CSI, NCIS: verità e finzioni sulla scena del crimine

E’ la scienza a risolvere i casi? Ed è così semplice come ci fanno sperare le fiction?  CSI-NCIS… la scienza sulla scena del crimine, tra verità e finzione risponderà a questi ed altri quesiti oggi, 7 maggio, presso l’Aula Magna “Cavallerizza Reale” dell’Università degli Studi di Torino, a partire dalle ore 17.

L’evento, organizzato dall’Associazione Amici dell’Università di Torino, sta già riscuotendo un enorme successo, con oltre 400 adesioni. Per prenotarsi è possibile chiamare il numero di telefono 011 660 42 84  o scrivere alla mail info@amiciunito.it

Questo interesse eccezionale è in buona parte imputabile al successo delle serie TV, ma quanto sono reali gli scenari delle fiction?

Risponde Luciano Garofano ex Comandante RIS Carabinieri di Parma e Presidente dell’accademia Italiana Scienze Forensi:

Le fiction ovviamente hanno tempistiche che portano a velocizzare e semplificare molto il lavoro della Scientifica; noi siamo legati alle normative, le quali richiedono formalità nel rispetto dei diritti della persona: nella realtà è necessario fare verifiche, convocare tutte le parti; i tempi reali sono allungati nel rispetto delle leggi. Inoltre, dobbiamo mettere in conto problematiche molto serie e frenanti: se da un lato la scienza oggi ci offre delle possibilità incredibili, per cui basta una minima traccia e abbiamo immediatamente dei risultati fruibili, dall’altro purtroppo siamo rimasti un po’ indietro rispetto a quelle che sono le procedure che riguardano la scena del crimine. Quindi, per certi versi siamo riusciti a fare dei passi da gigante nell’attività di laboratorio, però non si è sviluppata parallelamente l’attenzione alla scena del crimine. Le tecniche hanno migliorato la sensibilità, ma hanno aumentato il rischio di “contaminazione innocente”; serve assolutamente recuperare in termini di formazione e migliorare le procedure”.

E il punto di vista del medico legale?

Roberto Testi, Medico Legale Asl della Citta di Torino, trova interessanti e spesso divertenti le serie con protagonisti i suoi “colleghi”:

“La realtà è meno romanzata ma a volte più interessante della fiction – afferma – La realtà ha delle intuizioni e offre degli spunti che gli sceneggiatori non arrivano neanche a immaginare”.

L’investigazione scientifica andrà a sostituire l’intuizione dell’investigatore tradizionale?

“Assolutamente no, – risponde Garofano – perché l’investigazione scientifica deve essere sempre vista in un’ottica integrata con l’indagine tradizionale. Quest’ultima dà gli spunti senza i quali l’investigazione scientifica non ha ragione d’essere, e viceversa”.

Durante l’incontro, si parlerà anche dell’approccio psicologico al soggetto criminale. Georgia Zara, Professore Associato Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, si occupa di “sex offender”, di maltrattanti e di uomini che uccidono le donne:

“Il mio campo d’azione è la fase successiva alla condanna degli autori di reato: valutazione di rischio, pericolosità sociale, cosa fare nel caso di soggetti che hanno una carriera di crimini sessuali…

Con la Medicina Legale sto lavorando a uno studio su 264 casi di donne uccise nella zona di Torino dal 1970 ad oggi; stiamo cercando di capire quali sono le dinamiche, i fattori di rischio, la tipologia di relazione con l’autore di reato, cosa ha portato al femminicidio…

Lo psicologo ha un ruolo fondamentale, soprattutto nel capire il rischio di ricaduta criminale. Perché un individuo che ha iniziato una carriera criminale continua a farlo? Molto spesso la carriera criminale di alcuni soggetti assorbe tutta la loro vita. Capire i processi di rischio che sono alla base di questi meccanismi significa poter agire a livello preventivo e intervenire a livello comportamentale sui fattori criminogenici”. 

E si ritorna alla TV e all’ interrogativo se troppi programmi di tipo “criminoso” possano influire negativamente sulla psiche di chi li guarda.

Come si è trasformata la professione dell’investigatore scientifico nel corso degli anni? E come è vissuta da chi la svolge?

Ce ne parla Sergio Festa, Maresciallo Maggiore in congedo, già operatore della Sezione Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Torino.

Qui a Torino, da un armadio con tre cassetti contenente macchine fotografiche e lente d’ingrandimento, abbiamo creato un laboratorio. Per noi, la prima svolta è avvenuta all’inizio degli anni ’90 con le indagini su Donato Bilancia (assassino seriale che colpiva tra Piemonte e Liguria) e il caso di Erika e Omar (il “delitto di Novi Ligure”). Una svolta soprattutto dal punto di vista di fiducia verso i rilievi scientifici che hanno permesso di risolvere questi casi.

La seconda parte dell’incontro sarà dedicata alla formazione. Come s’intraprende la carriera di investigatore scientifico, quali studi sono necessari e quali tipi di specializzazioni? Tutto ciò che c’è da sapere per diventare un vero “Gil Grissom”, sarà spiegato da docenti dell’Università di Torino, tra i quali Giancarlo Divella (Medicina Legale) e Cristina Giacoma (Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi).


Relatori

Luciano Garofano, Ex Comandante RIS Carabinieri PARMA. Presidente Accademia Italiana Scienze Forensi;

Sergio Festa, Mar. Maggiore in congedo, già operatore Sezione Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Torino;

Roberto Testi, Medico Legale ASL Città di Torino;

Alessio Ferrara, Biologo Forense;

Paolo Garofano, Direttore laboratorio biologia forense;

Alberto Mittone, Avvocato Penalista del Foro di Torino;

Onelio Dodero, Componente del gruppo di lavoro Criminalità Organizzata e Sicurezza Urbana della Procura di Torino;

Georgia Zara, Professore Associato Dipartimento di Psicologia, Università di Torino;

Giancarlo Divella, Professore Ordinario di Medicina Legale e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Legale Università di Torino;

Giuliano Carlo Geminiani, Direttore di Psicologia Criminologica e Forense Università di Torino;

Cristina Giacoma, Direttrice Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi;

Marco Vincenti, Direttore del Dipartimento di Chimica – Università di Torino.