L’opera dell’artista di Velasco Vitali arriva nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino fino a novembre

Due uomini, nudi, che trasportano una lunga barca sottile e lucente, rovesciata sulle spalle, con la testa all’interno, nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino.

Si tratta dell’opera intitolata Sbarco dell’artista Velasco Vitali, installata in occasione della manifestazione Arte nelle Corti, che si terrà a Torino fino al 10 novembre 2016.

È un dialogo simbolico perfetto quello tra la scultura e il cortile dell’Università, che vuole mettere a fuoco il rapporto tra la società e il suo percorso, la cui direzione deve essere indicata e illuminata dalla Cultura.

“Quest’opera – ha spiegato l’artista – viene spesso letta come rappresentazione della clandestinità, intesa come problema sociale. In realtà è un momento di precariato più importante, una sorta di indeterminatezza, qualcosa che sta per accadere, che deve accadere e che accadrà per tutti. Un momento in cui la vita passa da uno stato di spensieratezza a uno stato di responsabilità che sia sociale o economica o politica. Mi sono immaginato non una barca che stesse sopra i corpi di chi la trasporta, ma una casa. Il disegno di questa scultura è la sezione di un uomo che disegna sopra di sé una tenda, una casa, un tetto. E quel tetto è il suo orizzonte che il quel momento lo limita”.

 

https://youtu.be/l4IAoznDN9o