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Domani mercoledì 30 novembre 2016dalle ore 14 alle ore 18, nell’Aula Magna del Rettoratodell’Università di Torino (via Verdi 8), si svolge il convegno formativo “Università a supporto delle vittime di violenza sessuale. Un percorso di formazione per servizi sostenibili nel tempo”, organizzato dal CIRSDe (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere dell’Università degli Studi di Torino), nell’ambito del progetto finanziato dalla Commissione Europea DG Justice, Rights, Equality and Citizenship Programme (DAPHNE-III strand) “USVReact: Università a supporto delle vittime di violenza sessuale”, che prevede la realizzazione di un percorso formativo interno all’Università e al Politecnico, un lavoro di ricerca rivolto agli/lle studenti/sse ed eventi aperti alla cittadinanza.

 

Partecipano, oltre ai rappresentanti dell’Università e del Politecnico di Torino, anche l’Assessore alle Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità della Città di Torino, e sono previsti due interventi: la dott.ssa Linda Laura Sabbadini parla del tema “La violenza di genere contro le donne, situazione e prospettive per le politiche” e l’Avv. Elena Bigotti presenta una riflessione su “La violenza maschile sulle donne; il punto di vista legale: esperienze e riflessioni”. L’ingresso è libero sino a esaurimento dei posti.

 

Come emerso dall’indagine ISTAT (2014) Sicurezza delle donne, il 31% delle donne tra i 16 e i 79 anni ha subito atti di violenza nel corso della propria vita, tra cui il 20% ha subito atti di violenza fisica, il 21% violenza sessuale e la maggior parte (il 74%) ha subito forme svariate di molestie sessuali. Un confronto dei risultati con la precedente ricerca condotta nel 2006 mostra che: le forme meno gravi di violenza sono in declino; le donne mostrano una maggiore capacità di uscire da relazioni violente a causa di una maggiore consapevolezza della violenza; le donne esprimono maggiormente la violenza subita e ne parlano di più; più vittime riconoscono la violenza sessuale come reato (dal 14% al 30%).

 

La violenza sessuale in Italia era considerato un «crimine contro la pubblica decenza e la moralità» fino a due decenni fa. La Legge n. 66 del 1996, che stabilisce “Disposizioni contro la violenza sessuale”, ha trasformato il reato di abuso sessuale in un reato contro la persona, introducendo i reati di violenza sessuale, di atti sessuali con bambini, di corruzione di minorenne e di stupro di gruppo. Da allora, una serie di modifiche e nuove leggi per contrastare il fenomeno della violenza è stato emanato sotto la pressione delle organizzazioni della società civile. Per esempio, la Legge n. 38 del 2009 ha esacerbato la punizione per atti sessuali e ha introdotto lostalking come un tipo di reato punibile con la reclusione, mentre la Legge n. 93 del 2013 ha aggravato ulteriormente le pene e migliorato gli strumenti per la protezione delle vittime. Inoltre, misure legislative interessanti sono state recentemente adottate a livello regionale. Il Piemonte, dopo l’approvazione della Legge Regionale n.11 del 2008, ha appena approvato (16 febbraio 2016) la Legge Regionale n.142, “Misure per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e di sostegno alle vittime e ai loro figli”, che, tra le altre importanti novità, si propone di attuare le direttive nazionali in materia di introduzione del cosiddetto “Codice rosa” per le donne vittime della violenza, al fine di offrire loro assistenza e protezione, grazie all’azione coordinata di professionisti del settore sanitario, delle forze dell’ordine e di avvocati esperti.

 

A Torino, l’Ufficio Pari Opportunità del Comune raccorda il Coordinamento Cittadino e Provinciale Contro la Violenza sulle Donne (CCPCVD), una rete che coinvolge e integra l’azione dei vari servizi territoriali e associazioni che contrastano la violenza sessuale. Gli attori che la compongono mettono a disposizione professionalità e servizi in campo sanitario, psicologico, legale, giudiziario e di ordine pubblico, culturale, socio-assistenziale ed educativo, al fine di tutelare i diritti fondamentali delle donne e offrire loro sostegno, contrastando la violenza e promuovendo una cultura del rispetto, della reciprocità e della parità tra donne e uomini.

Le università italiane, dal canto loro, anche grazie ad alcuni progetti europei, stanno sviluppando interventi volti a contrastare la violenza di genere, in tutte le varie forme che essa può assumere: dalla violenza sessuale in senso stretto, alle molestie, sino all’omofobia.

Programma: http://www.unitonews.it/application/files/2514/7930/8151/Locandina_30_Novembre_USVReact.pdf

Si terrà mercoledì 30 novembre 2016 ore 11.00 al Castello del Valentino in Sala dei Gigli il primo appuntamento del ciclo “Le Giornate della blue Economy”. Oggetto di tale incontri sarà: il superare la crisi ripartendo dalle risorse presenti nel territorio e dall’imitazione della natura. LApproccio Sistemico proposto dal Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino e Consulta Europea Regionale promuove dunque un ciclo di incontri per discutere di questi argomenti e giungere, alla fine, all’elaborazione di piani di sviluppo basati sulla Blue Economy.

Le Giornate della Blue Economy, organizzate a un anno dall’avvio del Protocollo d’intesa sottoscritto tra il DAD e la Consulta Europea Regionale, nascono dall’esigenza di mettere a confronto diversi attori su tematiche attuali relativamente ai temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale, che coinvolgono e incidono sul territorio piemontese.

La cosiddetta Blue Economy, di cui è fondatore l’economista Gunter Pauli, si ispira all’imitazione della natura e della sua capacità di non generare rifiuti, proponendo un modello che permette alla fine di generare profitti, nuova occupazione, qualità ambientale e cultura di sistema; esalta le qualità del territorio e aiuta a risolvere problematiche ambientali e sociali. Questa teoria economica contiene in sé il concetto di approccio/design sistemico sviluppato dal gruppo di ricerca di Design Sistemico del Politecnico di Torino, fondato dal professor Luigi Bistagnino: un nuovo modo di affrontare il progetto, i processi produttivi e ottenere anche prodotti sostenibili, in cui l’output di un sistema è sempre l’input di un altro. I principali obiettivi sono le cosiddette “emissioni zero”, la concretizzazione di un nuovo modello economico-produttivo e la nascita di una comunità fortemente relazionate e connessa consciamente al proprio territorio, nella quale l’esistenza dei singoli è relazionata a quella degli altri con i quali da vita ad una rete vitale fortemente attiva e resiliente. L’insieme valorizza le parti.

Il Protocollo d’intesa prevede anche l’applicazione di un Disciplinare dell’Approccio Sistemico, con ricadute sul territorio, sulla comunità e sui prodotti o servizi. Un modello economico e produttivo sistemico necessita di nuovi parametri di valutazione, non più basati sulla quantità ma sulla qualità dei processi e dei prodotti. Il Disciplinare fornisce i criteri di valutazione su cui basare i rapporti tra le varie attività produttive.

La produzione si svolge in un contesto locale e di rete, in una collaborazione virtuosa tra processi produttivi (agricoli e industriali), sistema dei regni naturali, contesto territoriale e comunità. Da questo legame nasce un progetto più allargato e complesso, che abbraccia non solo tutta la filiera produttiva ma anche tutte le attività con essa relazionate.

L’applicazione del Disciplinare dell’Approccio Sistemico propone che tutto questo processo venga valutato e regolamentato da un Comitato Scientifico di riferimento composto da membri esperti di Design Sistemico e componenti di enti che rappresentano il sistema produttivo, che attribuiranno il livello di appartenenza al sistema a ciascuna attività che ne vorrà far parte. 

L’incontro conclusivo è previsto il 19 dicembre, ore 14.00, Aula Magna del Lingotto, nel quale interverrà Gunter Pauli, sarà anche l’occasione per presentare il volume microMACRO, a cura di Luigi Bistagnino con il contributo di altri esperti.

Il programma completo è disponibile sul sito: https://goo.gl/hfshKD

Dal 29 novembre al 3 dicembre 2016 è in programma a Torino il Pubblico dominio #open festival, iniziativa che si propone di creare nei cittadini una consapevolezza diffusa attorno al concetto di pubblico dominio e ai temi della cultura open, promuoverne l’alfabetizzazione e incentivare lo sviluppo di competenze connesse.

5 giorni di conferenze, incontri, laboratori, mostre, spettacoli, letture teatrali per un totale di quasi 50 eventi speciali che investono i diversi ambiti dell’arte, della fotografia, della musica, della letteratura, del teatro, del cinema, e non solo. Una festa, un grande contenitore dove tutti possono apprendere il significato del pubblico dominio (e delle culture legate all’open), apprezzarne la valenza etica ed economica in ogni campo della conoscenza umana.

Il Pubblico dominio #open festival è frutto di una virtuosa collaborazione tra i sistemi bibliotecari dell’Università di Torino, del Politecnico di Torino, delle Biblioteche Civiche Torinesi e della Fondazione Teatro Nuovo.

Tutti gli eventi sono gratuiti.

Gli eventi della giornata inaugurale del 29 novembre 2016, “Il pubblico dominio tra riforma del copyright e bene comune” (ore 9-13.30) e “Il mondo WIKI per le biblioteche ovvero perché i bibliotecari dovrebbero usare gli strumenti wiki” (ore 15-17), vengono trasmessi dalla Cavallerizza Reale (via Verdi, 9) in diretta streaming sul canale Intranet di Unito Media, la piattaforma multimediale dell’Ateneo.

 

 

Si discute anche di Università alla seconda edizione del Festival dell’Educazione, che dal 23 al 27 novembre popolerà la città di Torino di interventi, seminari e workshop, tutti dedicati al tema “Il cambiamento e la costruzione della conoscenza“.
Un’illustrazione del ruolo delle università cittadine in materia di educazione ambientalecooperazione allo sviluppo cittadinanza attiva che saprà anche mettere a fuoco l’importanza del lavoro sinergico tra realtà accademiche, città e territorio.

Nel corso del seminarioEducare alla cittadinanza attiva nei contesti internazionali: Uni.Coo come Best Practice“, previsto per giovedì 24 novembre, ore 9.00, presso il Teatro Vittoria, l’Università di Torino presenterà il Progetto Uni.coo (UniTo for International Cooperation).
Il progetto – si spiegherà – ha come fine quello di innalzare la qualità della ricerca e della didattica attraverso l’attivazione di percorsi di mobilità in uscita e in entrata nell’ambito di progetti di cooperazione allo sviluppo, prevalentemente in Paesi dell’Africa, dell’America Latina e, in misura minore, dell’Asia, nel quadro della cooperazione decentrata piemontese.
Educare alla sostenibilità e alla cittadinanza attiva in un mondo sempre più globalizzato, vuole essere per lo studente motore di crescita e di consapevolezza rispetto a ciò che lo circonda e, in questo contesto, la città e il territorio si propongono come ecosistema educativo.

Durante il workshopEducazione ambientale, cittadinanza attiva e buone pratiche. Il ruolo dell’Università“, in programma per venerdì 25 novembre, ore 11.00, presso il Circolo dei Lettori, verranno invece illustrati i percorsi di cittadinanza attiva e di applicazione di buone pratiche intrapresi da Università e Politecnico di Torino per favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società, attraverso la relazione diretta con il territorio.

Per maggiori informazioni visita la pagina web del Festival.
Se vuoi consultare il programma completo invece clicca qui.

L’Associazione Culturale Piemonte Mese organizza la decima edizione del Premio Piemonte Mese I giovani scrivono il Piemonte, aperto a giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni e riservato ad articoli inediti, in lingua italiana.

Tali articoli dovranno presentare il Piemonte toccando due possibili aree tematiche:

  • Cultura. Qualsiasi tema relativo alla storia, letteratura, arte e architettura, musica, teatro, scienza, usi, costumi, tradizioni.
  • Economia, Turismo, Ambiente. Impresa, artigianato, innovazione; prodotti e produzioni tipiche; paesaggio, natura, ecologia, enogastronomia.

L’obiettivo è quello di contribuire alla formazione di giovani studenti della comunicazione e favorire la diffusione dell’unicità del territorio piemontese in termini di cultura, creatività e imprenditorialità.

Il termine per la presentazione degli elaborati è il 20 novembre 2016.

La partecipazione è gratuita.

Per il regolamento e tutti i dettagli:

 

La Fondazione ITS per il Turismo e le Attività Culturali giovedì 15 settembre alle ore 15:00 presenta il corso per diventare Tecnico superiore per la promozione e il marketing delle filiere e delle attività turistiche.

Il Tecnico superiore per la promozione e il marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali gestisce e coordina attività di natura progettuale, con particolare attenzione all’analisi dei contesti territoriali di riferimento, in una logica di integrazione e valorizzazione dello sviluppo turistico del territorio. Pianifica, gestisce e controlla le attività promozionali, in Italia e all’estero, in collaborazione con i soggetti istituzionali preposti; definisce e implementa, condividendole con gli attori pubblici e privati del territorio, le azioni di marketing necessarie; pianifica e coordina azioni di monitoraggio degli esiti delle azioni di promozione e marketing intraprese.

La presentazione si terrà  presso il Salone Massena, in Via Massena, 20 a Torino.

http://its-turismopiemonte.it/news/presentazione-corso/

Porte aperte allo IUSTO – Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo.

Partecipa all’OPEN DAY di venerdì 9 settembre 2016 per conoscere l’offerta formativa dei Corsi di Laurea in Psicologia e in Scienze dell’Educazione per l’Anno Accademico 2016-2017. Un’opportunità di orientamento alla scelta universitaria e professionale.

L’Open Day prevede una parte introduttiva sull’offerta accademica IUSTO e il mondo universitario a cui fa seguito la presentazione dettagliata dei singoli corsi di laurea. Interverranno il Preside, i Responsabile dei Corsi di Laurea e i Coordinatori didattici. Porteranno la propria esperienza studenti e laureati. Al desk accoglienza potrai trovare lo staff dello sportello informativo disponibile per colloqui conoscitivi.

L’appuntamento è allo IUSTO – Istituto Universitario Salesiano Torino, aggregato alla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma in Piazza Conti di Rebaudengo, 22 a Torino. Al link tutte le info.

http://www.ius.to/jupgrade/index.php/69-notizie/441-open-day-per-l-anno-accademico-2016-2019

ITS per l’ICT Piemonte venerdì 9 e venerd’ 16 alle ore 15:00 presenterà i nuovi corsi per il biennio 2016/2018 presso la loro sede di Via Jacopo Durandi, 10.

Verranno in particolare illustrati i seguenti percorsi formativi:

  • Interaction & Visual Design: ideazione e progettazione grafica di un’app;
  • Web & Mobile App Development: progettazione e linguaggi di sviluppo per il frontend;
  • Integrated Backend Services: linguaggi di sviluppo per il backend

I corsi sono rivolti a persone maggiorenni con diploma o titoli superiori e avranno una durata biennale di 1800 ore.

Le persone interessate a partecipare ai corsi devono presentare la propria candidatura entro il 23 settembre.

I corsi sono interamente finanziati da Regione Piemonte e MIUR quindi gratuiti per i partecipanti, al termine dei quali si accede all’esame di stato per il rilascio del Diploma di Tecnico Superiore, V° livello EQF.

Tutte le info al link: http://www.its-ictpiemonte.it/

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Al via le iscrizioni al Master in Sostenibilità socio ambientale delle reti agroalimentari.
Si sono aperte le iscrizioni al Master di primo livello in “Sostenibilità socio ambientale delle reti agroalimentari (MaSRA)” dell’Università di Torino.
Tutte le informazioni relative alla nuova edizione sono disponibili sul sito della Cattedra Unesco:

http://www.unescochair.it

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Scade venerdì 15 maggio 2015 il termine per il pagamento della seconda rata della contribuzione studentesca.
Il pagamento effettuato dopo questa data sarà gravato dalla prevista indennità di mora.
I pagamenti si possono effettuare con MAV (pagamento mediante avviso), attraverso il servizio di Internet banking presso gli sportelli di qualsiasi Istituto bancario, sia in contanti sia con addebito su conto corrente. Tutti i dettagli sono disponibili sul portale di UniTo alla pagina Tasse.

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