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Si è concluso il primo corso, della durata di tre anni, della laurea professionalizzante in “Tecnologie per l’industria manifatturiera” progettato per la creazione di figure tecniche di alto profilo professionale che possano essere operative rapidamente nel settore della produzione di realtà manifatturiere.

 

Il Politecnico di Torino è stato il primo ateneo in Italia ad istituire un corso di primo livello ispirato al modello tedesco dando immediata attuazione al DM 6/2019 che prevede l’avvio, in via sperimentale, di nuovi percorsi di laurea a orientamento professionale.

 

Il 20 luglio si laureano così i primi 8 studenti, che possono vantare una formazione in grado di rispondere alle esigenze delle aziende, soprattutto PMI, interessate a figure professionali più multidisciplinari, formate alla soluzione di problemi complessi tramite metodologie learning by doing e learning by thinking; in cui le conoscenze vengono trasmesse principalmente con attività pratiche di laboratorio e attività progettuali riducendo il numero di ore dedicate alle lezioni frontali tradizionali.

La peculiarità di questo percorso formativo è infatti il rapporto con le realtà aziendali fin dal primo anno di corso e che nell’ultimo anno assume una connotazione fortemente orientata ad affrontare casi ed esperienze reali del mondo del lavoro.

“Oggi festeggiamo la conclusione di un percorso sperimentale in cui l’Ateneo ha creduto fortemente fin da subito – commenta il professor Carlo Rafele, coordinatore del Collegio di Ingegneria Gestionale – soprattutto perché lo ha ritenuto particolarmente adatto alla realtà produttiva del territorio e i risultati ci hanno dato ragione: la maggior parte degli studenti ha già concrete prospettive di lavoro, soprattutto grazie ai contatti avviati durante i tirocini e i project work che sono previsti fin dal primo anno”

È stata pubblicata oggi l’Indagine AlmaLaurea 2022 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati che considera 76 atenei italiani.

La percentuale di chi lavora dopo un anno tra gli studenti e le studentesse italiani/e è del 74,5%, ma il dato sale per quanto riguarda l’Università di Torino e il Politecnico supera il 76%.

Il dato di riferimento più significativo risulta comunque quello che riguarda i laureati magistrali a un anno dalla laurea, che continua a salire rispetto agli anni precedenti, in controtendenza con l’andamento nazionale: è occupato l’89,5% dei laureati magistrali del Politecnico di Torino, un valore di gran lunga superiore alla media nazionale del 74,6%. Sempre molto alto il tasso di occupati a un anno dalla laurea magistrale nell’area dell’Ingegneria90,5% (a fronte di una media nazionale di 82,8%); al di sopra della media nazionale (del 79,8 %) anche il dato relativo ai laureati magistrali in Architettura, con l’82,8% di occupati.

La percentuale di occupati aumenta ancora, secondo gli ultimi dati di Almalaurea, a cinque anni dal conseguimento dal titolo, quando raggiunge il 92,9% a fronte dell’88,5% del dato nazionale.

Interessante la tipologia di occupazione di questi laureati (il 43% può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato) e con una significativa differenza di retribuzione tra i laureati magistrali del Politecnico e la media italiana: 1.599 euro netti mensili a fronte di una retribuzione media di 1.407 euro a un anno dal titolo e 1.872 euro rispetto a 1.635 euro a cinque anni dalla laurea.

I dati di Almalaurea mostrano che uno/a studente/essa su tre tra i/le laureati/e triennali e quasi la metà dei magistrali è entrato/a prima nel mondo del lavoro grazie a tirocini, e la metà degli studenti lavora già durante gli studi.

Il Politecnico di Torino organizza la seconda edizione della manifestazione internazionale dedicata a tecnologia e società: una grande occasione di incontro tra università, cittadini, imprese, pubblica amministrazione e terzo settore per informarsi e riflettere sulle grandi sfide di una società sempre più tecnologica.

Saranno i Princìpi i protagonisti della seconda edizione di Biennale Tecnologia, la prima iniziativa di carattere internazionale interamente dedicata al rapporto tra la tecnologia, l’uomo e la società che dal 2019 – con l’”edizione zero” del Festival della Tecnologia – il Politecnico di Torino organizza e promuove – insieme a numerosi partner – per riflettere sulle grandi sfide che una società a trazione fortemente tecnologica è chiamata necessariamente ad affrontare nel suo futuro.

“Princìpi” intesi come nuovi inizi, ma anche come le fondamenta sulle quali costruire il nostro futuro, che oggi appare particolarmente complesso. La pandemia, che ha così profondamente colpito l’umanità intera, e la recente guerra scoppiata nel cuore dell’Europa hanno certamente messo a dura prova la società, e in particolare i più giovani. Ed è proprio alle nuove generazioni che Biennale Tecnologia- Tecnologia è Umanità vuole parlare, proponendo per loro e con loro una riflessione complessa e articolata che, a partire ancora una volta dalla tecnologia come principio abilitante che concorre a forgiare la nostra realtà, provi a dare qualche risposta, a trovare qualche punto fermo da cui ripartire o verso cui tendere per fabbricare un mondo migliore, più giusto e democratico.

Sulla scorta di queste premesse e dopo l’edizione del 2020, Biennale Tecnologia tornerà in presenza dal 10 al 13 novembre 2022 a parlare al proprio pubblico – la comunità politecnica, le scuole, i media, i decisori politici e più in generale la cittadinanza – in una formula collaudata che vedrà alternarsi oltre 100 appuntamenti tra lezioni, dialoghi, incontri, dibattiti, mostre, spettacoli, tutti distribuiti nelle sedi principali del Politecnico di Corso Duca degli Abruzzi e del Castello del Valentino, ma anche negli spazi del Circolo dei lettori – partner fin dalla prima edizione della manifestazione – e delle Officine Grandi Riparazioni, che entrano quest’anno come sede prestigiosa grazie alla partnership con OGR Torino e al sostegno della Fondazione CRT.

L’edizione 2022 vuole scommettere sulla possibilità di tornare in presenza sia con gli incontri, che con le attività, dopo il successo del Festival della Tecnologia, organizzato nel 2019 dal Politecnico per celebrare il suo 160° anniversario, che aveva portato nelle dieci sedi della manifestazione oltre 300 ospiti e più di 50 mila presenze e l’ottima risposta del pubblico, con quasi 80 mila visualizzazioni dei video degli oltre 120 incontri – online a causa della pandemia – della prima edizione di Biennale Tecnologia (tenutasi nel novembre 2020).

“Non vediamo l’ora di avere di nuovo i nostri corridoi affollati di studenti, appassionati e famiglie come nel 2019. In questi anni abbiamo fatto grandi sforzi per proseguire nella direzione su cui credo che il nostro Ateneo debba investire: aprire i nostri spazi, fisici e virtuali, alla società, per portare contributi culturali di altissimo livello, suscitare dibattito, rendere la tecnologia più comprensibile e più interessante per il grande pubblico, perché siamo un’università tecnica, ma sempre più ci stiamo aprendo alle scienze umane e sociali, alla filosofia, all’economia, al diritto sia nei nostri percorsi di studio sia nella nostra offerta culturale”, commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, che prosegue: “Nel 2022 lo scenario dei grandi appuntamenti culturali si è ulteriormente arricchito con l’arrivo del Festival internazionale dell’Economia. È quindi possibile affermare che il capoluogo piemontese è diventato un centro di primaria grandezza a livello europeo per chi è interessato al pensiero critico su tre temi di assoluta rilevanza, una sorta di “triplice elica” della modernità: la politica (Biennale Democrazia), l’economia (Festival internazionale dell’Economia) e la tecno-scienza (Biennale Tecnologia)”.

Ancora una volta a essere protagonisti della manifestazione saranno anche i tanti soggetti che hanno creduto e continuano a credere nell’importanza di sostenere Biennale Tecnologia, a cominciare dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte, dai main partner Intesa Sanpaolo e IrenFondazione Compagnia di San Paolo e la già citata Fondazione CRT, tra i primi sostenitori della manifestazione insieme a CSI Piemonte e Fondazione Circolo dei lettori. A conferma della grande rilevanza e del riconoscimento attribuiti a Biennale Tecnologia, quest’anno si sono già affiancati in qualità di sponsor importanti aziende nazionali e internazionali: Alstom, Avio Aero, CNH Industrial, Iveco Group, Lavazza, Prima Industrie. Ad arricchire il programma della manifestazione concorrono anche molte istituzioni culturali come l’Università di Torino, il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival, Paratissima, il Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, il Festival internazionale dell’Economia, Biennale Democrazia, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università di Scienze Gastronomiche.

IL PROGRAMMA

 

Come già nelle precedenti edizioni, il programma si pone l’obiettivo di creare un mix culturalmente rigoroso ma ugualmente attraente per il grande pubblico, che comprenderà temi di attualità, prospettive storiche, relatori sia già molto affermati sia emergenti, tutti chiamati a confrontarsi con approccio fortemente interdisciplinare su argomenti cruciali come, tra gli altri, le tecnologie verdi, la transizione digitale, le questioni di genere, la geopolitica della tecnologia, i modelli di sviluppo, i nuovi orizzonti dell’arte, la città e le infrastrutture.

Il programma si snoda lungo tre filoni, ciascuno dei quali rappresenta un particolare significato del termine Princìpi. Si inizia con i Fondamenti, intesi come i presupposti di qualsiasi disciplina, sia essa tecnica, giuridica, economica o di altro genere; sono le conoscenze preliminari, essenziali, generative. In quest’ambito si svilupperanno temi quali la democrazia e i diritti in relazione alla tecnologia, il lavoro, la sanità e le infrastrutture.

Il secondo filone è quello dei Nuovi inizi: si tratta dei principi che descrivono la società che una comunità desidera costruire, come quelli contenuti nella Dichiarazione dei diritti e dei principi digitali proposta dalla Commissione europea all’inizio del 2022. Sono quelle convinzioni che mirano a far trovare l’accordo tra le parti avverse e rappresentano i semi dei pensieri che alimentano le decisioni e le guidano verso la loro realizzazione. Come insegnava il Mahatma Gandhi: «Il fine è nei mezzi come l’albero nel seme».

Sostenibilità, nuovi modelli di sviluppo economico, tecnologie e politiche per una mobilità innovativa e, più in generale, riflessioni sull’universo giovanile e la direzione che assumerà la nostra società tecnologica sono i temi che saranno toccati dai numerosi appuntamenti del programma inseriti in questo filone.

Ultima chiave di lettura dei Princìpi è la sua accezione di Principi attivi, che costituiscono l’essenza delle tecnologie farmaceutiche. Qui il concetto vuole essere usato per alludere a tutte le tecnologie che abilitano azioni, comportamenti e pensieri innovativi, che contribuiscono a curare i malesseri della società o a migliorarne le qualità. In senso allargato, le tecnologie che non si limitano a essere nuove ma che sono adottate come importanti innovazioni, si possono concepire come “principi attivi” lanciati in un sistema e capaci di abilitare importanti effetti per la vita umana e per il pianeta: la transizione digitale, i materiali intelligenti, le tecnologie per l’energia, gli algoritmi, i robot e l’intelligenza artificiale sono solo alcuni degli esempi di argomenti che saranno affrontati nel programma in questa accezione.

L’INAUGURAZIONE

Ad aprire Biennale Tecnologia – Tecnologia è Umanità giovedì 10 novembre con una lectio magistralis sarà il grande matematico e filosofo libanese Nassim Nicholas Taleb, autore di numerosi saggi, tra cui i celebri “Il Cigno Nero” ed “Antifragile”, saggi che hanno dato un grande contributo per comprendere meglio fenomeni come la crisi finanziaria del 2008 o la pandemia COVID-19 e per affrontare in maniera più razionale le sfide del futuro.

La giornata inaugurale proseguirà sul palco delle OGR con un adattamento teatrale originale per Biennale Tecnologia de “La fabbrica del mondo”, progetto di Marco Paolini e Telmo Pievani: Paolini, accompagnato dai Corvi di Marta Cuscunà e da Saba Anglana, con Fabio Barovero darà corpo alle storie e alle musiche del progetto nato come format televisivo per Rai3, dedicato alla scienza, al cambiamento climatico e alle sue cause e conseguenze, mescolando linguaggi diversi: teatro, cinema, divulgazione scientifica, fotografia, letteratura.

In linea con gli obiettivi indicati dal PNRR per accelerare l’innovazione del Paese e rilanciare l’economia tramite la transizione digitale, il Politecnico di Torino ha ripensato radicalmente il corso di laurea magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni, con l’obiettivo di preparare i professionisti e le professioniste di domani con gli adeguati strumenti metodologici e tecnologici per gestire in prima persona la transizione digitale.

Il nuovo percorso – Communications Engineering (CE) – partirà il prossimo semestre, sarà interamente erogato in inglese,  e farà uso dei più moderni strumenti di didattica innovativa, su cui il Politecnico di Torino lavora e investe già da anni. Per sviluppare la capacità di progettare nuove soluzioni e di lavorare in squadra, il corso di studi farà ricorso a un’intensa attività sperimentale e di progetto. Gli studenti e le studentesse potranno sperimentare in laboratorio le tecnologie delle telecomunicazioni più all’avanguardia, dalle fibre ottiche e plastiche, al 5G, dai dispositivi dell’Internet delle cose, ai sistemi di monitoraggio e la gestione di situazioni di emergenza tramite droni. I laboratori sono infatti dotati dei più sofisticati strumenti di intelligenza artificiale, che gli studenti e le studentesse impareranno ad utilizzare per ideare soluzioni innovative.

Oggi la nuova laurea magistrale in Communications Engineering è stata presentata agli studenti e alle studentesse del Politecnico – ma anche al mondo delle imprese, che è sempre alla ricerca di laureati e laureate con le competenze e le motivazioni adeguate alle mutate esigenze del mercato – nell’incontro “The New Era of Communications Engineering: trends and opportunities in media, mobile networks and space”.

 

L’evento è stato introdotto dal Professor Paolo Giaccone, coordinatore del corso, che ha presentato le novità contenute del percorso formativo, in particolare l’approccio didattico basato su project-based learning. Tale approccio è peculiare all’interno del panorama dell’offerta didattica del Politecnico, che conferma negli ultimi anni altissimi tassi di occupazione e retribuzioni superiori alle medie nazionali per i laureati e le laureate del settore. Per quanto riguarda il settore produttivo locale, sono intervenuti l’ingegner Gino Alberico, Direttore del Settore Ricerca e Sviluppo RAI, l’ingegner Gabriele Elia, Direttore della Divisione Tecnologie delle Comunicazioni e Standardizzazione di Tim, e l’ingegner Gianmarco Reverberi, Direttore dell’Unità di Software e Telecomunicazioni di ARGOTEC, che hanno dialogato con gli studenti e confermato l’importanza dell’iniziativa dalla prospettiva di aziende leader nel settore.

Il professor Giaccone ha spiegato in apertura: “Con questa laurea il Politecnico vuole rispondere alla domanda sempre crescente di competenze nel settore delle telecomunicazioni, un settore che sarà centrale per il rilancio dell’economia dopo le recenti crisi e per affrontare le sfide globali, quali quelle relative ai cambiamenti climatici”.

Si sono da poco concluse le giornate del Salone dell’orientamento del Politecnico di Torino ma gli appuntamenti dell’Ateneo non finiscono qui. Il 27 aprile su Twitch si terrà infatti Ingegnera State of Mind, l’evento gratuito dedicato al tema dell donne, dei Corsi di Laurea STEM e di Università. Un’occasione per parlare di stereotipi, pregiudizi legati agli studi ingegneristici e per sfatare tanti altri falsi miti.

La registrazione a questo link

 

WE ARE HERE – CONTRO GLI STEREOTIPI DI GENERE NEL MONDO DELL’INGEGNERIA è il progetto con cui il Politecnico di Torino ha deciso di mettersi in gioco sulle Pari Opportunità e sull’inclusione di tutte e tutti nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). ha iniziato un ciclo di incontri e di attività di sensibilizzazione che impegneranno 750 ragazzi e ragazze delle Scuole di Primo e Secondo grado di Torino e provincia

La disparità di genere è ancora un fenomeno molto presente in Italia sia in termini retributivi e di carriera, che in termini di scelta del percorso di studi. Un tema che riguarda da vicino il settore delle scienze e delle tecnologie, in cui vi è tuttora una grave carenza di occupazione rispetto alla media europea, specialmente per le donne.

Una tendenza che non può essere ridotta a una questione di preferenze individuali, senza considerarne le origini: i pregiudizi sociali e culturali che agiscono direttamente sulle scelte di migliaia e migliaia di bambine e ragazze, fin da piccole.

Per questo la campagna We Are HERe – noi siamo qui, noi siamo lei – coinvolge le alunne e gli alunni di 20 classi degli Istituti Superiori di Torino e Provincia, insieme a 10 classi delle Scuole Medie, in dibattiti, giochi di ruolo e attività in presenza con le studentesse di Ingegneria del Politecnico. Per contrastare anche con la loro testimonianza lo stereotipo di genere secondo il quale le donne sarebbero meno portate degli uomini per le STEM.

WeAreHERe nasce nel 2019 e in questi due anni di azione concreta, WeAreHERe ha portato a toccare il maggior numero di sempre di neo immatricolate ai corsi di laurea in Ingegneria (oltre 1300 per l’a.a. 2019/2020), fino a raggiungere il 26% per l’anno 2021/22.

Conoscete Ateneo Amico del Politecnico di Torino?

E’ il servizio che offre assistenza aiutando studentesse e studenti ad affrontare i nuovi ritmi e le nuove responsabilità, facilitando l’inserimento nell’ambiente universitario, suggerendo come organizzarti per seguire proficuamente le lezioni (appunti, esercizi, biblioteca, etc).

COME ACCEDERE

Collegati alla tua pagina personale del Portale delle Didattica – sezione Materiale propedeutico. Troverai il percorso “STUDIARE MEGLIO PER IMPARARE DI PIÙ”, pensato per fornirti strumenti e strategie per migliorare la qualità del tuo studio al Politecnico.

Il percorso, che prevede cinque specifici contributi video ciascuno dei quali propedeutico alla visione del successivo, affronta le seguenti tematiche:
–    affrontare con il giusto approccio l’inizio del percorso universitario,
–    adottare un corretto metodo di studio,
–    organizzare e pianificare al meglio lo studio,
–    prepararsi agli esami,
–    gestire l’ansia d’esame.

E’ inoltre possibile accedere allo Sportello in presenza (corso Castelfidardo 39) previa registrazione su Apply@polito qui

Per tre settimane i 30 studenti selezionati per la prima edizione di CAST – Creating A great Startup, la Summer School organizzata dal Politecnico di Torino hanno partecipato a lezioni e workshop interattivi su come trasformare un’idea in un business sostenibile. Hanno lavorato in team su idee proposte dagli studenti oppure su tecnologie brevettate dall’Ateneo affrontando, sia dal punto di vista teorico che pratico, tutti gli elementi che caratterizzano lo sviluppo di un’idea imprenditoriale: il percorso è stato infatti pensato per fornire le competenze adeguate alla creazione di startup, quali consapevolezza, mentalità e abilità imprenditoriali, comportamenti innovativi

Venerdì 1 ottobre si è tenuta la giornata conclusiva di CAST, che nasce da un’idea dell’EIC Entrepreneurship and Innovation Centre, in collaborazione con CLIK Connection Lab & Innovation Kitchen – due realtà molto attive rispettivamente nel sostegno all’imprenditorialità e nella didattica innovativa al Politecnico di Torino –  e ha coinvolto studenti dei corsi di laurea magistrale e di dottorato dell’Ateneo e delle università partner di Unite!, il network universitario per l’innovazione, la tecnologia e l’ingegneria che riunisce, oltre al Politecnico di Torino, la Technical University of Darmstadt, la Aalto University, la Grenoble INP Graduate school of Engineering and Management, il KTH Royal Institute of Technology, la Universidade de Lisboa, la Universitat Politècnica de Catalunya.

I team di studenti hanno presentato i loro elaborati finali a una giuria composta da personalità locali e internazionali del mondo imprenditoriale: Andrea Basso – CTO di MITO Technology, Alessandro Commito – Direttore di EnVent Capital Markets, Angelo Italiano – Associate del Club dell’Investitori, Marta Nervo – Associate di Venture Factory, Emilio Paolucci – Professore del Politecnico di Torino e Direttore dell’Alta Scuola Politecnica, Gigi Wang – Industry Fellow della Berkeley University.

Questi i progetti presentati:

RENEE (pRotected assEts iN softwarE binariEs)

Una tecnologia del DAUIN – Dipartimento di Automatica e Informatica, che permette la rilevazione automatica degli schemi lasciati nel codice binario dalle tecniche di protezione dei software utilizzate per salvaguardare la proprietà intellettuale contro gli attacchi di reverse engineering. Attraverso tale tecnologia gli operatori della cybersecurity possono ottenere una valutazione veloce e affidabile dello sforzo necessario a un hacker per riconoscere le aree protette, localizzando così i beni di valore nel software.

Energy Harvesting Device – The Singing Showerhead

Tecnologia del DENERG – Dipartimento Energia che consiste nell’integrare un altoparlante audio e una turbina elettrica in un soffione per doccia. La turbina permette di generare energia per alimentare l’altoparlante sfruttando direttamente il flusso d’acqua utilizzato per lavarsi, senza mai doverlo ricaricare attraverso la rete elettrica domestica.

CAMELOT (struCturAl ModEL cOrroboration Toolbox)

Una tecnologia del DISEG – Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica, che attraverso un sistema integrato permette la risoluzione di problemi di caratterizzazione dinamica e il monitoraggio permanente e periodico di strutture e infrastrutture civili complesse.

SIRIO (BIM_VR_IoT Algorithm for SLA)

Un algoritmo, sviluppato all’interno del DISEG – Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica, che consente ai pazienti che soffrono di degrado dei motoneuroni di navigare all’interno di un modello 3D, permettendo l’interazione con oggetti comuni come impianti elettrici, porte e finestre. L’algoritmo crea un sistema scalabile ed estendibile attraverso le informazioni memorizzate nel Building Information Modeling (BIM) di un edificio, integrandolo con la tecnologia IoT per il controllo dell’automazione interna.

CryptoWaste

Idea imprenditoriale che ha come obiettivo quello di dare la possibilità di smistare rifiuti ottenendo una remunerazione in criptovaluta. In questo modo è possibile rendere tale pratica applicabile in qualsiasi paese indipendentemente dalla valuta locale.

Dropper

Dispositivo che permette di monitorare efficacemente l’uso degli spazi attraverso sensori che contano anonimamente le persone e, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale, mostrano i dati salienti su una piattaforma progettata seguendo i desideri, le esigenze e i limiti dei clienti.

Successivamente alle presentazioni si è tenuta una tavola rotonda, moderata dalla professoressa Alessandra Colombelli – Direttrice dell’Entrepreneurship and Innovation Centre,  dal titolo “Where do we go from here?” durante la quale sono state analizzate le opportunità e i servizi disponibili nell’ecosistema imprenditoriale locale e alla quale hanno preso parte Shiva Loccisano – Responsabile per il trasferimento tecnologico al Politecnico di Torino, Arianna Elena Maschietto – Corporate Partner e Program Manager di Plug and Play Tech Center, Maria Elena Odasso – Head of Business Analysis di LIFTT e il professor Giuseppe Scellato – Presidente di I3P.

L’evento si è concluso con la premiazione di CAMELOT, il team vincitore composto da Serena Campioli, Giorgia Coletta, Gaetano Miraglia, Davide Pederbelli, Amair Revilla e Riccardo Valpiani, che ha saputo sviluppare un’idea imprenditoriale potenzialmente capace di creare valore per l’ecosistema locale.

Il programma del corso ha visto la partecipazione di esperti locali e internazionali sui temi dell’imprenditorialità e dell’innovazione, quali Gigi Wang – Industry Fellow della Berkeley University, Rick Rasmussen – Industry Fellow della Berkeley University, Shomit Ghose – General Partner di ONSET Ventures, Whitney Hischier – Professoressa della Haas School of Business, Alessandra Colombelli, Emilio Paolucci – Direttore dell’Alta Scuola Politecnica.

Questa prima edizione ha riscosso grande successo, come dimostrano le 264 application e le 54 idee candidate a fronte dei 30 posti disponibili. Gli studenti selezionati, 67% iscritti ai corsi di laurea magistrale e 33% dottorandi, provengono da diverse aree dell’ingegneria e dell’architettura, una caratteristica che ha permesso loro di confrontarsi ed acquisire soft skill come la capacità di adattamento, la comunicazione efficace e il team work, essenziali per uno studente che ha tra le proprie ambizioni quella di intraprendere una carriera imprenditoriale.

“Un elemento che ha contraddistinto questo percorso è stata la presenza di un forte carattere innovativo delle idee e delle tecnologie sulle quali gli studenti hanno lavorato durante queste settimane. Quattro dei sei team di studenti sono stati coinvolti su tecnologie sviluppate da gruppi di ricerca del Politecnico di Torino al fine di identificare una proposta di valore e una strategia di commercializzazione”, ha ricordato Alessandra Colombelli.

Dall’anno accademico 2019/20 è stato attivato il corso di laurea professionalizzante in Tecnologie per l’industria manifatturiera che è una Laurea di nuova concezione, in linea con il quadro della formazione terziaria della maggior parte dei paesi europei, orientata allo sviluppo nell’arco di tre anni di competenze professionali di immediata spendibilità nel mondo del lavoro.
Tale corso di laurea professionalizzante crea professionisti con un alto profilo professionale in ingegneria industriale, che possono essere rapidamente inseriti in funzioni dell’ingegneria di produzione delle aziende manifatturiere come nell’area ingegneristica degli studi professionali.
La formazione, rivolta ad un massimo di 60 studenti – in accordo con le disposizioni ministeriali – avviene attraverso le metodologie learning by doing e learning by thinking, dando ampio spazio alle attività di laboratorio e alle attività progettuali comprensive di ben tre periodi di tirocinio svolti in azienda.
Avete tempo fino a martedì 21 settembre 2021 per iscrivervi al TIL Test che si terrà in presenza giovedì 23 settembre
Il TIL-LP
Chi può svolgere il test
Il punteggio ottenuto a seguito dello svolgimento del TIL-LP in presenza ha validità esclusivamente per l’immatricolazione all’anno accademico 2021/2022; è necessario pertanto che i candidati abbiano concluso l’ultimo anno di scuola secondaria superiore (secondo il calendario scolastico italiano, quindi con previsione di ottenimento del Classe Nome del Corso Lingua del corso Numero programmato complessivo riservato a studenti comunitari ed equiparati LP03 Tecnologie per l’industria manifatturiera Italiano 60 3 diploma nell’estate 2021) o che abbiano già conseguito il titolo di scuola secondaria superiore all’atto dell’immatricolazione.

Struttura e punteggio del TIL-LP

La prova consiste nel rispondere a 42 quesiti in h. 1.30, i quesiti sono suddivisi in 4 sezioni relative a 4 diverse aree disciplinari.

Il numero di quesiti e il tempo a disposizione per ogni sezione sono così ripartiti:

  • 18 quesiti di matematica e logica in 39 minuti
  • 8 quesiti di tecnologia informatica in 17 minuti
  • 8 quesiti di cultura della tecnologia in 17 minuti
  • 8 quesiti di cultura del progetto in 17 minuti

Per ciascun quesito sono proposte 5 risposte (contraddistinte con le lettere A, B, C, D, E), una sola delle quali è esatta.

Il punteggio sarà formulato assegnando:

  • 1 punto per ogni risposta esatta
  • meno 0,25 punti per ogni risposta sbagliata
  • 0 punti per ogni risposta non data.

Il risultato della prova è immediato e sarà disponibile a conclusione della prova stessa; potrai inoltre consultarlo successivamente nella tua pagina personale di Apply@polito.

Per conoscere gli argomenti trattati al TIL-LP consulta la pagina dedicata alle Conoscenze richieste alla prova di ammissione

Procedura per iscriversi alla prova
Per iscriverti alla prova è necessario registrarti alla procedura Apply e inserire tutti i dati richiesti.
Solo dopo aver inserito tutti i dati richiesti e dopo aver effettuato il “Riepilogo e conferma” ti comparirà la nuova sezione denominata “TIL- Laurea professionalizzante“.
In questa sezione potrai scegliere il turno in cui effettuare il TIL; prima di effettuare il pagamento, verifica quali turni sono ancora disponibili. Nel caso tu non veda il turno di tua preferenza significa che i posti sono esauriti.

Maggiori informazioni per la compilazione del form di Apply sono consultabili alla pagina dedicata “Istruzioni sul Modulo di Registrazione“.

Risultati del TIL-LP
I risultati dei TIL-LP sono resi noti mediante la pubblicazione di:

  1. I risultati del TIL-LP sono resi noti mediante la pubblicazione di una graduatoria di tutti gli studenti per l’assegnazione dei posti disponibili. La data di pubblicazione di tale graduatoria è lunedì 28 settembre 2021;

Scadono domani, venerdì 27 agosto alle ore 12:00, i termini per l’iscrizione su Apply al testi di ammissione online per i corsi di Laurea nell’area di Ingegneria, Design e comunicazione in pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-territoriale del Politecnico di Torino.

Le date del test di ammissione online sono:

  • martedì 31 agosto;
  • mercoledì 1 settembre;
  • giovedì 2 settembre (NUOVA DATA)

Qui trovi il bando e le graduatorie

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