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admissions tests

Il test di ammissione ai corsi di laurea di Ingegneria (TIL-I) del Politecnico di Torino si svolgerà in 5 differenti sessioni nel 2023: a marzo, aprile, maggio, luglio, e agosto/settembre 2023.

La prova si svolge in presenza ed è erogata in lingua italiana. Per ogni sessione è possibile scegliere la data e l’orario, tenendo in considerazione che ogni turno ha un numero limitato di posti.

Inoltre, dallo scorso anno il test ha subito dei cambiamenti nella struttura, con l’inserimento della una nuova sezione “Conoscenze tecniche di base”, oltre alle già presenti Matematica, Fisica, Comprensione del testo e Logica.

Di seguito le date delle prove e le finestre in cui è possibile iscriversi.

 

l test ha un costo di 50€ per ogni volta che viene sostenuto e può essere sostenuto un massimo di 3 volte e solo una volta per sessione e si tiene presso i laboratori didattici dell’ateneo in Corso Duca degli Abruzzi 24 – Torino, o in altre sedi in Italia debitamente individuate.

Ulteriori informazioni per l’iscrizione sono disponibili su questa pagina del sito del Polito.

Mercoledì 23 novembre 2022 si svolgerà la Giornata dello Sport del Politecnico di Torino presso il cortile centrale di Corso Duca degli Abruzzi, 24. Un’occasione per scoprire tutte le attività sportive e i servizi che l’Ateneo può offrire.

Dalle 10 alle 15,30 sarà possibile visitare i diversi corner sportivi allestiti in collaborazione con CUS Torino e provare tutte le attività proposte, divertendoti anche con gli sport point PoliTO (calciobalilla e ping-pong) sempre accessibili in Ateneo e disponibili per l’occasione presso il cortile di fronte all’Aula Magna.

Saranno presenti all’evento anche i Team studenteschi del Politecnico Policumbent, H2PoliTo, Squadra Corse e Squadra Corse Driverless e 2WheelsPolito con i loro prototipi.

Studenti e studentesse immatricolati al primo anno della laurea triennale avranno in omaggio la polo brandizzata Politecnico di Torino e CUS Torino. Si potrà ritirare dalle ore 11 alle ore 14 presso il gazebo appositamente allestito nel cortile centrale, presentando la SMART CARD. Se non si riesce a partecipare mercoledì, sarà possibile comunque ritirare la polo presso il box PolitoSport (corridoio lato Corso Einaudi) nei giorni di venerdì 25 novembre, lunedì 28 novembre martedì 29 novembre, (orario: dalle ore 11 alle ore 13) sempre presentando la SMART CARD.

Torna la terza edizione della University Master 2022, la più grande competizione italiana sui videogames che vede protagonisti le studentesse gli studenti universitari. Il 21 novembre 2022 2Watch, organizzatrice della competizione insieme a Gazzetta dello Sport, ha aperto le iscrizioni per il campionato

Il numero degli atenei coinvolti supererà il numero di dieci in tutta Italia e aumenta anche il valore della borsa di studio dedicata ai vincitori e alle vincitrici, del valore di 7.500 euro.

Saranno tre i videogiochi su cui si sfideranno gli studenti universitari: eFootball di Konami, Rocket League di Psyonix e Clash Royale di Supercell.

Dal 6 al 21 dicembre si svolgeranno poi i turni di qualificazione che decreteranno i 12 studenti che si sfideranno durante la finalissima dell’11 gennaio dal vivo al Samsung District di Milano.

Per iscriversi, invece, bisognerà visitare il sito www.2w.gg ed essere regolarmente iscritta/o ad un  degli atenei aderenti.

 

In occasione delle Nitto Atp Finals di Torino Edisu Piemonte insieme a Università degli Studi di Torino, del Piemonte Orientale e di Scienze Gastronomiche e al Politecnico di Torino partecipa agli eventi di Casa Tennis, a Palazzo Madama in piazza Castello, con due Talk di riflessione e confronto su temi che toccano da vicino il mondo delle Università e quello del Diritto allo Studio e dei Servizi Universitari.

Due appuntamenti che rinnovano l’impegno preso dal Protocollo d’Intesa siglato già nel 2021 tra il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti e i Rettori degli Atenei per un reciproco impegno a promuovere il sistema universitario piemontese durante le edizioni torinesi delle Nitto Atp Finals.

Lunedì 14 novembre dalle ore 17 alle ore 18 si svolgerà il Talk “Inclusione sociale degli studenti e delle studentesse provenienti da Paesi Terzi”. Sarà affrontata la tematica dell’inclusività da parte del mondo universitario a partire dal Manifesto delle Università Inclusive di UNCHR firmato da 53 università italiane. Parteciperanno all’incontro la professoressa Roberta Ricucci per l’Università degli Studi di Torino, la vicerettrice per la Qualità, il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino Claudia De Giorgi, il professor Stefano Rossa dell’Università del Piemonte Orientale e la professoressa Maria Giovanna Onorati per l’Università di Scienze Gastronomiche.

Per Edisu Piemonte oltre ai saluti iniziali del Presidente Alessandro Ciro Sciretti parteciperà la direttrice generale Donatella D’Amico, mentre porteranno la loro testimonianza due studenti afghani beneficiari di borsa di studio.

Martedì 15 dalle ore 11 alle ore 12 l’appuntamento è con “Sport e benessere: il contributo degli enti e delle istituzioni universitarie”. A discutere del tema, dopo i saluti introduttivi del presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti, saranno il professor Alberto Rainoldi dell’Università degli Studi di Torino, il professor Marco Invernizzi per l’Università del Piemonte Orientale e il professor Paolo Corvo per l’Università di Scienze Gastronomiche. Mentre per il Politecnico di Torino l’architetto Luca Paiardi e il dottor Andrea Saggion racconteranno il progetto di Tennis in carrozzina.

A raccontare il mondo dello sport universitario e le opportunità per gli ospiti delle residenze di Edisu Piemonte Daniele Peirone e le testimonianze di tre studenti e atleti.

Contribuirà alla riflessione sullo sport universitario anche il presidente di Cus Torino Riccardo D’Elicio.

I talk sono ad ingresso gratuito. Per partecipare è necessario prenotarsi tramite App Dice: https://link.dice.fm/casatennis

Si è concluso il primo corso, della durata di tre anni, della laurea professionalizzante in “Tecnologie per l’industria manifatturiera” progettato per la creazione di figure tecniche di alto profilo professionale che possano essere operative rapidamente nel settore della produzione di realtà manifatturiere.

 

Il Politecnico di Torino è stato il primo ateneo in Italia ad istituire un corso di primo livello ispirato al modello tedesco dando immediata attuazione al DM 6/2019 che prevede l’avvio, in via sperimentale, di nuovi percorsi di laurea a orientamento professionale.

 

Il 20 luglio si laureano così i primi 8 studenti, che possono vantare una formazione in grado di rispondere alle esigenze delle aziende, soprattutto PMI, interessate a figure professionali più multidisciplinari, formate alla soluzione di problemi complessi tramite metodologie learning by doing e learning by thinking; in cui le conoscenze vengono trasmesse principalmente con attività pratiche di laboratorio e attività progettuali riducendo il numero di ore dedicate alle lezioni frontali tradizionali.

La peculiarità di questo percorso formativo è infatti il rapporto con le realtà aziendali fin dal primo anno di corso e che nell’ultimo anno assume una connotazione fortemente orientata ad affrontare casi ed esperienze reali del mondo del lavoro.

“Oggi festeggiamo la conclusione di un percorso sperimentale in cui l’Ateneo ha creduto fortemente fin da subito – commenta il professor Carlo Rafele, coordinatore del Collegio di Ingegneria Gestionale – soprattutto perché lo ha ritenuto particolarmente adatto alla realtà produttiva del territorio e i risultati ci hanno dato ragione: la maggior parte degli studenti ha già concrete prospettive di lavoro, soprattutto grazie ai contatti avviati durante i tirocini e i project work che sono previsti fin dal primo anno”

È stata pubblicata oggi l’Indagine AlmaLaurea 2022 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati che considera 76 atenei italiani.

La percentuale di chi lavora dopo un anno tra gli studenti e le studentesse italiani/e è del 74,5%, ma il dato sale per quanto riguarda l’Università di Torino e il Politecnico supera il 76%.

Il dato di riferimento più significativo risulta comunque quello che riguarda i laureati magistrali a un anno dalla laurea, che continua a salire rispetto agli anni precedenti, in controtendenza con l’andamento nazionale: è occupato l’89,5% dei laureati magistrali del Politecnico di Torino, un valore di gran lunga superiore alla media nazionale del 74,6%. Sempre molto alto il tasso di occupati a un anno dalla laurea magistrale nell’area dell’Ingegneria90,5% (a fronte di una media nazionale di 82,8%); al di sopra della media nazionale (del 79,8 %) anche il dato relativo ai laureati magistrali in Architettura, con l’82,8% di occupati.

La percentuale di occupati aumenta ancora, secondo gli ultimi dati di Almalaurea, a cinque anni dal conseguimento dal titolo, quando raggiunge il 92,9% a fronte dell’88,5% del dato nazionale.

Interessante la tipologia di occupazione di questi laureati (il 43% può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato) e con una significativa differenza di retribuzione tra i laureati magistrali del Politecnico e la media italiana: 1.599 euro netti mensili a fronte di una retribuzione media di 1.407 euro a un anno dal titolo e 1.872 euro rispetto a 1.635 euro a cinque anni dalla laurea.

I dati di Almalaurea mostrano che uno/a studente/essa su tre tra i/le laureati/e triennali e quasi la metà dei magistrali è entrato/a prima nel mondo del lavoro grazie a tirocini, e la metà degli studenti lavora già durante gli studi.

Il Politecnico di Torino organizza la seconda edizione della manifestazione internazionale dedicata a tecnologia e società: una grande occasione di incontro tra università, cittadini, imprese, pubblica amministrazione e terzo settore per informarsi e riflettere sulle grandi sfide di una società sempre più tecnologica.

Saranno i Princìpi i protagonisti della seconda edizione di Biennale Tecnologia, la prima iniziativa di carattere internazionale interamente dedicata al rapporto tra la tecnologia, l’uomo e la società che dal 2019 – con l’”edizione zero” del Festival della Tecnologia – il Politecnico di Torino organizza e promuove – insieme a numerosi partner – per riflettere sulle grandi sfide che una società a trazione fortemente tecnologica è chiamata necessariamente ad affrontare nel suo futuro.

“Princìpi” intesi come nuovi inizi, ma anche come le fondamenta sulle quali costruire il nostro futuro, che oggi appare particolarmente complesso. La pandemia, che ha così profondamente colpito l’umanità intera, e la recente guerra scoppiata nel cuore dell’Europa hanno certamente messo a dura prova la società, e in particolare i più giovani. Ed è proprio alle nuove generazioni che Biennale Tecnologia- Tecnologia è Umanità vuole parlare, proponendo per loro e con loro una riflessione complessa e articolata che, a partire ancora una volta dalla tecnologia come principio abilitante che concorre a forgiare la nostra realtà, provi a dare qualche risposta, a trovare qualche punto fermo da cui ripartire o verso cui tendere per fabbricare un mondo migliore, più giusto e democratico.

Sulla scorta di queste premesse e dopo l’edizione del 2020, Biennale Tecnologia tornerà in presenza dal 10 al 13 novembre 2022 a parlare al proprio pubblico – la comunità politecnica, le scuole, i media, i decisori politici e più in generale la cittadinanza – in una formula collaudata che vedrà alternarsi oltre 100 appuntamenti tra lezioni, dialoghi, incontri, dibattiti, mostre, spettacoli, tutti distribuiti nelle sedi principali del Politecnico di Corso Duca degli Abruzzi e del Castello del Valentino, ma anche negli spazi del Circolo dei lettori – partner fin dalla prima edizione della manifestazione – e delle Officine Grandi Riparazioni, che entrano quest’anno come sede prestigiosa grazie alla partnership con OGR Torino e al sostegno della Fondazione CRT.

L’edizione 2022 vuole scommettere sulla possibilità di tornare in presenza sia con gli incontri, che con le attività, dopo il successo del Festival della Tecnologia, organizzato nel 2019 dal Politecnico per celebrare il suo 160° anniversario, che aveva portato nelle dieci sedi della manifestazione oltre 300 ospiti e più di 50 mila presenze e l’ottima risposta del pubblico, con quasi 80 mila visualizzazioni dei video degli oltre 120 incontri – online a causa della pandemia – della prima edizione di Biennale Tecnologia (tenutasi nel novembre 2020).

“Non vediamo l’ora di avere di nuovo i nostri corridoi affollati di studenti, appassionati e famiglie come nel 2019. In questi anni abbiamo fatto grandi sforzi per proseguire nella direzione su cui credo che il nostro Ateneo debba investire: aprire i nostri spazi, fisici e virtuali, alla società, per portare contributi culturali di altissimo livello, suscitare dibattito, rendere la tecnologia più comprensibile e più interessante per il grande pubblico, perché siamo un’università tecnica, ma sempre più ci stiamo aprendo alle scienze umane e sociali, alla filosofia, all’economia, al diritto sia nei nostri percorsi di studio sia nella nostra offerta culturale”, commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, che prosegue: “Nel 2022 lo scenario dei grandi appuntamenti culturali si è ulteriormente arricchito con l’arrivo del Festival internazionale dell’Economia. È quindi possibile affermare che il capoluogo piemontese è diventato un centro di primaria grandezza a livello europeo per chi è interessato al pensiero critico su tre temi di assoluta rilevanza, una sorta di “triplice elica” della modernità: la politica (Biennale Democrazia), l’economia (Festival internazionale dell’Economia) e la tecno-scienza (Biennale Tecnologia)”.

Ancora una volta a essere protagonisti della manifestazione saranno anche i tanti soggetti che hanno creduto e continuano a credere nell’importanza di sostenere Biennale Tecnologia, a cominciare dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte, dai main partner Intesa Sanpaolo e IrenFondazione Compagnia di San Paolo e la già citata Fondazione CRT, tra i primi sostenitori della manifestazione insieme a CSI Piemonte e Fondazione Circolo dei lettori. A conferma della grande rilevanza e del riconoscimento attribuiti a Biennale Tecnologia, quest’anno si sono già affiancati in qualità di sponsor importanti aziende nazionali e internazionali: Alstom, Avio Aero, CNH Industrial, Iveco Group, Lavazza, Prima Industrie. Ad arricchire il programma della manifestazione concorrono anche molte istituzioni culturali come l’Università di Torino, il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival, Paratissima, il Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, il Festival internazionale dell’Economia, Biennale Democrazia, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università di Scienze Gastronomiche.

IL PROGRAMMA

 

Come già nelle precedenti edizioni, il programma si pone l’obiettivo di creare un mix culturalmente rigoroso ma ugualmente attraente per il grande pubblico, che comprenderà temi di attualità, prospettive storiche, relatori sia già molto affermati sia emergenti, tutti chiamati a confrontarsi con approccio fortemente interdisciplinare su argomenti cruciali come, tra gli altri, le tecnologie verdi, la transizione digitale, le questioni di genere, la geopolitica della tecnologia, i modelli di sviluppo, i nuovi orizzonti dell’arte, la città e le infrastrutture.

Il programma si snoda lungo tre filoni, ciascuno dei quali rappresenta un particolare significato del termine Princìpi. Si inizia con i Fondamenti, intesi come i presupposti di qualsiasi disciplina, sia essa tecnica, giuridica, economica o di altro genere; sono le conoscenze preliminari, essenziali, generative. In quest’ambito si svilupperanno temi quali la democrazia e i diritti in relazione alla tecnologia, il lavoro, la sanità e le infrastrutture.

Il secondo filone è quello dei Nuovi inizi: si tratta dei principi che descrivono la società che una comunità desidera costruire, come quelli contenuti nella Dichiarazione dei diritti e dei principi digitali proposta dalla Commissione europea all’inizio del 2022. Sono quelle convinzioni che mirano a far trovare l’accordo tra le parti avverse e rappresentano i semi dei pensieri che alimentano le decisioni e le guidano verso la loro realizzazione. Come insegnava il Mahatma Gandhi: «Il fine è nei mezzi come l’albero nel seme».

Sostenibilità, nuovi modelli di sviluppo economico, tecnologie e politiche per una mobilità innovativa e, più in generale, riflessioni sull’universo giovanile e la direzione che assumerà la nostra società tecnologica sono i temi che saranno toccati dai numerosi appuntamenti del programma inseriti in questo filone.

Ultima chiave di lettura dei Princìpi è la sua accezione di Principi attivi, che costituiscono l’essenza delle tecnologie farmaceutiche. Qui il concetto vuole essere usato per alludere a tutte le tecnologie che abilitano azioni, comportamenti e pensieri innovativi, che contribuiscono a curare i malesseri della società o a migliorarne le qualità. In senso allargato, le tecnologie che non si limitano a essere nuove ma che sono adottate come importanti innovazioni, si possono concepire come “principi attivi” lanciati in un sistema e capaci di abilitare importanti effetti per la vita umana e per il pianeta: la transizione digitale, i materiali intelligenti, le tecnologie per l’energia, gli algoritmi, i robot e l’intelligenza artificiale sono solo alcuni degli esempi di argomenti che saranno affrontati nel programma in questa accezione.

L’INAUGURAZIONE

Ad aprire Biennale Tecnologia – Tecnologia è Umanità giovedì 10 novembre con una lectio magistralis sarà il grande matematico e filosofo libanese Nassim Nicholas Taleb, autore di numerosi saggi, tra cui i celebri “Il Cigno Nero” ed “Antifragile”, saggi che hanno dato un grande contributo per comprendere meglio fenomeni come la crisi finanziaria del 2008 o la pandemia COVID-19 e per affrontare in maniera più razionale le sfide del futuro.

La giornata inaugurale proseguirà sul palco delle OGR con un adattamento teatrale originale per Biennale Tecnologia de “La fabbrica del mondo”, progetto di Marco Paolini e Telmo Pievani: Paolini, accompagnato dai Corvi di Marta Cuscunà e da Saba Anglana, con Fabio Barovero darà corpo alle storie e alle musiche del progetto nato come format televisivo per Rai3, dedicato alla scienza, al cambiamento climatico e alle sue cause e conseguenze, mescolando linguaggi diversi: teatro, cinema, divulgazione scientifica, fotografia, letteratura.

In linea con gli obiettivi indicati dal PNRR per accelerare l’innovazione del Paese e rilanciare l’economia tramite la transizione digitale, il Politecnico di Torino ha ripensato radicalmente il corso di laurea magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni, con l’obiettivo di preparare i professionisti e le professioniste di domani con gli adeguati strumenti metodologici e tecnologici per gestire in prima persona la transizione digitale.

Il nuovo percorso – Communications Engineering (CE) – partirà il prossimo semestre, sarà interamente erogato in inglese,  e farà uso dei più moderni strumenti di didattica innovativa, su cui il Politecnico di Torino lavora e investe già da anni. Per sviluppare la capacità di progettare nuove soluzioni e di lavorare in squadra, il corso di studi farà ricorso a un’intensa attività sperimentale e di progetto. Gli studenti e le studentesse potranno sperimentare in laboratorio le tecnologie delle telecomunicazioni più all’avanguardia, dalle fibre ottiche e plastiche, al 5G, dai dispositivi dell’Internet delle cose, ai sistemi di monitoraggio e la gestione di situazioni di emergenza tramite droni. I laboratori sono infatti dotati dei più sofisticati strumenti di intelligenza artificiale, che gli studenti e le studentesse impareranno ad utilizzare per ideare soluzioni innovative.

Oggi la nuova laurea magistrale in Communications Engineering è stata presentata agli studenti e alle studentesse del Politecnico – ma anche al mondo delle imprese, che è sempre alla ricerca di laureati e laureate con le competenze e le motivazioni adeguate alle mutate esigenze del mercato – nell’incontro “The New Era of Communications Engineering: trends and opportunities in media, mobile networks and space”.

 

L’evento è stato introdotto dal Professor Paolo Giaccone, coordinatore del corso, che ha presentato le novità contenute del percorso formativo, in particolare l’approccio didattico basato su project-based learning. Tale approccio è peculiare all’interno del panorama dell’offerta didattica del Politecnico, che conferma negli ultimi anni altissimi tassi di occupazione e retribuzioni superiori alle medie nazionali per i laureati e le laureate del settore. Per quanto riguarda il settore produttivo locale, sono intervenuti l’ingegner Gino Alberico, Direttore del Settore Ricerca e Sviluppo RAI, l’ingegner Gabriele Elia, Direttore della Divisione Tecnologie delle Comunicazioni e Standardizzazione di Tim, e l’ingegner Gianmarco Reverberi, Direttore dell’Unità di Software e Telecomunicazioni di ARGOTEC, che hanno dialogato con gli studenti e confermato l’importanza dell’iniziativa dalla prospettiva di aziende leader nel settore.

Il professor Giaccone ha spiegato in apertura: “Con questa laurea il Politecnico vuole rispondere alla domanda sempre crescente di competenze nel settore delle telecomunicazioni, un settore che sarà centrale per il rilancio dell’economia dopo le recenti crisi e per affrontare le sfide globali, quali quelle relative ai cambiamenti climatici”.

Si sono da poco concluse le giornate del Salone dell’orientamento del Politecnico di Torino ma gli appuntamenti dell’Ateneo non finiscono qui. Il 27 aprile su Twitch si terrà infatti Ingegnera State of Mind, l’evento gratuito dedicato al tema dell donne, dei Corsi di Laurea STEM e di Università. Un’occasione per parlare di stereotipi, pregiudizi legati agli studi ingegneristici e per sfatare tanti altri falsi miti.

La registrazione a questo link

 

WE ARE HERE – CONTRO GLI STEREOTIPI DI GENERE NEL MONDO DELL’INGEGNERIA è il progetto con cui il Politecnico di Torino ha deciso di mettersi in gioco sulle Pari Opportunità e sull’inclusione di tutte e tutti nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). ha iniziato un ciclo di incontri e di attività di sensibilizzazione che impegneranno 750 ragazzi e ragazze delle Scuole di Primo e Secondo grado di Torino e provincia

La disparità di genere è ancora un fenomeno molto presente in Italia sia in termini retributivi e di carriera, che in termini di scelta del percorso di studi. Un tema che riguarda da vicino il settore delle scienze e delle tecnologie, in cui vi è tuttora una grave carenza di occupazione rispetto alla media europea, specialmente per le donne.

Una tendenza che non può essere ridotta a una questione di preferenze individuali, senza considerarne le origini: i pregiudizi sociali e culturali che agiscono direttamente sulle scelte di migliaia e migliaia di bambine e ragazze, fin da piccole.

Per questo la campagna We Are HERe – noi siamo qui, noi siamo lei – coinvolge le alunne e gli alunni di 20 classi degli Istituti Superiori di Torino e Provincia, insieme a 10 classi delle Scuole Medie, in dibattiti, giochi di ruolo e attività in presenza con le studentesse di Ingegneria del Politecnico. Per contrastare anche con la loro testimonianza lo stereotipo di genere secondo il quale le donne sarebbero meno portate degli uomini per le STEM.

WeAreHERe nasce nel 2019 e in questi due anni di azione concreta, WeAreHERe ha portato a toccare il maggior numero di sempre di neo immatricolate ai corsi di laurea in Ingegneria (oltre 1300 per l’a.a. 2019/2020), fino a raggiungere il 26% per l’anno 2021/22.

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