Un nuovo percorso di studi che nasce da un’esigenza ben precisa: una necessità formativa riscontrata dalla Commissione di Ingegneria Forense dell’Ordine degli Ingegneri e dal Tribunale di Torino, per quanto riguarda  la preparazione sistematica degli ingegneri che si propongono come consulenti tecnici della magistratura, di imprese, privati ed enti e in tutti quei casi in cui si riscontrino danni fisici ed economici a cose, persone, in ambito giudiziario penale e civile o extragiudiziario.

Si delinea quindi anche una nuova figura: l’Ingegnere Forense, il professionista che da una parte indaga sulle cause e sulle responsabilità di un evento dannoso mentre, dall’altra opera come Consulente Tecnico di Ufficio o di Parte in un procedimento giudiziario. Il suo obiettivo principale sarà quello di analizzare i motivi più probabili per cui si è verificata una prestazione diversa da quella attesa e sulle sue origini. Un crollo, un cedimento, una rottura, alcune crepe: diverse possono esserne le cause, dal dissesto a un difetto di fabbricazione del prodotto o del materiale, o a negligenze nella realizzazione delle opere.

Una disciplina che tocca ad ampio raggio tutti i campi dell’Ingegneria: dal settore civile a quello industriale focalizzato sull’ambito meccanico, chimico ed elettrico.

Il Master in Ingegneria Forense ha una durata di 12 mesi e prevede un impegno a tempo parziale – giovedì, venerdì e sabato, a settimane alterne –  per un totale di 60 crediti formativi universitari. L’avvio del Master è previsto per marzo 2018 e terminer¨¤ a marzo 2019. Il percorso formativo si compone di 900 ore organizzate in lezioni per 400 ore, tirocinio per 250 ore e tesi per 250 ore. Alcune tematiche del master saranno fruibili, come singoli corsi di formazione permanente che conferiscono crediti formativi professionali, da esterni che intendano accrescere la propria formazione.