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big open day ied

Gli Open Day di IED tornano con un appuntamento estivo giovedì 12 luglio 2018 presso la sede torinese di Via San Quintino 39.

La giornata sarà dedicata alla presentazione dell’offerta formativa IED: laboratori, aule e spazi progettuali destinati agli studenti saranno le tappe del tour di orientamento per tutti gli interessati ad intraprendere un percorso di studio con l’Istituto Europeo di Design.

Il ventaglio dell’offerta della scuola prevede Corsi Triennali, Master e Corsi di Formazione Continua, erogati sia in lingua inglese che in italiano. Gli staff delle scuole di modadesigncomunicazione e arti visive, insieme con docenti e studenti, saranno presenti per rispondere a tutte le domande e ai dubbi dei futuri alunni.

 

Programma


Corsi Triennali

10.00 – 12.30
Colloqui su prenotazione

14.00 – 14.30
Apertura porte e Registrazione – Giardino

Per i corsi di:

Fashion Design
Design del Gioiello e Accessori
Transportation Design
Interior Design
Product Design
Graphic Design
Fotografia
Illustrazione
Design della Comunicazione

14.30 – 15.00
Benvenuto da parte della Direzione – Aula Magna

16.30 – 18.00
Colloqui motivazionali su prenotazione


Master

10.00 – 12.30
Colloqui su prenotazione

14.00 – 14.30
Apertura porte e Registrazione

14.30 – 15.00

Benvenuto da parte della Direzione – Aula Magna

Possibilità di colloqui di approfondimento con i Coordinatori dei corsi di:

Marketing e Comunicazione
Transportation Design


Corsi di Specializzazione

10.00 – 12:30
Colloqui su prenotazione

14.00 – 14:30
Apertura porte e Registrazione

14.30 – 15:00

Benvenuto da parte della Direzione – Aula Magna


Registrati qui all’Open Day!

 

Murazzi Student Zone Re-Start

Un Re-Start dopo l’alluvione

Un anno e mezzo fa il Po, uscito dal suo letto, inonda le arcate dei Murazzi. È il 24 novembre 2016 e dopo giorni di precipitazioni torrenziali, le acque della piena sommergono la Murazzi Student Zone, scardinando il grande portone di legno e trascinando tavoli, sedie e arredi.

Dal giorno della prima apertura, avvenuta il 10 maggio 2013, la Murazzi Student Zone diviene punto di riferimento per la comunità studentesca torinese e per i liberi professionisti, accogliendo, accanto all’attività di aula studio, numerosi dibattiti e presentazioni di libri, mostre e corsi.

La nuova Murazzi

Dopo 558 giorni di chiusura, centinaia di chili di fango spalato e innumerevoli ore di lavoro, la Murazzi Student Zone è rinata, con un Re-Start che ha presentato l’aula completamente rimessa a nuovo. Da novembre 2017, infatti, i lavori di ristrutturazione hanno ripristinato gli impianti elettrici e gli intonaci, così come le porte d’accesso, gli arredi interni e i servizi igienici.

Mercoledì scorso, 6 giungo 2018, lo spazio è stato così restituito alla cittadinanza, o meglio, a quei “cittadini speciali” che sono gli studenti, così come sono stati definiti dall’assessore Marco Giusta. “Dedico questa giornata a tutti coloro che hanno permesso a questo luogo di tornare a essere punto di riferimento per lo studio e il divertimento, vista anche la prossima sessione di esami che rende uno spazio come questo ancora più importante per tutte le studentesse e gli studenti” ha aggiunto. Alla conferenza stampa di presentazione c’era anche Sergio Scamuzzi, vicerettore per la Comunicazione di ateneo dell’Università degli Studi di Torino: “Se non ci fosse la Murazzi Student Zone bisognerebbe inventarla” ha chiosato.

Un pezzo di città che riapre, un luogo di studio, concentrazione e condivisione per i tanti studenti che si apprestano a fronteggiare la sessione estiva. Uno spazio di 650 metri quadrati, colorato e vivace, con 270 posti disponibili e wi-fi libero e gratuito. Il tutto in una location d’eccezione, sotto arcate antiche, accanto allo scorrere incessante del fiume e alla vegetazione dei parchi cittadini.

Murazzi Student Zone è un progetto promosso dalla Città di Torino e dal servizio per l’orientamento universitario, StudyinTorino.

Buono Studio!

 

home food

Dall’Università di Genova arrivano le home food, aule-pranzo dove poter riscaldare e mangiare comodamente i pasti portati da casa. “Siamo stanchi di mangiare in corridoio, di non trovare posto per studiare, di mangiare cibo freddo” protestavano a gran voce, qualche settimana fa, gli Spazi-entiti di Torino, gruppo di studenti che al Campus Luigi Einaudi denunciava mancanza di spazi dove poter consumare i baracchini portati da casa. Se Unito non si è mossa, Genova è invece un esempio da imitare.

Il disagio del pranzo è trasversale. A Genova come a Torino gli studenti devono organizzare la propria giornata in università, decidere cosa e dove mangiare, incastrare il pranzo tra una lezione e l’altra. Così, alcuni decidono portare il cibo da casa: baracchini, tupperware e schiscette. Comincia poi la ricerca del posto dove consumare il pasto, rigorosamente freddo.

Paolo Comanducci, rettore di Unige, ha così deciso “di rispondere alle sempre crescenti richieste degli studenti”. Le aule home food sono state dotate di forni a microonde, tavoli e sedie, lavandini per lavarsi le mani e wi-fi libero. E Torino? Nessuna risposta concreta finora, ma l’Università degli Studi dispone oggi di un caso-studio virtuoso a cui prestare attenzione: quello di Genova.

Sciopero docenti UniTo

Il Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria ha proclamato uno sciopero durante la prossima sessione estiva di esami a.a. 2017-2018, nel periodo compreso tra il 1 giugno 2018 e il 31 luglio 2018.

I/Le docenti che aderiscono alla protesta si astengono dal tenere il primo appello d’esame programmato. Gli appelli successivi della sessione estiva si svolgeranno normalmente.

È prevista la possibilità di programmare appelli straordinari:

  • a partire dal quattordicesimo giorno da quello dello sciopero, se l’appello è unico nel periodo tra il 1 giugno e il 31 luglio o se per l’appello del giorno dello sciopero si hanno solo 5 (o meno di 5) appelli all’anno
  • indicativamente 7 giorni da quello dello sciopero, per studenti e studentesse laureandi/e, Erasmus, con particolari problemi di salute o studentesse in attesa di un bambino.

Viene così assicurato lo svolgimento di almeno un appello per tutti gli esami di profitto nell’ambito della sessione estiva.

Sulla base dei principi del diritto di sciopero, i/le docenti non sono tenuti a comunicare preventivamente la loro intenzione di scioperare. 

Per maggiori informazioni, si rimanda al sito Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria, alla pagina Sciopero giugno-luglio 2018. Al fondo di questa pagina ci sono documenti di approfondimento, indirizzati ai Docenti e Ricercatori che aderiscono allo sciopero, ma che possono fornire chiarimenti importanti anche a studenti e studentesse.

In particolare, si segnala:

  • Integrazione indicazioni per sciopero 24-5-2018.pdf, è un documento strutturato sotto forma di domande e risposte, che fornisce indicazioni puntuali e operative sulle modalità di sciopero di docenti e ricercatori (per esempio, le modalità con cui si terrà l’eventuale appello straordinario e come richiederlo, le regole previste per studenti e studentesse che hanno oggettiva urgenza di sostenere l’esame)
  • Indicazioni dettagliate per lo sciopero 8-5-2018.pdf, il documento iniziale, dove si trovano informazioni sulle motivazioni per cui è stato indetto lo sciopero e le indicazioni di base sui meccanismi dello sciopero.

UniTo conferma la sua massima disponibilità per cercare di minimizzare il disagio per studenti e studentesse.

Eventuali nuove comunicazioni di Ateneo verranno fornite attraverso il portale unito.it, nella sezione ‘Avvisi’ della home page.

Progetto Start@UniTo

Stai per iniziare il tuo percorso di studi universitario e intendi iscriverti all’Università di Torino?
Qualunque sia il corso di laurea che ti interessa, UniTo mette a tua disposizione 20 insegnamenti on line gratuiti che puoi seguire mentre frequenti la scuola anche se non sei ancora uno studente universitario.

Il Progetto è stato realizzato dai Dipartimenti dell’Università di Torino con il contributo della Compagnia di San Paolo.

Potrai studiare con il ritmo più adatto a te, allenarti con i test di autovalutazione e sostenere l’esame appena immatricolato. Iscriversi è semplice e veloce: collegati alla piattaforma Start@UniTO e scegli i corsi più vicini ai tuoi interessi, accedi con un clic utilizzando le tue credenziali social e dai subito inizio al tuo nuovo percorso di studi.

Gli insegnamenti riguardano discipline dei primi anni accademici di quasi tutti i corsi di studio dell’Ateneo – dalla fisica alla sociologia, dall’informatica all’antropologia culturale, dal diritto alle lingue, dalla matematica alla zoologia –  e sono pensati appositamente per chi deve avvicinarsi agli studi universitari; sono facilmente accessibili perché si trovano su una piattaforma multimediale dedicata.

Troverai tanti contenuti multimediali da esplorare con il ritmo che preferisci e potrai metterti alla prova con i test di autovalutazione. Terminato il percorso e superato il test finale, otterrai un certificato di frequenza del tuo primo corso universitario e potrai sostenere l’esamenon appena immatricolato, con subito i primi crediti sul libretto.

Start@UniTO ti fa iniziare l’Università con il piede giusto: non solo ti aiuta ad orientarti nella scelta del percorso di studi più adatto a te, ma ti permette di ottenere già ad inizio carriera un esame universitario superato!

Il Rettore Ajani presenta il Progetto Start@Unito.

 

Enjoy-the-Difference

COS’ E’ ENJOY THE DIFFERENCE (ETD)?
ENJOY THE DIFFERENCE è un progetto nato nel 2011 dalla collaborazione di un gruppo di studenti e docenti dell’Università di Torino, Comune di Torino – Servizio Passpartout e alcune associazioni.

L’intendo primario di ETD è coniugare l’esigenza degli studenti di trovare una casa ad un prezzo ragionevole e l’esigenza di promuovere la vita indipendente delle persone con disabilità attraverso soluzioni abitative e arricchimento della rete sociale. Si tratta di una convivenza alla pari della durata di un anno fra studenti universitari e giovani con disabilità motoria o sensoriale, durante la quale non sono presenti attività strutturate o specifici orari da rispettare. Il progetto è rivolto agli studenti dell’Università di Torino e giovani con disabilità e prevede dei nuclei di coabitazione in Torino, formati da gruppi misti.

PERCHE’ ENJOY THE DIFFERENCE?
La sfida è proporre la diversità come occasione:

  • Perchè ognuno ha il diritto di una vita indipendente su base di uguaglianza con gli altri, come sancito dalla Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità.
  • Perchè il riconoscimento delle differenze sia un punto di partenza, un luogo fertile dove trovare un’occasione di arricchimento.
  • Per crescere, per vivere nuove esperienze, per mettersi alla prova nell’incontro e nella conoscenza dell’altro.

ETD intende promuovere un cambiamento di prospettiva: studenti e ragazzi con disabilità insieme per andare oltre gli stereotipi e i luoghi comuni. Ragazzi disabili con voglia di divertirsi e vivere la propria vita, invece di sofferenza e limite, studenti con senso di responsabilità, idee sul futuro e capacità di inventarsi modi nuovi di partecipare, invece di ragazzi svogliati e passivi che si trascinano da un’aula all’altra.

COME FARE PER PARTECIPARE?
Tutti gli studenti universitari e tutti i giovani con disabilità motoria o sensoriale in cerca di una casa, possono candidarsi per diventare futuri coinquilini!
E’ semplice, basta compilare il form on-line qui: https://www.centrostudidivi.unito.it/progetti/etd

Candiolo: sintetizzata una nuova proteina antitumorale

Un nuovo risultato è stato raggiunto dall’Istituto di Candiolo, storico centro specializzato nel trattamento delle patologie oncologiche, con sede nella città metropolitana. Il team di ricercatori dell’Università di Torino e dell’istituto ha sintetizzato una versione mutata della Semaforina, una proteina umana che svolge il ruolo di molecola segnale (da qui il nome) e che è impiegata nella differenziazione neuronale a livello embrionale.

La Semaforina ha un ruolo attivo nelle strategie di cura contro il cancro grazie alla sua capacità di normalizzare i vasi tumorali. Nella sua versione naturale, tuttavia,  questa proteina non è un candidato terapeutico ottimale a causa dei suoi effetti collaterali. È nata da qui l’esigenza di sintetizzarne una mutazione priva di controindicazioni. La sintesi, Semaforina 3A A106K, è stata presentata e descritta dai ricercatori in un articolo pubblicato su Science Translation Medicine, importante rivista internazionale del settore.

Guido Serini, Enrico Giraudo e Luca Tamagnone, docenti dell’Università di Torino e direttori di tre laboratori di ricerca dell’Istituto di Candiolo, FPO – IRCCS, hanno inoltre dimostrato l’abilità della SEMA3A mutante di inibire il progredire delle metastasi, potenziando gli effetti chemioterapici in modelli murini di carcinoma del pancreas.

L’Orientamento Unito continua! L’edizione 2018 delle Giornate di Orientamento si è conclusa, ma una serie di eventi è ancora a disposizione per gli studenti con le idee ancora poco chiare.

Nell’ambito di Università a Porte Aperte, sono stati organizzati numerosi incontri con docenti e studenti seniores, lezioni e visite guidate nelle sedi universitarie. Il programma è rivolto principalmente agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, ma anche a tutti coloro che hanno bisogno di orientarsi per proseguire il loro percorso di studi.

Oltre all’attività Università a Porte Aperte, le singole Scuole e Dipartimenti organizzano nel corso dell’anno accademico anche altre attività. Il Catalogo delle attività di orientamento riporta tutte le iniziative previste insieme con i riferimenti a cui rivolgersi per avere maggiori informazioni circa le singole realtà dipartimentali.

Se sei ancora in dubbio e non sai quale percorso universitario intraprendere, scarica il catalogo in pdf, consulta il programma e trova l’incontro di orientamento che fa al caso tuo! Catalogo attività di orientamento 2017-2018.

Bambini e bambine studenti al Politecnico per un giorno

Torna l’iniziativa ‘Bambine e Bambini un giorno all’Università’

Anche quest’anno torna al Politecnico l’iniziativa promossa dalla Città di Torino insieme agli Atenei torinesi “Bambine e Bambini un giorno all’Università”, il percorso di attività all’interno delle università per far scoprire ai più piccoli il mondo della ricerca scientifica e tecnologica. Il progetto è promosso dall’Assessorato all’Istruzione della Città di Torino, attraverso l’Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile (ITER).

 

Dal 7 al 9 maggio, tra le 9 e le 12.30, alcune classi quarte e quinte delle scuole elementari torinesi saranno accolte al Politecnico per una serie di attività mirate a illustrare ai più piccoli la ricerca del Politecnico. Oggi, 8 maggio, alle 9.00 ad accogliere i bambini sarà il Rettore Guido Saracco.

 

Si entrerà poi nel vivo delle attività:

Visione e colore

Il laboratorio propone la cultura della visione come momento formativo del bambino e della sua personalità; l’attività permette ai bambini di sperimentare visione e colore, misura e proporzione con semplici supporti creati ad hoc.


Origami e forme

L’attività accompagna i bambini alla lettura delle forme semplici nascoste nella forma costruita, attraverso un processo di riconoscimento e astrazione degli elementi significativi. La loro modellazione cartacea permette di coglierne i fondamenti geometrico teorici e assimilarli in modo semplice e pratico.


Rover DIANA

Sarà possibile vedere in azione un modello di un rover che verrà portato sulla Luna nei prossimi anni dal team ITALIA, un consorzio di aziende e università italiane partecipanti alla competizione internazionale Google Lunar X-Prize, scopo di questo veicolo sarà percorrere almeno 500m e inviare a Terra immagini in alta risoluzione di un sito di allunaggio Apollo o di un’altra precedente missione lunare.


La pallina sospesa

I bambini potranno effettuare un curioso esperimento.Tutti sappiamo che se prendiamo una pallina fatta con un lamierino di ferro e la lasciamo andare, questa cade per terra.

Sappiamo anche che prendendo una calamita, esiste una forza magnetica, che attira la pallina alla calamita, e quindi la pallina rimane attaccata alla calamita.

Ma cosa succede se la forza magnetica della calamita è uguale alla forza che fa cadere la pallina?

Potrebbe sembrare una magia, ma in questo caso la pallina rimane sospesa nello spazio. Far levitare un oggetto significa mantenerlo sollevato in posizione stabile, senza toccarlo, come fanno alcuni illusionisti nei loro spettacoli.


Pendolo inverso

Se appoggiate una biro in verticale sul palmo della vostra mano riuscite a farla stare in piedi come farebbe un giocoliere? Non è facile, ma per qualche secondo possiamo riuscirci.


Lego Mindstorm

Ed ecco qualcosa che a voi è più familiare…i mattoncini Lego. Ma cosa ci fanno i Lego al Politecnico?

Con la serie Lego Mindstorm non solo ci sono dei mattoncini con cui costruire oggetti, ma anche un piccolo computer che possiamo programmare per far muovere dei motorini o per leggere dei sensori (che si trovano dentro i mattoncini).

Ad esempio possiamo costruire un automobilina che quando tocca un ostacolo può tornare indietro di un po’ e sterzare, cercando così di aggirarlo.

Insomma, basta avere un po’ di fantasia e possiamo davvero inventare tantissimi progetti divertenti. Durante l’attività i bambini potranno veder muovere robottini in lego precedentemente montati.


La chimica si trasforma in elettricità

L’idea è quella di presentare come la scienza può essere applicata ed ottenere soluzioni tecnologiche che usiamo quotidianamente. Anche una materia apparentemente ostica e difficile come la chimica può essere divertente e magica.

Si propongono dunque alcune attività che possono essere realizzate direttamente dai bambini:

  • realizzare una semplice pila con le cose di tutti i giorni (rame e zinco in un limone e misurare qualche parametro elettrico o accendere un led)
  • dissociare l’acqua in idrogeno e ossigeno usando una soluzione di acqua e bicarbonato e due matite da disegno… e una pila.

Infine attività di sola dimostrazione: variazione del volume del gas contenuto in palloncini per effetto dell’abbassamento della temperatura con l’uso di azoto liquido, oppure produzione di anidride carbonica per decomposizione del carbonato di calcio con un acido.


Team H2politO

Sarà spiegato il funzionamento di un veicolo ibrido, quindi mosso grazie a un motore elettrico e uno termico, che consente di consumare meno combustibile. Il veicolo è progettato per partecipare a competizioni studentesche di bassi consumi, in cui tutti i veicoli sono pensati e realizzati da giovani studenti che vogliono pensare alla mobilità cittadina in modo più “green”.


Squadra corse

La Squadra Corse è un team studentesco del Politecnico di Torino che nasce nell’inverno del 2004 dall’idea di 10 studenti appassionati dell’ingegneria e del motorsport.

L’obiettivo è di progettare e costruire ogni anno una monoposto da competizione per prendere parte al campionato di Formula SAE provenienti dalle migliori università del mondo nata nel 1981

su idea della Society of Automotive Engineers.


POLICUMBENT

Vuoi sapere quanto fa la bici più veloce del mondo e perchè non si usa al Giro d’Italia? Vuoi scoprire che cos’è un velomobile?

Il Team studentesco Policumbent studia, progetta e realizza veicoli a propulsione umana per affrontare le sfide dei record sportivi e quelle della mobilità di tutti i giorni. Una ricerca a cavallo tra scienza, ingegneria e sport per esplorare i limiti delle abilità umane. Saranno esposti e spiegati alcuni dei prototipi realizzati e i nuovi progetti e con un po’ di fortuna si potrà anche dare qualche colpo di pedale.


GRUPPO STORICO

Verrà presentato il modello in scala del tetto del Castello del Valentino e una breve introduzione alla storia dell’architettura della dimora sabauda.

 

 

CSI, NCIS: verità e finzioni sulla scena del crimine

E’ la scienza a risolvere i casi? Ed è così semplice come ci fanno sperare le fiction?  CSI-NCIS… la scienza sulla scena del crimine, tra verità e finzione risponderà a questi ed altri quesiti oggi, 7 maggio, presso l’Aula Magna “Cavallerizza Reale” dell’Università degli Studi di Torino, a partire dalle ore 17.

L’evento, organizzato dall’Associazione Amici dell’Università di Torino, sta già riscuotendo un enorme successo, con oltre 400 adesioni. Per prenotarsi è possibile chiamare il numero di telefono 011 660 42 84  o scrivere alla mail info@amiciunito.it

Questo interesse eccezionale è in buona parte imputabile al successo delle serie TV, ma quanto sono reali gli scenari delle fiction?

Risponde Luciano Garofano ex Comandante RIS Carabinieri di Parma e Presidente dell’accademia Italiana Scienze Forensi:

Le fiction ovviamente hanno tempistiche che portano a velocizzare e semplificare molto il lavoro della Scientifica; noi siamo legati alle normative, le quali richiedono formalità nel rispetto dei diritti della persona: nella realtà è necessario fare verifiche, convocare tutte le parti; i tempi reali sono allungati nel rispetto delle leggi. Inoltre, dobbiamo mettere in conto problematiche molto serie e frenanti: se da un lato la scienza oggi ci offre delle possibilità incredibili, per cui basta una minima traccia e abbiamo immediatamente dei risultati fruibili, dall’altro purtroppo siamo rimasti un po’ indietro rispetto a quelle che sono le procedure che riguardano la scena del crimine. Quindi, per certi versi siamo riusciti a fare dei passi da gigante nell’attività di laboratorio, però non si è sviluppata parallelamente l’attenzione alla scena del crimine. Le tecniche hanno migliorato la sensibilità, ma hanno aumentato il rischio di “contaminazione innocente”; serve assolutamente recuperare in termini di formazione e migliorare le procedure”.

E il punto di vista del medico legale?

Roberto Testi, Medico Legale Asl della Citta di Torino, trova interessanti e spesso divertenti le serie con protagonisti i suoi “colleghi”:

“La realtà è meno romanzata ma a volte più interessante della fiction – afferma – La realtà ha delle intuizioni e offre degli spunti che gli sceneggiatori non arrivano neanche a immaginare”.

L’investigazione scientifica andrà a sostituire l’intuizione dell’investigatore tradizionale?

“Assolutamente no, – risponde Garofano – perché l’investigazione scientifica deve essere sempre vista in un’ottica integrata con l’indagine tradizionale. Quest’ultima dà gli spunti senza i quali l’investigazione scientifica non ha ragione d’essere, e viceversa”.

Durante l’incontro, si parlerà anche dell’approccio psicologico al soggetto criminale. Georgia Zara, Professore Associato Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, si occupa di “sex offender”, di maltrattanti e di uomini che uccidono le donne:

“Il mio campo d’azione è la fase successiva alla condanna degli autori di reato: valutazione di rischio, pericolosità sociale, cosa fare nel caso di soggetti che hanno una carriera di crimini sessuali…

Con la Medicina Legale sto lavorando a uno studio su 264 casi di donne uccise nella zona di Torino dal 1970 ad oggi; stiamo cercando di capire quali sono le dinamiche, i fattori di rischio, la tipologia di relazione con l’autore di reato, cosa ha portato al femminicidio…

Lo psicologo ha un ruolo fondamentale, soprattutto nel capire il rischio di ricaduta criminale. Perché un individuo che ha iniziato una carriera criminale continua a farlo? Molto spesso la carriera criminale di alcuni soggetti assorbe tutta la loro vita. Capire i processi di rischio che sono alla base di questi meccanismi significa poter agire a livello preventivo e intervenire a livello comportamentale sui fattori criminogenici”. 

E si ritorna alla TV e all’ interrogativo se troppi programmi di tipo “criminoso” possano influire negativamente sulla psiche di chi li guarda.

Come si è trasformata la professione dell’investigatore scientifico nel corso degli anni? E come è vissuta da chi la svolge?

Ce ne parla Sergio Festa, Maresciallo Maggiore in congedo, già operatore della Sezione Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Torino.

Qui a Torino, da un armadio con tre cassetti contenente macchine fotografiche e lente d’ingrandimento, abbiamo creato un laboratorio. Per noi, la prima svolta è avvenuta all’inizio degli anni ’90 con le indagini su Donato Bilancia (assassino seriale che colpiva tra Piemonte e Liguria) e il caso di Erika e Omar (il “delitto di Novi Ligure”). Una svolta soprattutto dal punto di vista di fiducia verso i rilievi scientifici che hanno permesso di risolvere questi casi.

La seconda parte dell’incontro sarà dedicata alla formazione. Come s’intraprende la carriera di investigatore scientifico, quali studi sono necessari e quali tipi di specializzazioni? Tutto ciò che c’è da sapere per diventare un vero “Gil Grissom”, sarà spiegato da docenti dell’Università di Torino, tra i quali Giancarlo Divella (Medicina Legale) e Cristina Giacoma (Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi).


Relatori

Luciano Garofano, Ex Comandante RIS Carabinieri PARMA. Presidente Accademia Italiana Scienze Forensi;

Sergio Festa, Mar. Maggiore in congedo, già operatore Sezione Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Torino;

Roberto Testi, Medico Legale ASL Città di Torino;

Alessio Ferrara, Biologo Forense;

Paolo Garofano, Direttore laboratorio biologia forense;

Alberto Mittone, Avvocato Penalista del Foro di Torino;

Onelio Dodero, Componente del gruppo di lavoro Criminalità Organizzata e Sicurezza Urbana della Procura di Torino;

Georgia Zara, Professore Associato Dipartimento di Psicologia, Università di Torino;

Giancarlo Divella, Professore Ordinario di Medicina Legale e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Legale Università di Torino;

Giuliano Carlo Geminiani, Direttore di Psicologia Criminologica e Forense Università di Torino;

Cristina Giacoma, Direttrice Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi;

Marco Vincenti, Direttore del Dipartimento di Chimica – Università di Torino.

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