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Medaglia di bronzo al Politecnico di Torino

Si conferma al 94% la percentuale di occupati a un anno dal conseguimento della laurea dell’Ateneo torinese, a stabilirlo è la nuova classifica internazionale Graduate Employability Rankings 2019, proposta dal prestigioso istituto britannico QS. L’Ateneo torinese conferma la sua collocazione sul podio mondiale delle università che garantiscono prospettive occupazionali ai propri laureati.

La capacità di garantire ai propri laureati una collocazione diretta nel mondo del lavoro è da sempre uno dei plus offerti dal Politecnico di Torino. Ieri, 11 settembre 2018, il ranking internazionale ha quindi premiato il Politecnico con la medaglia di bronzo, collocandolo al 3° posto al mondo (a poca distanza da Moscow State Institute of International Relations (MGIMO University) e Politecnico di Milano) per l’indicatore Graduate Employment Rate, uno dei cinque valutati dal ranking sull’occupabilità dei laureati, che quest’anno ha analizzato 500 università in tutto il mondo.

I criteri utilizzati sono la reputazione delle università presso i datori di lavoro, le partnership realizzate con le imprese, il successo dei laureati nelle proprie carriere, la presenza delle aziende nel campus e il tasso di occupazione dei laureati a un anno dal titolo. È proprio in quest’ultimo indicatore, calcolato come rapporto tra la percentuale di occupazione dei laureati dell’Ateneo e la media delle università italiane esaminate, che il Politecnico di Torino ha ottenuto il terzo miglior risultato al mondo.

Molto buone le prestazioni del Politecnico anche su un altro indicatore, rispetto al quale l’Ateneo si colloca al 2° posto in Italia: l’Employer reputation, che valuta la reputazione dell’Università presso i datori di lavoro. Complessivamente, tenendo conto dei cinque indicatori utilizzati e del peso loro attribuito dal ranking,  l’Ateneo si colloca anche quest’anno tra la 121 e la 130 posizione e rientra pertanto nel primo quartile  delle migliori Università al mondo.

“Questi risultati, invariati nella percentuale di occupati rispetto a quelli dello scorso anno, testimoniano come la formazione dei nostri laureati continua ad essere apprezzata dal mercato del lavoro. La terza posizione al mondo premia le nostre politiche, che risultano vincenti nonostante la scelta del Politecnico di Torino mettersi al servizio del Paese accogliendo moltissimi giovani e contenendo il livello delle tasse. L’Italia, infatti – ce l’ha appena ricordato anche l’OCSE – ha un’enorme bisogno di laureati se vuole rimanere un paese avanzato. Con le azioni già previste sulle lauree professionalizzanti e proponendo una didattica sempre più incentrata sullo studente e arricchita dall’apporto di imprenditori e professionisti contiamo di migliorare ancora questo risultato già così prestigioso”,  dichiara il Rettore Guido Saracco.