di ONSET Ventures, Whitney Hischier – Professoressa della Haas School of Business, Alessandra Colombelli, Emilio Paolucci – Direttore dell’Alta Scuola Politecnica.
Questa prima edizione ha riscosso grande successo, come dimostrano le 264 application e le 54 idee candidate a fronte dei 30 posti disponibili. Gli studenti selezionati, 67% iscritti ai corsi di laurea magistrale e 33% dottorandi, provengono da diverse aree dell’ingegneria e dell’architettura, una caratteristica che ha permesso loro di confrontarsi ed acquisire soft skill come la capacità di adattamento, la comunicazione efficace e il team work, essenziali per uno studente che ha tra le proprie ambizioni quella di intraprendere una carriera imprenditoriale.
“Un elemento che ha contraddistinto questo percorso è stata la presenza di un forte carattere innovativo delle idee e delle tecnologie sulle quali gli studenti hanno lavorato durante queste settimane. Quattro dei sei team di studenti sono stati coinvolti su tecnologie sviluppate da gruppi di ricerca del Politecnico di Torino al fine di identificare una proposta di valore e una strategia di commercializzazione”, ha ricordato Alessandra Colombelli.