Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche sono state tra le prime firmatarie del Manifesto dell’Università Inclusiva promosso dall’UNHCR per garantire migliori condizioni di vita, studio e lavoro ai rifugiati e ai richiedenti asilo che sono stati accolti in Piemonte.

Oggi, con il progetto PIU-AEI – Piemonte Università Accoglienti Eque Inclusive si è dato vita a un coinvolgimento attivo e in rete degli attori istituzionali e del Terzo Settore del territorio regionale al fine di indirizzare politiche, elaborare strategie e iniziative condivise che possano rafforzare quanto già esiste e dare riscontri coordinati a quanto ancora non trova risposta, creando condizioni che almeno in parte mitighino il dramma di coloro che vivono la situazione di rifugiate e rifugiati, richiedenti asilo e di persone provenienti da Paesi e territori complessi, con situazioni economico-politiche fragili o che godano di poche tutele in Italia in termini di supporto e assistenza. Attenzione particolare è rivolta a donne rifugiate, richiedenti asilo o “refugees-like”, perché i loro diritti sono maggiormente in pericolo.

Per dare il via ad un Tavolo pubblico cittadino sul tema «Università eque, accoglienti e inclusive» che supporti iniziative per garantire migliori condizioni di vita, studio e lavoro, i Rettori dei quattro atenei piemontesi hanno invitato al primo incontro, che si terrà online il 25 febbraio 2022 dalle ore 15 alle 17, il Sindaco di Torino Lo Russo e il presidente della Regione Cirio, unitamente agli Enti e le Istituzioni coinvolti direttamente, ovvero Città di Torino, Città di Vercelli, Città di Bra, Regione Piemonte, EDISU, IRES Piemonte, UNHCR, Prefettura di Torino, Questura di Torino, Prefettura di Vercelli, Questura di Vercelli, Compagnia di San Paolo, Fondazione Ufficio Pio, Fondazione CRT, Fondazione CRC, Ufficio Pastorale Migranti.

L’obiettivo del progetto è quello di creare, all’interno degli Atenei promotori e in sinergia con le Istituzioni e gli stakeholders del territorio piemontese, condizioni di inclusione, equità e accoglienza che permettano a studentesse e studenti stranieri oggi già parte della comunità delle Università o che vorrebbero entrarvi recuperando percorsi formativi interrotti, ma a rischio di positivo inserimento e/o di uscita in quanto in condizioni oggettive di difficoltà (povertà o perdita permesso di soggiorno, visto, status o residenza) di ritrovare le condizioni per affrontare gli studi e la vita nel territorio piemontese. Inoltre, il progetto mira a garantire la possibilità alle risorse umane più promettenti residenti nei Paesi in via di sviluppo o con status di rifugiati, richiedenti asilo e “refugees-like” di accedere e studiare/lavorare presso le Università piemontesi ed esprimere al meglio le proprie potenzialità come parte di una comunità accademica e territoriale che offre loro servizi organizzati e facilmente accessibili in termini di agevolazioni economiche, chiarezza delle procedure e dei documenti necessari.