Un toro che poggia su tre libri, un’aquila coronata in atto di fissare il sole, questo il nuovo logo dell’Università di Torino.
Il restyling del logo è partito dallo studio del sigillo originale, mettendo al centro i simboli in esso presenti e i loro significati. La pubblicazione recente di un articolo a cura di ricercatrici e archiviste di UniTo ne ha aggiornato l’interpretazione, a partire dal ritrovamento di un cimelio di cui l’Ateneo è venuto in possesso. La progettazione si è concentrata sui simboli – i tre libri, il toro, l’aquila coronata e il sole – e sulla loro organizzazione spaziale.
La prima fase del lavoro ha previsto un’analisi comparativa, dalla quale è emersa la tendenza comune a molte istituzioni plurisecolari a rinnovare il proprio emblema, intervenendo sulla semplificazione del disegno. In particolare, omettendo gli elementi non significativi dal punto di vista simbolico, quelli con una funzione più “decorativa”, ma salvaguardando invece quelli irrinunciabili. L’intervento più significativo ha riguardato la riduzione – da tre a una – delle croci poste sui tre libri su cui poggia il toro, introdotte solo alla fine degli anni Novanta, ma non presenti né nel sigillo del 1615 né nelle prime realizzazioni moderne del 1925.