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Almalaurea è un Consorzio Interuniversitario, composto da 72 atenei italiani, che raccoglie informazioni e valutazioni dai laureati così da conoscerne il percorso universitario e la condizione occupazionale. Rende inoltre disponibili online i curriculum dei laureati, per agevolare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro all’interno del mercato del lavoro.


 

Almalaurea ha pubblicato il Rapporto 2016 sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino. Ecco alcuni dati:


Università degli Studi di TorinoUnito_03

I laureati 2015 dell’Università di Torino sono 11.598 di cui 6.621 di primo livello, 3.616 magistrali biennali e 1.152 a ciclo unico.

La provenienza geografica e il background formativo: la quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 4,1%: il 4,1% tra i triennali e il 4,5% tra i magistrali biennali. Il 16% dei laureati proviene da fuori regione; in particolare è il 10% tra i triennali e il 31% tra i magistrali biennali.

La riuscita negli studi universitari: 53 laureati su cento terminano l’università in corso: in particolare, sono il 51% tra i triennali e il 62% tra i magistrali biennali. Il voto medio di laurea è 101,5 su 110; in particolare, 98,1 per i laureati di primo livello e 107,0 per i magistrali biennali.

Le esperienze nel corso degli studi: il 65% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: sono il 67% tra i laureati di primo livello e il 70% tra i magistrali biennali (valore che cresce al 77% considerando anche coloro che l’hanno svolta solo nel triennio).
Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) riguardano il 10% dei laureati: il 7% per i triennali e il 14% per magistrali biennali.



la Condizione Occupazionale dei laureati dell’Università di Torino

 

L’Indagine sulla Condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 20.420 laureati dell’Università di Torino. La sintesi si concentra sull’analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2014, intervistati a un anno dal titolo, e su quelle dei laureati magistrali biennali del 2012 intervistati a tre anni e del 2010 intervistati a cinque anni.
Sebbene una quota elevata di laureati di primo livello, 48%, prosegua il percorso formativo con la magistrale, tra i laureati triennali il tasso di occupazione è del 74% e il guadagno è in media di 1.086 euro mensili netti.

A un anno

Il 76% dei laureati magistrali biennali del 2014, compresi coloro che sono in formazione retribuita, è occupato.
Il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, è pari al 17%.
32 occupati su cento possono contare su un lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo).
Il guadagno è di 1.125 euro mensili netti e l’efficacia è pari al 43%

 

A tre anni

L’86% dei laureati magistrali biennali del 2012 è occupato. Il tasso di disoccupazione è pari al 9%.
Gli occupati stabili sono il 54%. Le retribuzioni arrivano a 1.240 euro mensili netti. L’efficacia coinvolge 47 laureati su cento.
Ma dove vanno a lavorare? Il 76% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 16% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (7%). L’ambito dei servizi assorbe l’80%, mentre l’industria accoglie il 16% degli occupati. Marginale la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

A cinque anni

L’87% dei laureati magistrali biennali del 2010 è occupato. Il tasso di disoccupazione è pari al 8%.
Gli occupati stabili sono il 72%. Le retribuzioni arrivano a 1.371 euro mensili netti. L’efficacia coinvolge 53 laureati su cento.
Ma dove vanno a lavorare? Il 78% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 15% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (7%). L’ambito dei servizi assorbe il 79%, mentre l’industria accoglie il 18% degli occupati. Marginale la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.



Politecnico di Torino

 

IPolito_02 laureati 2015 dell’Università di Torino Politecnico sono 6.250 di cui 3.229 di primo livello e 3.012 magistrali biennali.
La provenienza geografica e il background formativo: la quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari allo 11,5%: il 9,1% tra i triennali e il 14,1% tra i magistrali biennali. Il 37% dei laureati proviene da fuori regione; in particolare è il 35% tra i triennali e il 39% tra i magistrali biennali.

La riuscita negli studi universitari :L’età media alla laurea, pari a 25 anni per il complesso dei laureati, varia tra i 23,9 anni per i laureati di primo livello e i 26,2 anni per i magistrali biennali. Su tale risultato incide però anche il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario: non tutti i diplomati infatti si immatricolano subito dopo la conquista del titolo di scuola secondaria superiore.
51 laureati su cento terminano l’università in corso: in particolare, sono il 53% tra i triennali e il 50% tra i magistrali biennali.
Il voto medio di laurea è 98,6 su 110; in particolare, 94,5 per i laureati di primo livello e 103,1 per i magistrali biennali
Le esperienze nel corso degli studi: il 44% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: sono il 42% tra i laureati di primo livello e il 46% tra i magistrali biennali (valore che cresce al 69% considerando anche coloro che l’hanno svolta solo nel triennio).
Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) riguardano il 17% dei laureati: il 7% per i triennali e il 27% per magistrali biennali (quota che sale al 31% considerando anche coloro che le hanno compiute solo nel triennio).
Il 57% dei laureati ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 57% sia tra i laureati di primo livello che tra i magistrali biennali.



la Condizione Occupazionale dei laureati del Politecnico di Torino

 

L’Indagine sulla Condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 10.796 laureati dell’Università di Torino Politecnico. La sintesi si concentra sull’analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2014, intervistati a un anno dal titolo, e su quelle dei laureati magistrali biennali del 2012 intervistati a tre anni e del 2010 intervistati a cinque anni.

A un anno

L’85% dei laureati magistrali biennali del 2014, compresi coloro che sono in formazione retribuita, è occupato. Il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, è pari all’ 11%. 41 occupati su cento possono contare su un lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo). Il guadagno è di 1.353 euro mensili netti e l’efficacia è pari al 56%.

 

A tre anni

Il 94% dei laureati magistrali biennali del 2012 è occupato. Il tasso di disoccupazione è pari al 3%.
Gli occupati stabili sono il 70%. Le retribuzioni arrivano a 1.511 euro mensili netti. L’efficacia coinvolge 62 laureati su cento.
Ma dove vanno a lavorare? Il 95% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 4% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (1%). L’ambito dei servizi assorbe il 42%, mentre l’industria accoglie il 56% degli occupati. Marginale la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

A cinque anni

Il 94% dei laureati magistrali biennali del 2010 è occupato. Il tasso di disoccupazione è pari al 4%. Gli esiti occupazionali sono analoghi a quelli rilevati a tre anni dal titolo.

Gli occupati stabili sono l’86%. Le retribuzioni arrivano a 1.681 euro mensili netti. L’efficacia coinvolge 62 laureati su cento.
Ma dove vanno a lavorare? Il 93% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 5% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (1%). L’ambito dei servizi assorbe il 43%, mentre l’industria accoglie il 55% degli occupati. Marginale la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

 


 

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