Oggi, martedì 21 marzo 2017, al Il Politecnico di Torino si è parlato delle sfide dei suoi ricercatori e i risultati ottenuti, che pongono l’Ateneo ai primi posti in Italia e in Europa in termini di finanziamento pro-capite.La qualità della ricerca scientifica e tecnologica è il principale elemento sul quale si fonda la reputazione delle università in Europa e nel mondo.

Si è voluto fare il punto su risultati ottenuti e linee strategiche future aprendosi alla città e al territorio per raccontare la ricerca scientifica e le sue sfide, presentando strategie e azioni messe in atto con il supporto di partner istituzionali e industriali per sostenere progetti in diversi ambiti disciplinari della ricerca fondamentale e applicata. La Giornata della Ricerca ha permesso di presentare i principali risultati del Politecnico in questo settore, che pongono l’Ateneo ai primi posti in Italia e in Europa in termini di finanziamento pro-capite: sono già 100 i progetti del programma UE Horizon2020, per un totale di quasi 37 milioni di euro assegnati negli ultimi tre anni, con un miglioramento del posizionamento  sia a livello nazionale che europeo dell’Ateneo, che si colloca al 4°posto italiano e al 58° europeo, anche davanti a università ed enti di più grandi dimensioni; a questi si sommano i 36 progetti internazionali, 112 nazionali e 324 regionali ottenuti negli ultimi cinque anni, che ammontano complessivamente a 62 milioni e mezzo di euro. Significativa è poi la ricerca da contratti con enti e imprese: circa 19 milioni di euro nel solo 2016.

L’Ateneo ha messo in campo progetti specifici per incentivare la partecipazione ai bandi e potenziare la progettualità: i progetti H2020@polito e ERC@polito offrono a docenti e ricercatori strumenti di supporto alla progettazione. Nell’ambito di bandi specifici, sono poi state proposte grazie al supporto della Fondazione CRT iniziative interne come il bando La ricerca dei talenti, volto a valorizzare l’indipendenza di giovani ricercatori.

Inoltre, numerose attività sono state realizzate nell’ambito della convenzione triennale tra l’Ateneo e la Compagnia di Sanpaolo: in particolare, tra le altre iniziative, in chiave di internazionalizzazione della ricerca sono stati proposti due tipologie di bandi finalizzati a sviluppare collaborazioni con università collocate nelle prime 50 posizioni dei ranking internazionali o in aree di interesse strategico per il Politecnico e a realizzare progetti congiunti di ricerca con enti internazionali di eccellenza, attraverso lo scambio di dottorandi; previsti anche Starting grant per dotare di una adeguata base di finanziamento iniziale ricercatori di elevata qualificazione provenienti da altre università o enti di ricerca; e infine, nell’ambito delle azioni volte a valorizzare la ricerca collaborativa, è stata lanciata di recente un’ulteriore iniziativa pilota Metti in rete la tua idea di ricerca, con partner accademici e non.

Il Vicerettore per la Ricerca Stefano Corgnati e la Dirigente dell’Area Ricerca Laura Fulci hanno delineato linee di azione e progetti avviati e i ricercatori dell’Ateneo hanno presentato alcuni dei progetti di ricerca  fondamentale e applicata, individuale e collaborativa, sotto forma di video interventi, per rappresentare la varietà dei temi di ricerca dell’Ateneo, i suoi Dipartimenti e le numerose fonti di finanziamento che sostengono la progettualità, le carriere e la mobilità dei ricercatori al Politecnico di Torino. Sono poi intervenuti importanti partner industriali con i quali l’Ateneo collabora, fra cui Prima Industrie su un progetto finanziato nell’ambito delle Piattaforme tecnologiche Fabbrica intelligente della Regione Piemonte, FCA sulla collaborazione quasi ventennale con l’Ateneo, Eni e GM sugli importanti accordi di partnership attivi con l’Ateneo.

Infine, una tavola  rotonda introdotta dal Presidente della Compagnia di Sanpaolo ed ex-Rettore dell’Ateneo Francesco Profumo ha permesso di discutere con i partner istituzionali  e le imprese (dalla Regione Piemonte con l’assessore Giuseppina De Santis e il Comune di Torino con l’Assessore Paola Pisano, alle  Fondazioni, a centri di ricerca come CNR e CRF, alle aziende già intervenute) dell’impatto e della relazione dell’Ateneo con il sistema socio-economico del territorio e del Paese, in un contesto di nuovi ruoli e nuovi modelli di finanziamento  richiesti oggi a un’università tecnica.

“Alle Università è richiesto non soltanto di porsi sulla frontiera della ricerca scientifica, ma anche di contribuire, insieme al sistema socio-economico e alle istituzioni, a promuovere una diffusione inclusiva e sostenibile delle nuove  tecnologie, capace di dare risposte alle grandi sfide che ci attendono. In questo senso il Politecnico si sta affermando sempre più come una Research University riconosciuta a livello internazionale, come testimoniano i ranking più accreditati che ci pongono nelle prime posizioni al mondo sia nel settore dell’Ingegneria, che in quello dell’Architettura”, ha commentato il RettoreMarco Gilli, introducendo la Giornata.

“Il Politecnico è chiamato a confrontarsi sul piano della ricerca con un contesto internazionale che da un lato è sempre più competitivo, ma dall’altro presenta risorse limitate”, ha concluso il Vicerettore per la Ricerca Stefano Corgnati“Per questo motivo, l’Ateneo ha definito linee di azione strategiche a supporto della ricerca e in particolare per valorizzare e sostenere i giovani ricercatori: in primo luogo, ribadiamo la volontà di internazionalizzare la nostra ricerca, mettendoci in contatto con le università più prestigiose del mondo con uno scambio continuo di ricercatori e docenti; poi, abbiamo adottato politiche specifiche per l’incentivazione alla multidisciplinarietà con la volontà di mettere insieme i saperi di diversi settori per proporre ricerche complete e in grado di competere con i grandi gruppi di ricerca internazionali; infine, abbiamo previsto azioni di sostegno e accompagnamento dei giovani su traiettorie di ricerca ancora più innovative e difficili da seguire, dove oltre all’elevata qualità scientifica di settore sono necessarie competenze di tipo economico-finanziario e manageriale”.