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Ci siamo, ormai mancano pochissimi giorni all’open day del nostro evento di orientamento “READY STEADY…” che si terrà all’interno della bellissima sede del “Cineporto” in via Cagliari 40 a Torino dal 6 al 10 febbraio. La partecipazione é gratuita ed è riservata ai gruppi classe tutti i giorni fino alle 14 previa prenotazione mentre l’accesso é libero giovedì e venerdì dalle 14 alle 17.

Venite a trovarci, potrete trovare le risposte alle vostre domande che riguardano la vostra scelta dopo le scuole superiori.

Ci rendiamo conto che questa decisione non è delle più semplici, rappresenta qualcosa d’importate, una strada da percorre, un percorso.

Bene, noi sappiamo come rendervi il tutto più facile nell’affrontare al meglio questo cammino per renderlo il meno tortuoso possibile.

Avrete a disposizione studenti e studentesse universitarie per chiacchierare e capire meglio dal di dentro come funziona il mondo universitario, oltre ad orientatori professionisti

Approfittatene per toglierti dubbi e perplessità, esistiamo per questo…

Confrontate i corsi di laurea, fatelo pure, essere indecisi e avere dubbi è normale, ma fate in modo che usciti dall’esperienza realizzata da noi di “Study In Torino”, non ne abbiate neanche mezzo!

Quindi usateci, e siate più egoisti possibili perché la scelta la fate voi non noi per voi!

Allora ci si vede presto, mi raccomando.

Ai primi accenni dello scoppio di una malattia epidemiologi, operatori sanitari, decisori politici e scienziati si rivolgono a sofisticati modelli di previsione per determinare in che modo la malattia si sta diffondendo e che cosa dovrebbe esser fatto per minimizzare il rischio di contagio. Una ricerca in collaborazione tra il Politecnico di Torino e la New York University Tandon School of Engineering sta rivoluzionando il processo di modellazione tradizionale, ottenendo previsioni più semplici da calcolare e più efficaci all’interno di un mondo iperconnesso.

Tutti i modelli predittivi correlano il movimento di una malattia alla popolazione nel corso del tempo, ma le simulazioni odierne non sempre tengono conto in maniera efficace di un aspetto ovvio: la mobilità e l’attività variano tra le persone e queste variazioni hanno un impatto sulla probabilità di contrarre o diffondere la malattia.

Un nuovo paradigma è stato esposto in un paper pubblicato sulla prestigiosa rivista Physical Review Letters da Alessandro Rizzo, professore associato del Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico e visiting professor alla New York University Tandon School of Engineering, Lorenzo Zino, dottorando del Politecnico in matematica pura e applicata, e Maurizio Porfiri, professore di Ingegneria meccanica e aerospaziale alla New York University Tandon School of Engineering.

Nel futuro, i ricercatori si aspettano che questo modello possa aiutare gli operatori del settore ad affrontare un’epidemia, incluse l’attuazione di strategie di vaccinazione, la valutazione di rischi e benefici indotti dai divieti di viaggio e la misurazione dell’efficacia delle campagne di prevenzione delle malattie.