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Apenet

Venerdì 16 marzo 2018, nella Sala degli Affreschi della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) in Piazza Rondanini, 48 a Roma, è stata presentata APEnet la Rete italiana degli Atenei ed Enti di Ricerca per il Public Engagement – in occasione del Workshop “Destinazione Public Engagement #2” organizzato in collaborazione con ANVUR, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca.

Il network ha preso forma da una proposta emersa nella prima tappa del Workshop, organizzato dall’Università degli Studi di Torino nel dicembre 2015, che ha visto la partecipazione di 100 delegati da 28 Atenei ed Enti di Ricerca di tutta Italia. Nel mese di febbraio 2017 l’Università di Torino ha dato seguito alla proposta lanciando l’adesione ad APEnet, che oggi conta 36 Atenei e 2 Enti di Ricerca.

In analogia con quanto è accaduto già in altri paesi europei, APEnet nasce per supportare Università ed Enti di Ricerca nella condivisione e nella valorizzazione di programmi, obiettivi ed iniziative per il Public Engagement, riconosciuto a livello internazionale come un modo nuovo ed efficace di fare didattica attraverso la condivisione dei risultati della ricerca e il coinvolgimento di ricercatrici/ricercatori e mondo produttivo, policy makers, studenti delle scuole, cittadini. 

La sfida alla quale l’università è chiamata a rispondere, in quanto fabbrica di conoscenza, è far sì che la produzione di conoscenza e innovazione diventi un processo inclusivo e condiviso con la comunità. La cosiddetta terza missione si configura oggi come un forte impegno di responsabilità sociale e di restituzione al territorio.

In particolare gli obiettivi di APEnet sono:

  • contribuire – in collaborazione con i diversi attori istituzionali del sistema ricerca italiano (MIUR, CUN, CRUI, ANVUR, ecc.) – alla valorizzazione e valutazione delle iniziative di Public Engagement;
  • sensibilizzare, formare e aggiornare il personale (di ricerca e tecnico-amministrativo) degli Atenei e degli Enti di ricerca;
  • condividere e promuovere esperienze nazionali e internazionali;
  • sviluppare una piattaforma comune e condivisa per la promozione, il monitoraggio e la valutazione delle iniziative di Public Engagement;
  • promuovere e sviluppare la presenza del Public Engagement all’interno dei programmi universitari (corsi di laurea e di dottorato);
  • promuovere la ricerca sui temi del Public Engagement.

Qui l’elenco degli Atenei e degli Istituti di Ricerca membri di APEnet.

Per informazioni: Andrea De Bortoli
Università di Torino – Resp. Valorizzazione Della Ricerca e Public Engagement – Agorà Scienza.

Tel. 011 6702738

Email: publicengagement@unito.it

Online sul sito dell’ Università degli Studi di Torino il nuovo bando per le collaborazioni part-time delle 200 ore.

L’Università affida infatti ogni anno ai propri studenti attività di collaborazione da prestare a tempo parziale presso le strutture universitarie, per un ammontare massimo di 200 ore per ciascuno studente collocatosi in graduatoria utile.

Il termine ultimo per presentare domanda è fissato a venerdì 18 novembre 2016, ore 12.00

Per tutte le informazioni relative alla modalità di sottoscrizione al bando, visita il sito.

Il podio della XII Sturt Cup Piemonte e Valle d’Aosta è dell’ Incubatore d’Impresa dell’Università di Torino 2i3T:

  • Al primo posto Panoxyvir, primo spray nasale antivirale in grado di prevenire e curare il raffreddore con l’uso innovativo di ossisteroli, molecole fisiologiche derivate dall’ossidazione enzimatica del colesterolo.Il progetto è stato sviluppato da: David Lembo, responsabile laboratorio di Virologia Molecolare e Ricerca Antivirale – Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche di Orbassano; Giuseppe Poli, responsabile laboratorio Patologia – Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche di Orbassano; unitamente ai due Dottori di Ricerca che hanno contribuito alla scoperta: Andrea Civra, PhD, virologo, attualmente assegnista presso Università di Torino e Valeria Cagno, PhD, virologa, attualmente borsista presso Università di Ginevra.
  • Il secondo posto è del progetto R3Cube, un elettrodomestico professionale dedicato ai piccoli operatori sanitari (dentisti, veterinari, ecc.), che grazie a una tecnologia brevettata, sterilizza e compatta i rifiuti pericolosi nel luogo e al momento stesso in cui gli operatori li producono, trasformandoli in combustibile da rifiuto ricco di energia.
  • Il quarto posto appartiene al NIB Biotec, un progetto di ricerca condotto dal Laboratorio di Immunologia dei tumori del CeRMS, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, e che ha sviluppato metodologia e strumenti per ottimizzare lo screening del tumore alla prostata e ridurre le biopsie inutili.